La ricetta dei gamberetti allo zenzero è un rifacimento di un piatto fatto in una trasmissione tv dalla mitica Lella Costa, ormai è qualche anno che lo preparo e piace piace piace. E' semplice, veloce e buonissimo, una mescolanza di sapori che si amalgano benissimo tra loro. Io ci ho abbinato una crema di ceci (il pozzo), che ha un gusto più neutro e fa ben risaltare i gamberetti.
Gamberetti pancetta e zenzero
Ingredienti per 4 persone:
Lavare e sgusciare i gamberi stando attenti a non togliere la coda, inciderli sulla schiena con un coltellino e rimuovere il filetto intestinale. Avvolgere ogni gamberetto in una fetta di pancetta, infilarne 3 in uno spiedino lungo e farli rosolare in un padellino senza l'aggiunta di condimenti, fino a che la pancetta non risulterà croccante. Disporre su un piatto e spolverare con abbondante zenzero appena grattugiato.
E ciunfete nel pozzo
Pensava "in fondo al pozzo
dev'esserci qualcosa..."
e tutti i giorni andava
a curiosare un po'.
E ciunf!
E ciunf!
E tutti i giorni... ciunf!
E ciunfete... nel pozzo
con la testa all'ingiù!
Aiuto! Aiuto! Aiuto!
E il papà lo tira su.
col nasone - ne
gocciolone - ne
facendo glu - glu - glu...
Cirillo curiosone
giura non lo faccio più!
La mamma gli diceva
"attento a non bagnarti
perchè col raffreddore
il naso ingrosserà..."
E lui le prometteva
di non andare al pozzo
ma poi non resisteva
alla curiosità.
E ciunf!
E ciunf!
E tutti i giorni... ciunf!
Crema di ceci
Ingredienti per 6 persone:
Sciacquare i ceci, metterli in una ciotola e coprirli di acqua fredda. Lasciar riposare per 8 ore.
Questa è una favola che mi raccontava sempre la mia mamma, penso di averla sfinita a furia di chiederle di raccontarmela, chissà se se la ricorda ancora...
O dammi il mio cece, o dammi la tua gallina
Spirò un vento fortissimo che fece volar via tutti i ceci.
Il vecchio riuscì a raccoglierne solo uno. Col cece in mano il vecchio andò da una donna e disse:
- Donna, mi tieni questo cece perchè devo sbrigare una commissione?-
La donna glielo fece lasciare ma dopo un pò una gallina si mangiò il cece. Quando ritornò il vecchio e sentì l'accaduto, incominciò a dire:
-O mi dai il mio cece o mi dai la tua gallina! -O mi dai il mio cece o mi dai la tua gallina! -
La povera donna dovette dargli la gallina.
Con la gallina in mano il vecchio andò da un'altra donna e disse:
-donna mi tieni questa gallina perchè devo sbrigare un servizio?-
La donna rispose di si e gliela fece lasciare. Ma dopo andò un maiale ed uccise la povera gallina.
Ritornato il vecchio e sentito l'accaduto incominciò a dire:
-O mi dai la mia gallina O mi dai il tuo maiale! O mi dai la mia gallina o mi dai il tuo maiale-
La povera donna dovette dargli il maiale.
Il vecchio lo prese ed andò da un'altra donna e le disse:
-Donna mi fai lasciare questo maiale nella tua stalla perchè devo sbrigare una commissione?-.
La donna glielo fece lasciare, ma nella stalla c'era un bel cavallo che con un calcio uccise il porco.
Quando il vecchio ritornò e sentì l'accaduto incominciò a dire:
-O mi dai il mio maiale o mi dai il tuo cavalluccio! -O mi dai il mio maiale o mi dai il tuo cavalluccio!-
La povera donna dovette dargli il cavalluccio.
Il vecchio con il cavallo andò da un'altra donna e disse:
-Donna mi tieni questo cavallo perchè devo sbrigare una commissione?-
La donna rispose di si ed il vecchio legò il cavallo davanti alla porta e se ne andó.
Quella donna aveva due figlie malate ed il medico le aveva detto che per guarirle dovevano mangiare bene. Ma la poveretta non possedeva nulla e non sapeva come fare.
Passò un giorno, ne passarono due ma il vecchio non veniva a prendersi il cavallo.
La donna allora lo fece uccidere e fece mangiare i figli.
Quando il vecchio tornò e sentì che gli avevano ucciso il cavallo incominciò a dire:
-O dammi il mio cavallo o dammi le tue bambine-.
La donna fu costretta a dargli le due figlie.
Il vecchio le mise in un sacchetto e andò da un'altra donna e le disse:
-Lascialo qui- rispose la donna.
Dopo un po' le bambine cominciarono a piangere. Appena le sentì, le fece uscire dal sacchetto e le nascose in un cestone, mettendo nel sacchetto vuoto un cucumo con delle crepe ed un cane.
Al suo ritorno, il vecchio trovò il sacchetto come lui lo aveva lasciato. Lo prese, se lo mise sulle spalle e andò via. Lungo la strada si sentì tutto bagnato; pensò che le due bambine avessero fatto la pipì.
Tra sè e sè disse:
-Sul ponte faremo i conti con voi! Sul ponte faremo i conti con voi!-
Giunto al ponte, il vecchio buttò a terra il sacchetto dal quale uscì il cane che con un morso gli scippò il naso.
Allora il vecchio cominciò a gridare:
-Tie' quà, ciù ciù, pane e cacio e dammi il mio naso! Tie' quà, ciù ciù, pane e cacio e dammi il mio naso!-.
Ciao! La favola del cece me la raccontava anche mia nonna quando ero piccolo e tutt'ora le chiedo di raccontarla, mi piaceva la storia e come me la narrava con il suo smaccato accento pugliese! Grazie di averla postata :D
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