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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Biscotti morbidi alle carote e cioccolato

Le mie figlie sono parecchio strane.  Sinceramente, io non ho ancora capito se a loro i dolci piacciono e soprattutto, se sì, non ho ancora capito quali. Ogni volta che mi metto a preparare torte e biscotti si offrono di aiutare, generalmente una si occupa degli ingredienti secchi, l’altra di quelli liquidi, alternandosi di volta in volta, a me spetta poi l’assemblaggio del tutto. Fanno a gara per chi lecca più impasto rimasto nella ciotola, tengono musi lunghissimi se una riesce a dare una leccata in più dell’altra e poi, al momento dell’assaggio del dolce cotto , che fanno? Lo snobbano totalmente, quasi schifate, non lo vogliono nemmeno provare. Sono cocciuta, lo so, continuerò a provare fino a quando non daranno ai dolci che facciamo l’attenzione che meritano. E nel frattempo… i colleghi ringraziano. Per 30 biscotti: 200 g di farina integrale 10 g di lievito per dolci 100 g di carote grattugiate finemente 100 g di cioccola

Donut loaf... o donut mini-cakes?

Nelle ultime settimane ho sentito un’aria nuova. Che poi, in effetti, tanto nuova non è. Quando ho aperto questo mio piccolo spazio virtuale, c’era tutta un’altra filosofia dietro ai blog: si cucinava tanto e il blog era vissuto come un taccuino di ricette, una cosa anche abbastanza personale, se vogliamo dirla tutta. Ricordo che passavo intere giornate a leggere post di blogger che, oltre a pubblicare belle ricette, scrivevano anche storie interessanti ed esilaranti. Aprire la pagina di un blog voleva dire andarsi a bere un caffè nella cucina di un’amica, commentare con lei la ricetta, magari rifarla a casa nostra e tornare sulla sua pagina a dirle che ci era piaciuta o a suggerirle cosa l’avrebbe resa migliore. Il tutto con umiltà e voglia di imparare, da parte di tutti. Ad un certo punto il meccanismo si è rotto, i blog sono diventati dei contenitori vuoti, le storie dietro alle ricette non erano più d’interesse a nessuno, solo la foto era importante, anche la ricetta ve

I miei pancake integrali in teglia per il Club del 27

Ricordo ancora il dilemma nella scelta della foto per la copertina della rubrica Passiamole in rivista di MAG About Food dedicata alle colazioni : granola al burro di arachidi o pancakes in teglia? Francesca e Valeria se la sono giocata fino all'ultimo, poi, incapace di scegliere, ho tirato a sorte. Nel decidere la ricetta per il Club del 27 , proprio tratta da quell'articolo, ho vissuto lo stesso imbarazzo e, non sapendo ancora scegliere, ho nuovamente tirato a sorte. Francesca, il destino ci unisce, è uscita ancora la tua ricetta e sono molto felice, a dire il vero, perché i pancakes erano davvero deliziosi. Per 4 persone: 65 g di farina integrale 1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio 125 ml di latticello (62,5 ml di latte+62,5 ml di yogurt+1 cucchiaino di succo di limone) 1 uovo 1 cucchiaio di basilico fresco 2 cucchiai di songino 60 ml di yogurt 75 g di salmone affumicato 1 cetriolo tagliati a nastro spicchi di limone per servire Preri

Pescatrice al Cognac e arancia su crema di porri e polvere di capperi

Ho entrambe le bambine malate. Questa influenza sembra non finire mai, Irene ha 39 di febbre ormai da 5 giorni e non accenna a passare. Ieri mattina mi è toccato stare a casa e ne ho immediatamente approfittato per preparare questa super ricetta che avevo visto su un post di Giuliana su Facebook. E' stata la fine degna di una pescatrice comprata un paio di mesi fa e subito congelata, in attesa di ispirazione. Purtroppo nel pomeriggio sono dovuta rientrare in ufficio, ma la mattinata passata in cucina è stata sicuramente un tocca sana. ricetta di Giuliana Fabris del blog La gallina vintage Per 4 persone: 4 grossi porri 1 piccola rana pescatrice 2 arance 100 ml di Cognac 1 noce di burro olio extravergine d'oliva sale farina polvere di capperi* + qualche cappero in salamoia Ricavate due filetti dalla rana pescatrice eliminando la grossa spina centrale, eliminate anche eventuali eccedenze di pelle scura poi  lavateli, asciugateli  e tagliateli a g

