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Visualizzazione dei post da 2021

Hummus di ceci e carote speziate e il nostro magico Halloween

Quest'anno abbiamo festeggiato Halloween. Lo sapete, non amo tutte queste feste che sento poco mie,  di cui non si conosce la storia, il senso e  dove ci si deve divertire per forza. Qualche anno fa siamo stati convinti da un paio di famiglie ad andare a mangiare la pizza in un locale kids friendly, c'era un mare di bambini urlanti e deliranti ed è stato un trauma. Non so se le mie figlie si sono divertite, ma noi abbiamo detto MAI PIU'!  Per 3 anni abbiamo resistito, complice anche la pandemia, il fatto che nel quartiere non avessero organizzato nulla e nel palazzo nemmeno. Poi scopri che le tue figlie da una settimana fanno lavoretti nella loro cameretta, disegnano, colorano, ritagliano, incollano ed è tutto a tema Halloween. A scuola le lezioni di inglese sono tutte improntate a scoprirne la storia, si fanno disegni, si imparano nuove parole.  Nel palazzo le mamme dei loro amichetti di lockdown stanno preparando una caccia al dolcetto o scherzetto degna dei più popolari

Camille con gocce di cioccolato

Ieri pomeriggio sono stata al Planetario con le bambine.   Ricordo di aver tenuto il naso all'insù all'interno di quella cupola costruita negli anni 30 proprio quando avevo la loro età, ci andai in gita con la scuola. Il proiettore Zeiss 4 fu installato all'interno della struttura quando ancora non ero nata e da oltre 53 anni illumina di stelle lontane il nostro cielo. E' stato un tuffo nel passato accompagnato da tremenda musica moderna, ma ugualmente molto bello. Una volta finita la proiezione era ora di merenda, ci siamo quindi infilati nel primo localino con una bella atmosfera trovato lungo la strada. Abbiamo toppato in pieno, ci siamo ritrovati in uno di quei posti con offerta esclusiva di cibi e bevande vegane, ma ormai era tardi per uscire e trovare qualcosa di più nelle nostre corde. La merenda ci è costata quasi quanto una cena e i dolci offerti, parliamoci chiaro, tutto avevano tranne che un gusto e una consistenza decorosi. Non fraintendetemi, non condanno i

Mousse di mortadella

Da lunedì sono tornata in ufficio. Come temevo sono passata da 0 a 100 o meglio da 1 a 99, dato che mi fanno la grazia e un giorno a settimana possiamo, a turno, lavorare ancora in smart working. La parola "smart" deve aver spaventato i vertici della mia azienda, non hanno capito che smart era inteso il lavoro, appunto intelligente, agile e non i lavoratori intesi come furbi e approfittatori. Anche stavolta sarà per la prossima, nella speranza che prima o poi il lavoro diventi davvero parte integrante di una vita vissuta in modo rilassato e non sempre causa di un frenetico rincorrere di tempi, spazi e occasioni. In questa giornata uggiosa e con l'umore sotto le scarpe, vi lascio una ricetta che si fa in 3 minuti netti e che può essere parte di un elegante aperitivo o una pietanza salva cena.  Per 4 persone 100 gr di mortadella 100 gr di formaggio spalmabile (tipo Philadelphia) latte q.b. 20 gr di pistacchi sgusciati non salati Frullate la mortadella con il formaggio. Se r

Salame di cioccolato senza uova

Domenica, per la prima volta, ho fatto un arrosto degno di questo nome.  A pranzo è venuta Matilde, la migliore amica di Eli, con la sua famiglia.  Da un paio di settimane la piccola di casa era intenta a preparare regalini e bigliettini, non stava più nella pelle.  Ho optato per un menù semplice, molto nelle mie corde: polenta, polpette al sugo, cavolini di Bruxelles gratinati e poi 2 dolci tanto amati dalle mie figlie. Una volta preparate le polpette, però, mi sono accorta che potevano non bastare per tutti e quindi mi sono buttata nel vuoto facendo una delle cose che mai mi è venuta buona nella vita perché i pochi tentativi che avevo fatto non erano stati soddisfacenti e comunque perché è sempre stato il pezzo forte di mia suocera, quindi un terreno su cui andare mooooolto cauta. Ho preparato l'arrosto, proprio come lo fa Lucia, in pentola a pressione. Ho avuto pazienza, l'ho fatto cuocere il giusto tempo e... Mio marito mi ha fatto i complimenti e questo è quanto!   Il tira

