Ti voglio bene

L'ho giurato a me stessa un sacco di volte: "Giuro che il sushi lì non lo prenderò mai!" e invece...

Ma dico io, voi ci andreste in un ristorante italo-giapponese che si chiama TI VOGLIO BENE? Io no!

Adesso, immaginate una voglia viscerale di sushi che vi pervade da giorni, immaginate di decidere di mangiare il sushi e di passarlo a prendere mentre tornate a casa dal lavoro, immaginate di passare davanti al ristorante dove pensavate di comprarlo e di vedere due saracinesche abbassate e di pensare "non è mica quello il negozio chiuso, sarà il phone center", immaginate di sbagliarvi, che invece il negozio chiuso è proprio quello e immaginate di fermarvi in macchina lì davanti per cercare di leggere il biglietto che si intravede attaccato alla saracinesca... "informiamo la gentile clientela..." BEEP BEEP BEEEEEEEEEEEEP!!!! "Ok ok, leggo un'altra volta!"

Immaginate di avere solo un'altra possibilità di trovare un ristorante giapponese in zona e che quel ristorante giapponese si chiami "Ti voglio bene" (magari hanno deciso di mantenere il trend smielato della pizzeria che lo ha preceduto... "Il sorriso") e che avevate giurato di non metterci mai piede... ecco, io mi sono immaginata di riuscire a non aprire quella porta, ma come sappiamo tutti, la realtà supera sempre di gran lunga la nostra immaginazione.

Il sushi non era proprio male male male, io come solito prendo sushi e sashimi misto e poi provo una cosina nuova, stavolta è toccato all'anguilla "California unalo" (sarà che oggi la mia amica sushi-dipendente mi parlava proprio di anguilla), ma il buon sushi è un'altra cosa, anche se ho preferito sicuramente il California unalo al sushi/sashimi misto!