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Visualizzazione dei post da 2014

DOLCI REGALI: perché non c'è due senza tre!

Oggi un post un po' speciale, che esula dalle solite ricette, ma mi sa che ogni sei mesi adesso quasi quasi ve lo aspettate.  Eh si, perché oggi esce in libreria DOLCI REGALI, il terzo libro dell'MTChallenge! Dolci regali dunque, dove quel "regali" significa primariamente "dei re", anche se l'ambivalenza lessicale e il periodo pre natalizio fanno subito pensare ai doni. A differenza dei libri precedenti, incentrati su sfide specifiche dell'MTChallenge, Dolci Regali è partito da una di queste,  quella sul Babà , per poi spaziare tra i dolci nati tra la fine del XVII e gli inizi del XIX secolo, quando la pasticceria divenne un'arte autonoma grazie anche al calo del prezzo dello zucchero. Via allora a tutti gli impasti lievitati dolci, a forma di corona (Savarin, Babà, Kugelhupf, Kringel, etc.) o di treccia, simboli quindi di potere e di regalità. perché il potere dei monarchi veniva comunicato anche tramite i cibi serviti a corte.

Cantucci di Sant'Ambrogio

Sono già 4 anni che a Sant'Ambrogio io e Paoletta facciamo i biscotti, ormai è una festa comandata, come Pasqua o Natale. Quest'anno abbiamo deciso di farli di un solo tipo, anche se in 4 varianti, una ricetta abbastanza accessibile anche con una nanetta di 19 mesi in giro per casa, che non ci facesse lavorare troppo così da mantenere il clima rilassante della giornata e che desse ottimi risultati. Abbiamo scelto i cantucci, ma cambiando ricetta rispetto a quelli già fatti e ci siamo fidate, a ragione, di una toscana doc, la Patty , facendo solo leggerissime modifiche. Per la cronaca, Irene è stata un angelo, anche oggi, a quasi una settimana di distanza, continua a chiedere di "Paolo" (fagliela capire a quest'età la differenza tra i generi); lo stress ci ha pensato mia madre a farlo esplodere cadendo in casa per ben 2 volte e facendomi prendere uno spaghetto mica da ridere, per ben 2 volte. Per fortuna il forno e Irene erano in buone mani, Paoletta Santa

Greaser's Muffins con carote, mandorle e arance caramellate

Questo mese la sfida dell'MTC mi ha portato indietro con i ricordi.  Se la scelta al testo a cui ispirarmi per i muffins salati: "Gelsomino nel paese dei bugiardi" di Gianni Rodari, era stata immediata, quella per i muffins dolci è stata un po' più sofferta. Non che io ci abbia pensato molto, in realtà non riuscivo a pensare a molto, ma poi d'improvviso una melodia in testa, associata ad un film, tratto da un romanzo che ho amato alla follia, fino alle viscere. Sono corsa alla libreria del salotto e ho trovato il libro, comprato anni fa in lingua originale su internet, "The Outsiders (I ragazzi della 56°strada)" di S.E. Hinton e al suo interno ho trovato un post-it giallo proprio alla pagina con la poesia di Robert Frost "Nothing gold can stay (Niente che sia d'oro resta)", se non è un segno questo... Ma facciamo un piccolo passo indietro, a circa 25 anni fa. Io e mia cugina Monica, di 3 anni più grande, eravamo inseparabili, in

Muffins di Gelsomino alla farina di segale con pere, speck, gorgonzola e noci

Durante tutto il ciclo delle scuole elementari nella mia classe è stata creata una piccola biblioteca di libri acquistati con il contributo dei nostri genitori.  Alla fine della quinta questi libri sono stati divisi tra noi alunni, ma la scelta non è stata casuale, ci era stato chiesto di fare un tema, un riassunto del nostro libro preferito, con tanto di disegno della copertina. Il mio libro preferito era Gelsomino nel paese dei bugiardi di Gianni Rodari.  Ricordo ancora quando l'ho letto, era un sabato mattina, una giornata di primavera, ed ero in balcone (all'epoca un bel balcone coperto) mentre mia mamma faceva i mestieri settimanali.  Ero su una sdraio e accanto a me c'era un sacchetto di Gocciole.  Ho iniziato e finito tutto il libro in un paio d'ore, totalmente assorta nella lettura e totalmente appassionata.  Ahimè con il libro è finito anche il sacchetto di biscotti, per la disperazione di mia madre, che faceva di tutto per farmi perdere qualch

Pangoccioli (con lievito liquido)

La colpa è sempre sua, si parlo proprio di Paoletta , che l'ultima volta che venuta a cena a casa mia mi ha portato dei pangoccioli. È tanto che voglio fare un impasto dolce col mio Alfie, che a parte per qualche sparuta pizza, viene abbandonato nel frigorifero sempre troppo a lungo.  Venerdì mattina invece l'ho tirato fuori, ho fatto un paio di rinfreschi con acqua e farina in egual misura per riattivarlo e poi l'ho rimesso in frigorifero. Sabato mattina aveva nuovamente raddoppiato il suo volume e quindi ho deciso che era il momento giusto per preparare un impasto degno di questo nome. Paoletta per suoi pangoccioli aveva utilizzato la ricetta del pan brioche di Luca Montersino , io l'avevo già fatto e quindi ho detto "wow è semplicissimo".  Ho messo gli ingredienti in planetaria e poi mi sono accorta, ad esempio, che non avevo abbastanza burro, che non volevo mettere il rum nell'impasto perché anche Irene avrebbe potuto mangiarli e che non a

Lasagne o pizzoccheri?

Un paio di settimane fa ho iniziato a fare una dieta, una di quelle fighissime, dove un dietologo ti fa l'esame del Dna e poi ti dice quali cibi metabolizzi meglio e quali proprio non devi mangiare, perché ti fanno ingrassare solo a guardarli. Una dieta fighissima dove non si pesa nulla, l'unica cosa importante è rispettare l'associazione dei cibi che ti è stata prescritta, eliminando tendenzialmente tutti i cibi "rossi", prediligendo i cibi "verdi" (che si possono mangiare a volontà) e quelli "gialli" (da mangiare con più moderazione). Ci sono addirittura degli extra settimanali: i miei ammontano a 5 biscotti (non è specificato quali, quindi di solito mangio i più zozzi che ci sono) e 100 g di cioccolato (anche qui non ci vado mica per il sottile, eh!). La mia dieta di oggi prevede pasta fresca condita e quale migliore occasione per preparare le lasagne per la 42° sfida dell'mtc? La domanda era come le faccio e cosa ci metto de