Torta di mele e quark

Oggi è il primo giorno di autunno. Diciamocela tutta, non amo i primi freddi, il non avere idea di cosa mettermi il mattino perché appena usciti fa un freddo becco, ma poi alle 13 si rischia un'insolazione. Non amo rimettere i calzini e coprirmi le gambe ancora belle abbronzate, in fondo vado in vacanza a fine agosto, si dovrà pur tenerne conto prima dei cambi di stagione! Mi dispiace abbandonare le mie verdure preferite: le zucchine, le melanzane e soprattutto i pomodori, che hanno scandito il tempo della mia estate. Però, perché in tutto questo c'è un però, non vedo l'ora di mettermi i maglioncini di cotone, di ammirare i colori dell'autunno e di mangiare le mie amate mele. Le mie ranocchie adorano le mele, quando erano piccole non perdevano occasione di rubarmene un pezzo appena mi vedevano intenta ad addentarne una, ma aihmé cotte, in una burrosissima torta, fanno fatica ad accettarle. Se fosse per me, in questo periodo, non farei altro  mescolare ingredienti profum

Crostata Bounty

Sabato tutta la Valle Imagna era in festa. Si celebrava il giorno della Madonna Addolorata della Cornabusa, un bellissimo Santuario ricavato in una grotta carsica naturale. La valle era costellata di lumini accesi fuori dalle finestre e dai balconi e di falò, nei campi e in zone non boschive, c'era una bellissima atmosfera di attesa e presenza. In periodi normali il santuario viene raggiunto da 3 fiaccolate distinte, che partono da altrettanti paesi valligiani: gli abitanti di Costa Imagna dal sentiero alto, quelli di Cepino dal sentiero basso e infine gli abitanti di  Sant'Omobono dal  sentiero tra i boschi. All'arrivo delle tre fiaccolate si celebra la messa e poi vengono sparati i fuochi d'artificio. Visto che dal nostro giardino si ha una bellissima visuale del Santuario, abbiamo invitato a cena alcuni amici in attesa di vedere i fuochi. Lo spettacolo è stato molto suggestivo, i fuochi sono durati a lungo ma c'è stato un epilogo non propriamente auspicato. Il bo

Parmigiana di zucchine in padella

Non pioveva da Natale.  Il verde della natura rigogliosa ha lasciato il posto a terra arida color ocra. Molti boschi conservano solo lo scheletro dei loro alberi bruciati dal sole prima e dal fuoco poi. Le nostre amate Marche ci hanno dato il benvenuto così, un po' sofferenti per la mancanza di pioggia rigenerante, ma poi siamo arrivati noi e proprio nella sera in cui avevamo deciso di cenare al ristorante, all'aperto, per goderci dell'ottimo cibo locale vista tramonto sulle valli, cosa succede?  Piove!!!  E così al nostro ristorante preferito non ci siamo andati. Però alla cena non abbiamo rinunciato e siccome non era distante da casa, abbiamo preso il cibo d'asporto e ce lo siamo goduti come abbiamo potuto, tra le mura di casa. Visto il tempo incerto, ieri niente mare, siamo stati nell'entroterra, ad Ascoli Piceno, una città con un centro storico che è un autentico gioiello da vivere e conservare intatto nel tempo. Abbiamo pranzato con fritti misti e taglieri di p

Pomodori gratinati

Quest'estate siamo tornati a Monterubbiano, nelle Marche, ospiti di Vincenzo e Lara e dei loro fantastici figli nel loro super accogliente appartamento in collina. E' stato come tornare a casa, in famiglia, di quelle con cui vuoi passare tanto tempo, sempre. Ci siamo trovati subito, già lo scorso anno si era creata una bella sintonia, consolidatasi nei lunghi mesi di distanza e per poi tornare sotto lo stesso cielo a bere un bicchierino di mistrà dopo il caffè.  Tra le tante cose apprezzabili del soggiorno a casa Valerien , c'è la possibilità di assaggiare verdure buone e biologiche, Vincenzo e Lara, infatti, offrono ai loro ospiti i deliziosi prodotti del loro orto. Oggi vi propongo una semplice ricetta preparata proprio con i profumati e saporiti pomodori San Marzano che abbiamo trovato nel cesto di benvenuto che ci hanno donato. Per 4 persone 12 pomodori San Marzano sale origano fresco basilico pangrattato olio extravergine di oliva Preriscaldate il forno a 180°. Tagliat