Torta speziata alle pere e cioccolato

Stavo già pregustando un'abbondante porzione di polenta e formaggio con un'accattivante bicchiere di vino rosso.  A rovinare i piani ci si è messa una brutta influenza della nana 1.0. Così, dal nulla, senza altri sintomi, ci siamo ritrovati un bel febbrone da cavallo e abbiamo dovuto declinare l'invito di lorenzo e Anna. Un vero peccato. La polenta poi l'abbiamo mangiata lo stesso, con qualche salsiccina al sugo che male non fa. Nel pomeriggio di sabato abbiamo comunque preparato la torta, come da programma; anche se poi ce la siamo dovuta mangiare tutta noi. Siccome le bambine non amano molto la frutta fresca nei dolci, ho fatto un semplice impasto per torta al cioccolato, arricchendone solo una parte con frutta e spezie. da una ricetta di Tiziana del blog Deliziosa Virtù   Per 1 stampo da plum cake: 225 g di farina integrale 35 g di cacao  100 g di zucchero di canna 2 uova 280 g di latte  70 ml di olio di arachidi 1 bustina di lievito per

Biscotti d’avena al caffè, nocciole e cioccolato bianco

Stamattina mi sono svegliata presto e mi sono vestita in assetto da guerra per la mia corsa. Ho comprato guanti, fascia paraorecchie e poi il pezzo forte: una luce. Corro prima del sorgere del sole, il parco è totalmente al buio e di solito seguo le stradine a sentimento, non vedo quasi nulla. Non sono la sola, ogni tanto incrocio qualche matto come me, stamattina almeno 6. Ci si incrocia, ci si saluta e tra sé e sé sicuramente il pensiero dominante è “anche tu sei un eroe, proprio come me”. Da stamattina io ho una luce, niente più corse al buio, mi aspetto solo che qualche baldo giovane presto o tardi mi affianchi e mi chieda di condividere il tragitto, lontano dalle tenebre. Dovete rassegnarvi! Fino a quando non finirò il pacco maxi di fiocchi d'avena che ho comprato, sfornerò quintalate di biscotti per allietare le mie colazioni e quelle della mia collega Giusi. Questi biscotti sono stati fatti a sentimento, un po’ una corsa al buio; sono sicuramente p

Torta di mele al grano saraceno

Mia figlia quasi ogni giorno torna da scuola con della frutta. Lei e pochi altri bambini, quando la maestra ha chiesto chi fosse disposto a portare a casa la frutta avanzata, si sono offerti "così mamma  puoi portare la merenda al lavoro”. Ogni tanto ha un carico niente male, ultimamente di mele rosse, uno dei pochissimi frutti che non mi piace. Quando il frigo si è riempito di mele rosse, ho deciso che bisognava affrontare la questione di petto. Sarà torta di mele, mi sono detta, ma quale? Ho iniziato a sfogliare tra le pagine del  blog di Loredana , ma scegliere tra 127 ricette di torta di mele era assai complicato, così alla fine sono andata a sentimento, ho preso spunto da un paio di titoli qua e là e ho messo insieme la mia torta. Morbida, saporita, profumata… Ho utilizzato il burro acquistato in Val d’Aosta, una coccola in più, è davvero buono. Non resta che fare colazione, voi l’avete già fatta? Non posso offrirvi la torta perché è già finita, ma non ci met

