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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Gnocchi di zucca e ricotta con pesto di tarassaco

Quando siamo rientrati dalle nostre vacanze abruzzesi abbiamo fatto tappa nelle Marche, a Monterubbiano, per un pranzo da Lara e Vincenzo. Siccome il bagagliaio della macchina non era abbastanza pieno, abbiamo ricevuto in dono e stipato due zucche del loro rigogliosissimo orto e una piantina, che ho ribattezzato Ciuffina e che ora fa la guardia alla casetta di pietra nella bergamasca cercando di tener lontane le lumache che di notte escono dai loro nascondigli e si mangiano tutte le nostre piante, zucca compresa.  La settimana scorsa c'erano temperature ancora buone, quindi ci siamo dedicati alla pulizia del giardino e invece di tagliare il prato, lo abbiamo "raccolto". Ho fatto scorta di tenerissime foglie di tarassaco che ero sicura sarebbero venute buone per qualche ricetta e di aromi.   Per onorare degnamente i graditissimi doni di Lara e Madre Natura, ho deciso di rispolverare la reflex per cercare di fare una foto decente.  Per la serie: riprova e sarai più fortunat

Crostata morbida con ganache fondente e fichi

Oggi finalmente si può dire che è iniziato l'autunno. Brusco calo delle temperature qui a Milano, che mi ha spinto a mettere da parte le infradito per indossare delle scarpe chiuse e dei pantaloni a coprire le caviglie. Sarà stato tutto merito del FAI e delle sue giornate d'autunno, una due giorni di visite nei siti curati dall'associazione. Sabato abbiamo visitato Villa Necchi Campiglio in centro a Milano, una villa progettata nei primi anni '30 da Piero Portaluppi per conto delle sorelle Necchi e di Angelo Campiglio, marito di una delle due. La villa con giardino, piscina e ben nascosta dal caos delle vie principali, era luogo di incontri della colta borghesia di quegli anni, è stata donata al FAI nel 2001 perché restasse un luogo da vivere e frequentare. Domenica abbiamo seguito inconsapevolmente un fil rouge visitando la centrale idroelettrica di Vaprio d'Adda progettata sempre da Piero Portaluppi, nella parte architettonica e da Marco Semenza, in quella ingegne

Filetto di maiale con pesto di pomodori secchi

Il filetto di maiale lo snobbano tutti, forse perché in macelleria o al supermercato lo nascondono sempre sotto a tagli pregiati di manzo o a succulente salsicce. Io lo vado sempre a scovare, perché penso sia una carne versatilissima, costosa il giusto e anche magra, a modo suo. L'unico problema a casa mia è che solo un pezzo non basta e quindi mi ritrovo sempre a fare scorta di quasi tutto quello che trovo nel banco della macelleria. Oggi vi propongo una versione con un saporito pesto di pomodori secchi, ma con le salse e i condimenti vi potete davvero sbizzarrire. Per 2 persone 500 g di patate sale 2 cipolle 1 peperoncino 1 rametto di rosmarino 600 g di filetto di maiale pepe 2/3 cucchiai d’olio Per il pesto di pomodori: 50 g di pomodori secchi 1 spicchio d’aglio 20 g di parmigiano 3 rametti di prezzemolo 1 cucchiaio di pinoli tostati 100 ml di olio extravergine Lavate le patate e fatele bollire con la buccia per 20 minuti in acqua salata.  Scolatele, pelatele e tagliatele