Crema di carote e patate con straccetti di pollo speziato

Nuvole, solo nuvole e pioggia! Ero così felice di poter lavorare qualche giorno da casa, ho portato le bimbe in montagna e sognavo il tavolo in giardino con la brezzolina vista valle e invece niente, in casa, vista camino. Sabato siamo stati graziati, il sole ci ha permesso di fare un pic nic sul fiume con un amichetto di Ire ed Eli.  La sera, però, è venuta giù la peggiore grandinata che io ricordi. Chicchi talmente grossi che ci hanno sfondato le 3 tegole di plexiglass a copertura del lucernario, facendo piovere in casa cascate di acqua gelida. Per fortuna eravamo in casa e abbiamo limitato i danni. La mattina successiva l'irrinunciabile Alberto ci ha sostituito le tegole rotte mettendoci al sicuro dalle piogge dei prossimi giorni. In cucina assecondiamo il tempo e mangiamo corroboranti piatti caldi che mai ci sogneremmo di cucinare in estate e c'è del bello anche in questo. Per 4 persone Per la crema: 1 cipolla rossa 2 patate 4 carote   1 spicchio d'aglio  2 foglie di sa

Pollo alla senape su insalata di pesche

La scorsa notte abbiamo testato la tenuta degli infissi nella casetta di pietra. Bene, ma non benissimo.  Le imposte bocciate in 2 stanze su 3, in cucina non ci sono, ma non fa testo, lì non ha tenuto nemmeno la finestra e l'acqua piovana è cominciata ad entrare, scivolando incontrollata verso la cantina. E' venuta giù talmente tanta acqua mista a grandine, che temevo di fare la fine di uno dei tre porcellini sotto le grinfie del lupo, ma alla fine la casa non è stata spazzata via ed è arrivata l'alba, con le sue nebbie. Oggi ho solo bisogno di sole, di caldo e cibi freschi che mi facciano pensare all'estate. Vi propongo una ricetta preparata per Mag about Food , per la rubrica Passiamole in rivista. Per 4 persone: 100 g di senape in grani 100 ml di miele 1 cucchiaio di aceto di vino bianco 1 cucchiaio di aglio tritato 1/4 di cucchiaino di fiocchi di peperoncino 4 petti di pollo 2 pesche noci 2 cetrioli 1 cipolla rossa basilico Preriscaldate la griglia a fuoco medio e s

Gelati allo yogurt con frutti di bosco e cocco

Un paio di anni fa, presa da compulsione, dopo aver visto mille post di gelati e ghiaccioli sul blog Pixelicious di Sara Sguerri, comprai degli stampi in silicone. Già mi figuravo merende super sane per le mie bimbe o agguati al freezer di notte per mangiare un ghiacciolo fresco e rigenerante durante le notti afose milanesi, ma niente, non ne feci più che un paio di tentativi e poi abbandonai la cosa.  Eli coi gelati è difficile, le piacciono solo quelli al cioccolato e non prova nulla di altro. Irene è più coraggiosa nell'assaggio di cose nuove, ma i dolci le piacciono zozzi e gli stecchi allo yogurt con poco zucchero non facevano per lei. Ho quindi relegato gli stampi nel fondo della credenza, in attesa di nuovi sviluppi. L'altra sera ho trovato anche un paio di questi gelatini nell'ultimo cassetto del freezer. Mi sa che non erano più buoni, dopo tutto sto tempo. Un vero peccato, perché a me, al contrario di quelle due lamentose, erano piaciuti tantissimo. E siccome fa c

Sciroppo di fiori di sambuco

Lo scorso fine settimana Martina è venuta con noi in montagna.  S iamo partite giovedì sera, dopo cena, e una volta arrivate, abbiamo allestito il letto matrimoniale in cameretta e ci siamo concesse tutte un buon sonno ristoratore. Venerdì mattina Alberto, il mitico vicino, ha portato le tre donzelle a vedere tutti i suoi animali: galline, oche, anatre, caprette, tartarughe, cani e altri che sicuramente avrò dimenticato. La sorpresa però è stata tutta mia, al loro ritorno, dopo 2 ore, si sono presentate con un sacchetto pieno di fiori di zucca appena colti e 2 uova fresche.  Mi brillavano gli occhi solo al pensiero. La sera li ho fatti fritti, semplicemente con acqua, farina e un pizzico di lievito di birra.  Mai mi era riuscito fritto più buono. Mai mi era riuscito un fritto, ad esser proprio sinceri! Sabato siamo andati a fare una passeggiata in montagna, la gioia del picnic tra i monti è sempre impagabile, soprattutto per i bambini. Sulla strada verso al ritorno dai tre faggi ho rac