Lo scorso fine settimana sono stata a Firenze, avevo proprio bisogno di staccare dagli obblighi di tutti i tipi e di godermi interminabili passeggiate per le strade di una città che non fosse la mia.
Abbiamo prenotato un carinissimo alberghetto appena fuori dal centro e per ben tre giorni ci siamo piacevolmente affidati al trasporto cittadino, lasciando a casa anche la macchina e preferendo ad essa il treno, risparmiandoci stress e code inutili.
Ma torniamo a Firenze, inutile dire che il mio obiettivo numero uno era trovare posti buoni dove mangiare piatti tipici della cucina fiorentina, ma mi sono lasciata guidare anche tra le innumerevoli chiese, le botteghe storiche, tra cui speziali e farmacie, i corsi pieni di negozi moderni, le piccole vie medievali, i mercati e i palazzi storici. Considerando che moltissime cose sono a pagamento, abbiamo dovuto fare una scelta e visitarne solo alcune, ma tante hanno davvero meritato.
Abbiamo scoperto una città ricca di profumi e di sapori, dai molteplici colori e piena di suoni e di vita.
I turisti, più che i fiorentini, popolano le strade rumorose del centro storico, si siedono sui marciapiedi, sugli scalini, sui muretti, sui prati, affollano i vicoli, i locali e si lasciano sedurre dalla musica dei suonatori di strada.
Noi tendenzialmente non siamo troppo amanti delle gradi città, alle quali preferiamo di gran lunga i piccoli borghi sperduti nelle campagne, ma stavolta anche io mi son lasciata sedurre da questa città e soprattutto, e non mi smentisco, dal suo cibo.
Con nostra grande fortuna, dopo una mezza delusione (o chiamatela come meglio preferite) presa la sera prima, ci siamo imbattuti nella Trattoria 4 leoni in piazza della Passera dove ho mangiato questi pici meravigliosi.
Abbiamo prenotato un carinissimo alberghetto appena fuori dal centro e per ben tre giorni ci siamo piacevolmente affidati al trasporto cittadino, lasciando a casa anche la macchina e preferendo ad essa il treno, risparmiandoci stress e code inutili.
Ma torniamo a Firenze, inutile dire che il mio obiettivo numero uno era trovare posti buoni dove mangiare piatti tipici della cucina fiorentina, ma mi sono lasciata guidare anche tra le innumerevoli chiese, le botteghe storiche, tra cui speziali e farmacie, i corsi pieni di negozi moderni, le piccole vie medievali, i mercati e i palazzi storici. Considerando che moltissime cose sono a pagamento, abbiamo dovuto fare una scelta e visitarne solo alcune, ma tante hanno davvero meritato.
Abbiamo scoperto una città ricca di profumi e di sapori, dai molteplici colori e piena di suoni e di vita.
I turisti, più che i fiorentini, popolano le strade rumorose del centro storico, si siedono sui marciapiedi, sugli scalini, sui muretti, sui prati, affollano i vicoli, i locali e si lasciano sedurre dalla musica dei suonatori di strada.
Noi tendenzialmente non siamo troppo amanti delle gradi città, alle quali preferiamo di gran lunga i piccoli borghi sperduti nelle campagne, ma stavolta anche io mi son lasciata sedurre da questa città e soprattutto, e non mi smentisco, dal suo cibo.
Con nostra grande fortuna, dopo una mezza delusione (o chiamatela come meglio preferite) presa la sera prima, ci siamo imbattuti nella Trattoria 4 leoni in piazza della Passera dove ho mangiato questi pici meravigliosi.
300 g di pici
300 g di salsiccia di maiale
semi di finocchietto selvatico
grani di pepe nero
1 spicchio d'aglio
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale
Far soffriggere l'aglio in una padella con 2/3 cucchiai di olio evo. Aggiungere la salsiccia privata del budello e sbriciolata e far cuocere per una decina di minuti. Aggiungere i semi di finocchietto selvatico e i grani di pepe in abbondanza e salare.
Nel frattempo far cuocere i pici per una ventina di minuti in abbondante acqua salata, scolarli tenendo un po' di acqua di cottura e aggiungerli al condimento. Far saltare in padella un paio di minuti a fuoco vivo.
Far soffriggere l'aglio in una padella con 2/3 cucchiai di olio evo. Aggiungere la salsiccia privata del budello e sbriciolata e far cuocere per una decina di minuti. Aggiungere i semi di finocchietto selvatico e i grani di pepe in abbondanza e salare.
Nel frattempo far cuocere i pici per una ventina di minuti in abbondante acqua salata, scolarli tenendo un po' di acqua di cottura e aggiungerli al condimento. Far saltare in padella un paio di minuti a fuoco vivo.
COme non innamorarsi di Firenze.....
RispondiEliminae che goduria questo piatto!!!!
Caspita Kika che cosa mi hai ricordato, i pici! Prima o poi ci provo a farli io, mia mamma ogni tanto li faceva quando era in forma :-D
RispondiEliminaBaci e buona domenica!
Ciao :-)
RispondiEliminaChe bello leggere che sei stata nella mia città adesso che non ci abito più ......vivo a Bilbao nei Paesi Baschi! Certo trovare un posto dove mangiare bene in centro non è facile perché è tutto molto turistico.se ti capitasse di ritornare ti consiglio la zona di S.Ambrogio con tanti ristorantini interessanti ;-)
Complimenti per i pici sono goduriosi!
Ilaria