Paté di lenticchie nere, pane alle noci e lardo

Il giorno di Santo Stefano sono partita con tutta la famiglia, destinazione Val d’Aosta. Non siamo sciatori, io non prendo uno skilift da almeno 20 anni, se non di più (esistono ancora?) e le mie figlie non sono mai nemmeno salite su una slitta.  La Val d’Aosta però offre tante possibilità anche per i non amanti della neve. Ci siamo fermati appena superato il confine con il Piemonte; Pont-Saint-Martin ci è sembrato un ottimo punto di partenza per brevi escursioni nei dintorni. Siamo stati ospitati in due stanze in un piccolo appartamento all’interno di una cascina, lungo la Dora Baltea, compagne di stanza una quarantina di mucche, poi vitelli, galline e altro ancora.  La mattina ci è stato donato del latte appena munto, era la prima volta che lo assaggiavo e ne sono rimasta entusiasta. Abbiamo visitato i castelli di Verres e Issogne, accompagnati da ottime guide che hanno catturato il nostro interesse per tutto il tempo, abbiamo apprezzato una mostra dei fotografi della Magn

Barrette con muesli, miele e cioccolato fondente

Finalmente queste feste sono finite, il 6 gennaio decreta ufficialmente il termine dei pranzi e delle cene "importanti". Da noi non è nemmeno passata la Befana, perché ci sono ancora le caramelle di Halloween di 2 anni fa da smaltire. Per non rinunciare ad una colazione golosa, ho preparato delle barrette sanissime con il muesli e il miele, arricchendole di cioccolato e frutta secca. Mi sono divertita a fare un disegnino sulla foto, l'apina era sul barattolo di miele che ho utilizzato. Per una teglia da 30x40: 100 ml di olio vegetale 100 ml di miele d'acacia 1 cucchiaino di estratto di vaniglia 1 uovo 60 g di cocco rapé 250 g di farina integrale 150 g di fiocchi d’avena 1 cucchiaio di semi di lino 1 cucchiaino di mix di spezie: cannella, zenzero, anice stellato 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio 100 g di cioccolato fondente in scaglie 70 g di frutta secca mista: noci, nocciole e mandorle Preriscaldate il forno a 190° C. 

Terrina di cortile - MTC Story

Tutte le cose hanno una fine, anche quelle che sono entrate dentro di te talmente in profondità da lasciare il segno, qualsiasi cosa accada. L'MTChallenge è una di queste.  Ho approcciato la sfida appena aperto il blog, nella primavera del 2011 e in 8 anni ho atteso il 5 del mese con ansia e paura per scoprire il tema di quello che sarebbe stato il mio quasi unico interesse per i 10 giorni successivi (quando vi dicevo "mio marito vi odia", non scherzavo affatto). Ci sono state tante prime volte, il primo danubio, i primi bigné, i primi animali disossati, il primo gelato, il primo uovo in camicia, i primi croissant, i primi (e unici) macarons... l'elenco è lunghissimo e vado orgogliosa di ogni singola ricetta studiata e preparata, anche di quelle che mi hanno fatto conquistare i tanto temuti lunghissimi pipponi di Alessandra. Ho studiato per migliorare laddove non ero riuscita e ho gioito senza ritegno per le ricette più belle, il tutto a formare un bagaglio p

Biscotti integrali al cioccolato e arancia

Il 2019 è stato l’anno del mio ritorno alla corsa. Avete presente quando la mente inizia a giocarvi dei brutti tiri? Ero tutta contenta delle mie lezioni di pilates, lo facevo un paio di volte a settimana, poi improvvisamente ho iniziato ad avere dei flashback: il bosco, i sentieri coperti di neve, il vento sulla faccia, il silenzio, il sole che filtra tra i rami degli alberi. Parlavo con la gente e improvvisamente mi estraniavo catturata dal profumo di terra bagnata. Una matta, praticamente. Ricordavo le sensazioni della corsa nel bosco, era l’inverno del 2011, lavoravo vicino Como e in pausa pranzo, un paio di volte a settimana, correvo nel bosco costeggiando un piccolo torrente. Ho seguito il mio cuore, ho riesumato le mie scarpe da corsa (se così potevano definirsi) e ho ricominciato a correre. In un anno ho corso 678 km, lottando inizialmente contro un ginocchio fuori uso e la fatica del più scarso dei principianti, e la ritengo una grandissima conquista. Durante il