In questi giorni sono stata colta da ansia vera, mi son decisa finalmente a preparare le colombe e siccome il mio piccolo Alfie mi stava dando davvero tante soddisfazioni, ho pensato che fosse arrivato il momento di fare il grande passo, complice un'intera settimana di vacanza.
Ho iniziato giovedì mattina con gli pseudo rinfreschi per rafforzare il piccolino e poi ho impastato il resto seguendo la ricetta delle Simili che, a detta di tutti, è infallibile.
Vi risparmio la cronaca delle levatacce notturne per vedere il livello della lievitazione e di tutti i sintomi ansiosi che hanno portato a questo autentico splendore e vi dico solo che mentre le colombe erano in forno e crescevano a dismisura io ero gattoni davanti allo sportello che ogni 2 minuti mi giravo verso Filippo e dicevo "guardaaaaaaaaaaaaaaa".
Scene comiche famigliari si sono verificate poi nel momento dell'infilzo delle colombe per farle raffreddare capovolte, una è stata messa anche nel bidet perché l'avevamo infilzata a croce e sulle spalliere delle sedie non si reggeva ahahha.
Ho solo avuto un piccolo problemuccio con una delle 3 colombe, che nel girarsi ha deciso di non trattenere con le unghie e con i denti la sua glassa, ma di farla precipitare sul pavimento (per fortuna pulito). La mia disperazione è stata tale che mi sono improvvisata restauratrice per rimettere tutto al proprio posto, lei se l'è un po' presa e si è accorta di aver fatto una cazzata e il trauma della perdita l'ha segnata talmente tanto da provocarle una presincope.
Ma non disperiamoci, la colomba era buonissima e aveva un fantastico profumo d'arancia candita.
Ma non disperiamoci, la colomba era buonissima e aveva un fantastico profumo d'arancia candita.
1 kg di farina Manitoba
300 g di latte
250 g di lievito liquido superattivo
225 g di burro morbido
225 g di zucchero
4 tuorli
2 uova
Secondo impasto:
300 g di scorza d'arancia candita
60 g di burro
30 g di mandorle tostate
50 g di zucchero a velo
8 g di sale
2 tuorli
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
Per la glassa:
130 g di zucchero
75 g di mandorle
50 g di albume
Per guarnire:
40 g di mandorle non pelate
2 cucchiai di granella di zucchero
Preparare per prima cosa i canditi facendo bollire le bucce d'arancia per 3 volte, cambiando l'acqua di volta in volta e mettendo infine 200 g di acqua e 100 g di zucchero e cuocere fino a a completo assorbimento. Mettere su un foglio di carta da forno e far asciugare.
A questo punto iniziare con gli pseudo-rinfreschi del lievito liquido (io ne ho fatto un po' di più perché dovevo fare anche il pane, voi fate gli pseudo-rinfreschi dimezzando le dosi, del 2° e 3° rinfresco e regolandovi poi di conseguenza con i tempi di lievitazione).
ore 8.00, primo rinfresco:
50 g di lievito liquido
50 g di farina Manitoba
50 g di acqua
mescolare velocemente e lasciar lievitare fino al raddoppio (Alfie non era molto in forma, ci ha messo quasi 6 ore)
ore 14.00, secondo rinfresco:
tutto il lievito del primo rinfresco
50 g di farina Manitoba
50 g di acqua
mescolare velocemente e lasciar lievitare fino al raddoppio
ore 17.30, terzo rinfresco:
tutto il lievito del secondo rinfresco
50 g di farina Manitoba
50 g di acqua
mescolare velocemente e lasciar lievitare fino al raddoppio
A questo punto avrete ottenuto il lievito super attivo e potrete iniziare con il primo impasto.
Mettere il lievito e il latte tiepido nell'impastatrice ed impastare velocemente, aggiungere tutti gli altri ingredienti e continuare a lavorare per una decina di minuti o comunque fino ad incordatura, l'impasto si presenterà molto lucido e "filante". Trasferirlo in una ciotola imburrata e lasciar lievitare avvolto da una coperta calda fino al raddoppio (più o meno 12 ore).
Procedere a questo punto con il secondo impasto, tritando le mandorle tostate e le scorze d'arancia candite, aggiungendole al primo impasto, con i tuorli, il sale, l'estratto di vaniglia e il burro ammorbidito. Impastare per una decina di minuti a velocità sostenuta (se l'impastatrice dovesse far fatica, dividere l'impasto in 2) e far riposare per mezzora prima di pesare e suddividere l'impasto negli stampi.
Lasciar lievitare fino al raddoppio (circa 9 ore) al caldo.
A questo punto preparare la glassa mescolando le mandorle tritate, gli albumi e lo zucchero con un cucchiaio di legno e spalmarla delicatamente sulle colombe, non trascurando i bordi.
Guarnire infine con qualche mandorla intera e la granella di zucchero e infornare per 30/35 minuti a 180°/190° (fare la prova stecchino, se esce asciutto, la colomba è cotta).
Seguendo il consiglio di Paola ho infilzato e capovolto le colombe appena sfornate con degli aghi da maglia per evitare che collassassero (di una sapete la triste fine :-P) e le ho poi conservate negli appositi sacchetti di plastica che mi hanno venduto con gli stampi.
Vogliamo parlare dell'ansia del taglio?
