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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Torta albero di Natale al cioccolato

Lo so che Natale è finito, ma non ho resistito. Ieri è stata a casa nostra Martina, un'amichetta di Irene, una bimba davvero adorabile. Le tre biondine hanno giocato tutto il giorno praticamente senza farsi sentire, tra canti, balli, interviste, giochi con le carte e compiti. Dopo tutte queste attività non potevamo esimerci dal preparare un bel dolce per la merenda e ho pensato che un albero di Natale poteva ancora fare al caso nostro. Avevamo gli zuccherini per fare le palline e il colorante per colorare la grassa di verde, sì, insomma è stato un bellissimo gioco di squadra e ciò che ne è uscito, è un vero capolavoro. Per uno stampo da 20/22 cm: 250 g di farina 180 g di zucchero 150 g di cioccolato fondente 100 g di burro 4 uova 1 bustina di lievito per dolci 40 g di mascarpone Per la glassa: Zucchero a velo q. b. Colorante alimentare verde Zuccherini a forma di palline di Natale Ingredienti per una teglia da 20/22 cm: Mettete il cioccolato a bagnomaria o nel microonde per 3 minut

Purè di patate dolci con scorzonera

Mancano solo due giorni a Natale e quest'anno, tutti sappiamo, non sarà un Natale come tutti gli altri. Sarò un po' una voce fuori dal coro, vi avviso, quindi non stupitevi di quello che sto per scrivere. Non mi dispiace l'idea di un Natale in famiglia, intimo e calmo. Ho passato tanti anni a correre da una parte all'altra: - Vigilia dalla zia, aspettando la cugina che finisse di lavorare, mangiando di corsa, per poi vedere mio marito andare via perché precettato per suonare al veglione in chiesa - Natale, a pranzo sempre dalla zia, la sera dalla suocera (ci sono stati un paio d'anni che a pranzo ho recuperato mia mamma alla casa di riposo per poi riportarla indietro nel pomeriggio, prima di andare dalla suocera) - Santo Stefano... cerco di rinchiudermi in casa senza vedere nessuno, non sempre ci riesco. Quest'anno invece passerò a casa la gran parte del tempo, solo il pranzo di Natale lo condivideremo con la nonna, per poi rientrare a Milano la sera stessa e go

Gnocchi di zucca alla romana

La mia amica Mirella si è trasferita in Emilia. Ha fatto una scelta coraggiosa, ha lasciato il lavoro, la casetta in cui abitava ed è andata a vivere in un piccolo borgo in collina, in Val di Ceno.  Nel suo paese non ci sono semafori, ma a quanto pare c'è una trattoria molto apprezzata anche da chi viene da fuori. Quando le ho chiesto come stavano i nonnini del suo paesello, mi ha detto che ci sono ancora tutti e che da quest'anno c'è anche un asilo. Sono spuntati dal nulla 8 bambini e adesso c'è un asilo. Il pensiero è subito volato verso un bel progetto legato ai più piccoli, quello di una fattoria didattica con le pecore, i pulcini, i conigli, le galline, tutti animali che alleva nel suo piccolo terreno. Questa pandemia ha portato anche qualcosa di buono in quelle realtà dell'entroterra che venivano abbandonate per l'opportunità di un lavoro nei grandi centri urbani. Le piccole realtà stanno tornando a vivere perché adesso si sa che il lavoro lo si può fare a