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Visualizzazione dei post da 2013

Oi de la Valdimagna, il cd

La chiesa gremita di gente, i più fortunati seduti, i ritardatari in piedi, appoggiati lungo il muro della navata.  Il  silenzio, l'attesa...  Sono entrati in fila nella loro divisa di ordinanza, accompagnati da un lungo e caloroso applauso, l'emozione di ognuno si respirava nell'aria. Il discorso introduttivo del Maestro segnato dalla commozione, in ricordo di chi ci ha creduto fino in fondo, ma non è riuscito ad esserci.  Un'unione di voci nata per gioco, in montagna, intorno al tavolo di un'osteria.  La passione di un gruppo di amici che è mutata nel tempo, con l'impegno, la costanza, la voglia di imparare e migliorare. Gli occhioni di una bimba che dal fondo della chiesa guarda orgogliosa il suo papà che intona il primo canto e guida un'armonia di voci conosciute. L'abbandono al sonno con Aldemagna al ciar de luna, come se riuscisse già a capirne il significato più profondo e poi gli  applausi del pubblico presente, tanti app

Canestrelli e buon Natale

Paoletta, è vero, più restano lì e più sono buoni! Incredibile, sono passate più di 2 settimane da quando li abbiamo infornati e io ne ho ancora qualcuno, gelosamente custodito nella scatola di latta. Sono talmente friabili che si sciolgono in bocca e poi quello zucchero a velo che rimane sulle dita...  che se non lo lecchi godi solo a metà. Se rimangono fino a dopo Natale mi metterò in fila per la beatificazione, si sa mai. Nel frattempo auguro a tutti voi di trascorrere felicemente queste feste con la vostra famiglia. Noi, come di consueto, ci divideremo tra Milano e la Valle, e ovviamente non faremo altro che mangiare :-P In realtà confidiamo nel bel tempo, di solito il 26 si va a camminare, speriamo.   Ingredienti: 300 g di burro 250 g farina 250 g di amido di mais 125 g zucchero a velo 5 tuorli sodi 2 g di sale 1 g di vanillina o estratto di vaniglia Per prima cosa passare i tuorli in un setaccio in modo da ridur

Pasta cchi sardi

E così è arrivato anche il momento di tornare al lavoro.  Ieri è stato il primo giorno ed è passato così velocemente che non me ne sono quasi accorta. Fare 6 ore è proprio figo, si esce con il sole anche in inverno, si salta completamente il traffico dell'ora di punta e si ha praticamente tutto il pomeriggio a disposizione per fare mille cose. Io corro a prendere la mia piccola Irene al nido, la trovo sempre che gioca con fare curioso, ma appena mi vede sfoggia il migliore dei sorrisi. La porto sempre a fare una passeggiata prima di rientrare a casa, penso che l'aria fresca, anche se con una massiccia dose di smog, le faccia bene, meglio che stare al chiuso tutto il giorno. Mi sa che però sono l'unica a pensarla così, sarà che fa freddo, ma le mie amiche con i figli in giro non le trovo quasi mai e alla fine torniamo a casa sconsolate. In effetti da qualche giorno, avendo introdotto la pappa anche la sera, le cose da fare prima di cena sono tantissime: fare il bagnett

Chocolate crinkles e la biscottata di Sant'Ambrogio

Sono ormai 3 anni che il 7 dicembre lo passo con la mia Paoletta e le mani in pasta.  Eh si, perché in questa giornata di risate e confidenze, non si chiacchiera soltanto, si fanno andar le mani e i mattarelli e con una maestra così... Quest'anno, a differenza del solito, ci siamo trovate a casa mia e Irene è stata talmente brava che l'anno prossimo avrà il suo grembiulino e farà parte della squadra. Che dire Paoletta, GRAZIE di esserci, sempre.  Sono fortunata ad averti incontrata in questo mondo virtuale e poi ad aver avuto la possibilità di coltivare la nostra bella amicizia nella vita reale. In questi anni ci siamo lanciate in bellissime avventure culinarie, siamo passate dai gran successi dei  biscotti di vetro , e dei vanillakipferl , ai quasi insuccessi (poi fantasticamente recuperati) dei  baci di dama , quest'anno poi addirittura i canestrelli (a breve su questi schermi) e la temutissima pasta sfoglia...  Amo questa giornata di festa pre nataliz

Vellutata di zucca e patate

Ci sono giorni in cui fuori fa un freddo becco e non vedo l'ora di tornare a casa e di preparare una corroborante zuppa calda. Di vellutate ne preparo tante, ci sono stati periodi, da single, in cui il minipimer era il mio migliore amico, non mancava occasione per frullare qualsiasi cosa (con la convivenza e poi il matrimonio le cose sono un po' cambiate, ma per fortuna adesso è arrivata Irene :-D). La mia passione è nata in Belgio, dove da ragazzina ho fatto uno stage di 2 settimane con la scuola, frequentavo una scuola di lingue, ma i ragazzi che ci ospitarono facevano l'alberghiero. Ricordo che in quei 15 giorni ho mangiato delle cose deliziose: dei semplicissimi purè di patate conditi con altre verdure, l'anguilla in salsa verde, una zuppa di pomodoro e panna che purtroppo non sono mai riuscita a replicare, d'altronde loro cucinavano in modo fantastico, ma io, da buona forchetta, non mi sono lasciata scappare l'occasione di provare quelle semplici preliba