Per fortuna la colomba è cresciuta bene, si vede dalla bellissima alveolatura e se proprio devo fare un appunto, avrei cotto un filino di più le due colombe più grosse (giusto un paio di minuti), quella che ha subito la perdita della sua glassa ed è leggermente collassata era un filino indietro, ma non so se dipende dalla sincope o dal fatto che doveva restare in forno un po' di più.
Domani vi farò rapporto sulla colomba sana!
Con questa ricetta partecipo al contest di Terry del blog Fornelli profumati, "La Pasqua a tavola"
A questo punto iniziare con gli pseudo-rinfreschi del lievito liquido (io ne ho fatto un po' di più perché dovevo fare anche il pane, voi fate gli pseudo-rinfreschi dimezzando le dosi, del 2° e 3° rinfresco e regolandovi poi di conseguenza con i tempi di lievitazione).
ore 8.00, primo rinfresco:
50 g di lievito liquido
50 g di farina Manitoba
50 g di acqua
mescolare velocemente e lasciar lievitare fino al raddoppio (Alfie non era molto in forma, ci ha messo quasi 6 ore)
ore 14.00, secondo rinfresco:
tutto il lievito del primo rinfresco
50 g di farina Manitoba
50 g di acqua
mescolare velocemente e lasciar lievitare fino al raddoppio
ore 17.30, terzo rinfresco:
tutto il lievito del secondo rinfresco
50 g di farina Manitoba
50 g di acqua
mescolare velocemente e lasciar lievitare fino al raddoppio
A questo punto avrete ottenuto il lievito super attivo e potrete iniziare con il primo impasto.
Mettere il lievito e il latte tiepido nell'impastatrice ed impastare velocemente, aggiungere tutti gli altri ingredienti e continuare a lavorare per una decina di minuti o comunque fino ad incordatura, l'impasto si presenterà molto lucido e "filante". Trasferirlo in una ciotola imburrata e lasciar lievitare avvolto da una coperta calda fino al raddoppio (più o meno 12 ore).
Procedere a questo punto con il secondo impasto, tritando le mandorle tostate e le scorze d'arancia candite, aggiungendole al primo impasto, con i tuorli, il sale, l'estratto di vaniglia e il burro ammorbidito. Impastare per una decina di minuti a velocità sostenuta (se l'impastatrice dovesse far fatica, dividere l'impasto in 2) e far riposare per mezzora prima di pesare e suddividere l'impasto negli stampi.
Lasciar lievitare fino al raddoppio (circa 9 ore) al caldo.
A questo punto preparare la glassa mescolando le mandorle tritate, gli albumi e lo zucchero con un cucchiaio di legno e spalmarla delicatamente sulle colombe, non trascurando i bordi.
Guarnire infine con qualche mandorla intera e la granella di zucchero e infornare per 30/35 minuti a 180°/190° (fare la prova stecchino, se esce asciutto, la colomba è cotta).
Seguendo il consiglio di Paola ho infilzato e capovolto le colombe appena sfornate con degli aghi da maglia per evitare che collassassero (di una sapete la triste fine :-P) e le ho poi conservate negli appositi sacchetti di plastica che mi hanno venduto con gli stampi.
Vogliamo parlare dell'ansia del taglio?
Per fortuna la colomba è cresciuta bene, si vede dalla bellissima alveolatura e se proprio devo fare un appunto, avrei cotto un filino di più le due colombe più grosse (giusto un paio di minuti), quella che ha subito la perdita della sua glassa ed è leggermente collassata era un filino indietro, ma non so se dipende dalla sincope o dal fatto che doveva restare in forno un po' di più.
Domani vi farò rapporto sulla colomba sana!
Con questa ricetta partecipo al contest di Terry del blog Fornelli profumati, "La Pasqua a tavola"
Caspita, che capolavoro!!!
RispondiEliminaMa è la conversione con licoli che ho fatto io, vero? Sono contenta che ti sia venuta così bene ;-)
Perché l'hai capovolta??? Non ce n'è motivo. E' alta quasi quanto un pan di spagna, e tu hai mai capovolto un pan di spagna???
Quel lavoro si fa al panettone perché è altissimo.
Noi di Quanti modi di fare e rifare. giovedì, abbiamo fatto la pizza o schiacciata di Pasqua e nessuno l'ha capovolta per farla raffreddare.
Ti potevi e si poteva (il panettone) evitare questo trauma.
Un abbraccio cara ed alla prossima tua fatica licolosa.
Buona Pasqua
correzione:
EliminaTi potevi e si poteva (il panettone) evitare questo trauma.
leggasi:
Ti potevi e si potevano (le colombe) evitare questo trauma.
grande Kikina.... e confermo che la colomba era buonissima!!!! Un bacione gioia!!!!
RispondiEliminaComplimenti, bel lavoro!! Grazie per aver partecipato al mio contest! Ciao Terry.
RispondiEliminaIo posso dire di averla assaggiata. Un micro-pezzettino strappato dalle mani ingorde dell'amico speciale, ma tanto è bastato per poter dire che era stupenda e scioglievole al palato.
RispondiEliminaNon credo che con Alfie JR potrò mai arrivare a fare nulla di simile, ma intanto la speranza resta accessa (diciamo un lumino di speranza!).