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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Greaser's Muffins con carote, mandorle e arance caramellate

Questo mese la sfida dell'MTC mi ha portato indietro con i ricordi.  Se la scelta al testo a cui ispirarmi per i muffins salati: "Gelsomino nel paese dei bugiardi" di Gianni Rodari, era stata immediata, quella per i muffins dolci è stata un po' più sofferta. Non che io ci abbia pensato molto, in realtà non riuscivo a pensare a molto, ma poi d'improvviso una melodia in testa, associata ad un film, tratto da un romanzo che ho amato alla follia, fino alle viscere. Sono corsa alla libreria del salotto e ho trovato il libro, comprato anni fa in lingua originale su internet, "The Outsiders (I ragazzi della 56°strada)" di S.E. Hinton e al suo interno ho trovato un post-it giallo proprio alla pagina con la poesia di Robert Frost "Nothing gold can stay (Niente che sia d'oro resta)", se non è un segno questo... Ma facciamo un piccolo passo indietro, a circa 25 anni fa. Io e mia cugina Monica, di 3 anni più grande, eravamo inseparabili, in

Muffins di Gelsomino alla farina di segale con pere, speck, gorgonzola e noci

Durante tutto il ciclo delle scuole elementari nella mia classe è stata creata una piccola biblioteca di libri acquistati con il contributo dei nostri genitori.  Alla fine della quinta questi libri sono stati divisi tra noi alunni, ma la scelta non è stata casuale, ci era stato chiesto di fare un tema, un riassunto del nostro libro preferito, con tanto di disegno della copertina. Il mio libro preferito era Gelsomino nel paese dei bugiardi di Gianni Rodari.  Ricordo ancora quando l'ho letto, era un sabato mattina, una giornata di primavera, ed ero in balcone (all'epoca un bel balcone coperto) mentre mia mamma faceva i mestieri settimanali.  Ero su una sdraio e accanto a me c'era un sacchetto di Gocciole.  Ho iniziato e finito tutto il libro in un paio d'ore, totalmente assorta nella lettura e totalmente appassionata.  Ahimè con il libro è finito anche il sacchetto di biscotti, per la disperazione di mia madre, che faceva di tutto per farmi perdere qualch

Pangoccioli (con lievito liquido)

La colpa è sempre sua, si parlo proprio di Paoletta , che l'ultima volta che venuta a cena a casa mia mi ha portato dei pangoccioli. È tanto che voglio fare un impasto dolce col mio Alfie, che a parte per qualche sparuta pizza, viene abbandonato nel frigorifero sempre troppo a lungo.  Venerdì mattina invece l'ho tirato fuori, ho fatto un paio di rinfreschi con acqua e farina in egual misura per riattivarlo e poi l'ho rimesso in frigorifero. Sabato mattina aveva nuovamente raddoppiato il suo volume e quindi ho deciso che era il momento giusto per preparare un impasto degno di questo nome. Paoletta per suoi pangoccioli aveva utilizzato la ricetta del pan brioche di Luca Montersino , io l'avevo già fatto e quindi ho detto "wow è semplicissimo".  Ho messo gli ingredienti in planetaria e poi mi sono accorta, ad esempio, che non avevo abbastanza burro, che non volevo mettere il rum nell'impasto perché anche Irene avrebbe potuto mangiarli e che non a