Ci sono giorni in cui fuori fa un freddo becco e non vedo l'ora di tornare a casa e di preparare una corroborante zuppa calda.
Di vellutate ne preparo tante, ci sono stati periodi, da single, in cui il minipimer era il mio migliore amico, non mancava occasione per frullare qualsiasi cosa (con la convivenza e poi il matrimonio le cose sono un po' cambiate, ma per fortuna adesso è arrivata Irene :-D).
La mia passione è nata in Belgio, dove da ragazzina ho fatto uno stage di 2 settimane con la scuola, frequentavo una scuola di lingue, ma i ragazzi che ci ospitarono facevano l'alberghiero. Ricordo che in quei 15 giorni ho mangiato delle cose deliziose: dei semplicissimi purè di patate conditi con altre verdure, l'anguilla in salsa verde, una zuppa di pomodoro e panna che purtroppo non sono mai riuscita a replicare, d'altronde loro cucinavano in modo fantastico, ma io, da buona forchetta, non mi sono lasciata scappare l'occasione di provare quelle semplici prelibatezze.
Di vellutate ne preparo tante, ci sono stati periodi, da single, in cui il minipimer era il mio migliore amico, non mancava occasione per frullare qualsiasi cosa (con la convivenza e poi il matrimonio le cose sono un po' cambiate, ma per fortuna adesso è arrivata Irene :-D).
La mia passione è nata in Belgio, dove da ragazzina ho fatto uno stage di 2 settimane con la scuola, frequentavo una scuola di lingue, ma i ragazzi che ci ospitarono facevano l'alberghiero. Ricordo che in quei 15 giorni ho mangiato delle cose deliziose: dei semplicissimi purè di patate conditi con altre verdure, l'anguilla in salsa verde, una zuppa di pomodoro e panna che purtroppo non sono mai riuscita a replicare, d'altronde loro cucinavano in modo fantastico, ma io, da buona forchetta, non mi sono lasciata scappare l'occasione di provare quelle semplici prelibatezze.
Negli anni successivi sono stata a studiare e lavorare in Germania e anche lì di zuppe se ne mangiano tantissime, la sera erano quasi un must sulla tavola delle famiglie che mi hanno ospitato e quindi sono diventata vellutata addicted a tutti gli effetti.
Questa versione della vellutata di zucca e patate l'ho mangiata anni fa al ristorante di un hotel a Burghausen, una cittadina deliziosa al confine con l'Austria, mi è piaciuta da morire e quindi ve la ripropongo, in tutta la sua semplicità.
Per 2 persone
200 g di zucca napoletana
200 g di patate
1 spicchio d'aglio
1 spicchio d'aglio
1 cipollotto
4 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
olio di zucca q.b.
panna fresca q.b.
olio di zucca
sale e pepe
Sbucciate la zucca e le patate e tagliate entrambe a tocchetti. In una padella soffriggete un cipollotto, uno spicchio d'aglio in camicia, salvia e rosmarino in un giro d'olio. Aggiungete la zucca e le patate, salate e coprite con acqua bollente. Fate cuocere per una ventina di minuti a fuoco dolce. Eliminate l'aglio e il rosmarino e frullate il tutto con il frullatore ad immersione.
Sbucciate la zucca e le patate e tagliate entrambe a tocchetti. In una padella soffriggete un cipollotto, uno spicchio d'aglio in camicia, salvia e rosmarino in un giro d'olio. Aggiungete la zucca e le patate, salate e coprite con acqua bollente. Fate cuocere per una ventina di minuti a fuoco dolce. Eliminate l'aglio e il rosmarino e frullate il tutto con il frullatore ad immersione.
Impiattate e condite con un po' di panna fresca, olio di zucca, una manciata di semi di zucca tostati e una grattata pepe.
Zucca... la mangerei anche a colazione. Infatti ci ho fatto un panbrioche dolce che ho mangiato a colazione! In Martirio la apprezza meno ma... ci perde LUI!
RispondiEliminaMenomale che Arc invece la adora e così questa sera avrò una buona scusa per rifare la tua!
Bacia a te ad Irene e un abbraccio al tuo Filippo.
Nora