E' scoccata L'ORA DEL paTE'

Capita che da qualche anno, ogni mese, io abbia a che fare con delle squinternate.  Capita che non solo a me piaccia far parte di questo gruppo e che, di mese in mese, le squinternate aumentino a dismisura. Capita anche che un gioco sia diventato una sQuola e che queste squinternate siano delle ottime maestre. E poi capita che la più squinternata di tutte (sai che sto parlando di te) abbia delle manie di grandezza tali, da partorire questa folle idea...  UN LIBRO?  no, TANTI LIBRI! Ma iniziamo dal primo Sia chiaro che nelle 24 ore al giorno a disposizione di un umano, lei ci ha lavorato per almeno 30 e  in questo folle progetto  abbia coinvolto l'intera blogosfera, una casa editrice e addirittura una ONLUS. E così capita che un gioco diventi un progetto importante, per tutti noi che siamo stati coinvolti, e soprattutto per tutti i bimbi che, grazie a questo nostro/vostro piccolo contributo, verranno aiutati. E quindi COMPRATELO, 

Torta di ricotta e pere di Sal De Riso

E' da quando abbiamo cambiato casa che volevamo invitare tutti i fratelli di Filippo a cena, ma poi tra una cosa e l'altra non siamo mai riusciti. Fino a venerdì sera quando, muniti di sgabello di fortuna, ci siamo seduti in 7 intorno al tavolo. Ho voluto osare, cercando di far provare accostamenti inusuali ad amanti della tradizione e così ho preparato un antipastino con  quiche di cipolle e mele  e tartine di pane ai cereali con gorgonzola, pere e speck; poi un risotto con porro e salamella; e una selezioni di formaggi valligiani con varie marmellate ( peperoncini piccanti , pomodori verdi , pesche e rosmarino , ecc. e miele) come secondo. Il dolce è stato scelta facile, appena l'ho visto sul blog di Roby e Loris  me ne sono innamorata e mi son detta "non sembra impossibile, ci provo!" Che io non sia amante della bilancia lo sapete, vero? e che i dolci che prevedono l'uso capillare di quest'ultima non sono proprio nelle mie corde, ma la foto aveva t

Rose del deserto

Irene da qualche settimana ha iniziato a mangiare le pappe.  Il pediatra ha promosso un'introduzione lenta e graduale di alimenti solidi, delle prove, senza forzature. Abbiamo iniziato con la patata, poi la carota, subito dopo anche la zucchina. Mi aspettavo una reazione più entusiastica, vista la passione per il latte, ma mi sono accontentata del fatto che non disdegnasse e soprattutto che fosse curiosa di provare tutto ciò che le davo. E così siamo passati alla carne, coniglio e tacchino, e abbiamo introdotto anche gli spinaci e la zucca. Wow, dicevo, le piace questa pappa! E poi un giorno non l'ha voluta più, dopo i primi cucchiaini, mangiati più o meno volentieri, iniziava a piangere; il giorno dopo non ha voluto proprio aprire la bocca; quello dopo ancora ha iniziato a piangere prima di sedersi sul seggiolone. "insisti, prima o poi le verrà fame e allora mangerà",  "non darle la tetta, se no sei fregata, i bambini sono furbi",  &q

Marmellata di peperoncini tondi piccanti

Quest'anno l'autunno è arrivato presto, poi se ne è andato ed è tornata un po' d'estate, poi è tornato quello che assomiglia tanto al pieno inverno, ma poi la fine dell'estate è tornata anche lei. Nell'orto non si è capito più niente, come se la mancanza di nonno Sergio non fosse già abbastanza.  Le zucchine sono scappate a gambe elevate, i loro fiori sono rimasti, invecchiati e morti; i pomodori pallidi hanno timidamente ripreso il loro rossore, ma poi hanno definitivamente preferito il calduccio della dispensa e la vicinanza di alcune belle mele mature, il prezzemolo è inestirpabile, quasi paragonabile all'edera infestante e poi ci sono i peperoncini tondi piccanti... infiniti ed infinitamente buoni, che continuano a maturare anche con il freddo (quasi mi aspetto che continuino a saltar fuori anche sotto la neve). Li ho sempre mangiati ripieni di tonno  (a breve la ricetta), ma il nonno mi ha insegnato a farli anche semplici, con acciughe, capperi e ol

Il castagnaccio

La caccia e la raccolta... la differenza tra uomini e donne è chiara fin dalla preistoria, laddove per gli uni l'avere un unico obbiettivo da raggiungere era fonte di sopravvivenza, per le altre lo era la ricerca di bacche, frutti colorati, erbe che la natura selvaggia poteva offrire. Il risultato ai tempi nostri è che noi (le donne) siamo curiose, ci lasciamo attrarre da mille cose e, udite udite, riusciamo a farle tutte insieme, mentre loro (gli uomini) ne pensano una e riescono a fare solo quella. Ovviamente quest'unica fonte di interesse cambia con l'età ed è davvero meglio per tutti non sviscerare l'argomento. Io sono una donna preistorica! Niente clave o vestiti di pelle di animale, ma portatemi in un bosco o in un prato con un cesto in mano e io lo riempirò di prelibatezze commestibili. Così è per le castagne, amo raccoglierle, belle grandi, toglierle dal loro riccio semichiuso, metterle nel mio bel cesto (bando al romanticismo, è quasi sempre un sac