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San Martino, una valigia e un viaggio

Esattamente un anno fa ho preparato una valigia, ci avevo messo dentro tanti sogni, tante speranze e forse un pizzico di incoscienza. Non sono partita per il mio viaggio, non valeva la pena partire da sola.
Quella valigia è rimasta sotto il mio letto per un anno intero, la guardavo ogni tanto, spesso ho riflettuto sulle cose che vi avevo riposto e mai mi sono sentita di toglierne qualcuna, piuttosto mi son ritrovata ad aggiungerne fino quasi a non farla chiudere più. 
E' passato un anno esatto e la valigia adesso non è più a prendere polvere sotto al letto, ma è pronta per un viaggio meraviglioso, un viaggio condiviso con la persona giusta, di quelli che non si vorrebbe tornare più a casa, consapevoli che "casa" è ovunque si sia insieme.

In realtà adesso le valigie sotto al letto sono due, neanche a farlo apposta e inconsapevolmente abbiamo scelto l'11 novembre, giorno di San Martino, per iniziare il nostro viaggio ideale, ma per non farci mancare nulla ne abbiamo subito concretizzato l'idea, facendone uno anche reale. 
Una piacevolissima toccata e fuga nell'Alto e Basso Monferrato tra le vigne e il tartufo bianco di Ovada, le acque sulfuree di Acqui Terme e i mercatini di Casale Monferrato.

Siamo partiti nel pomeriggio, coccolati da un piacevole sole autunnale, di quelli che ti scaldano nonostante l'aria decisamente frizzante, il Forte di Gavi doveva essere la prima tappa, ma la strada interrotta ci ha costretto a guardarlo solo dal basso, siamo quindi andati subito ad Ovada,  cittadina rinomata per l'ottimo vino dolcetto, il profumatissimo tartufo bianco e l'affascinante centro storico caratterizzato da stretti carrugi e case dipinte. 
Per la prima volta abbiamo provato il tartufo bianco, quello vero (non oli aromatizzati o salsine industriali che ne ricordano solo l'odore), grattato fresco fresco sopra i taglierini al burro e alle uova al tegamino, il tutto ad un prezzo assolutamente popolare grazie alla cena organizzata dalla Pro Loco nelle Cantine del Palazzo Comunale in occasione della manifestazione "Ovada Vino e Tartufi".

La notte l'abbiamo passata in una struttura appena fuori città, il B&B Cascina CA' dil Fra, dove Graziella e Mauro ci hanno aperto le porte della loro casa di famiglia ristrutturata con cura e ottimo gusto, un luogo caldo e accogliente, circondato dai vigneti grazie ai quali producono un buonissimo dolcetto di Ovada. Ci hanno fatto sentire a casa, offrendoci non solo ospitalità, ma anche una piacevole compagnia e coccolandoci con morbide torte e gustose marmellate fatte in casa con i frutti dei loro alberi.

Il giorno dopo la nebbia ci ha accompagnati a tratti, la strada tra le vigne per raggiungere Acqui Terme si colorava di tinte sgargianti  che improvvisamente si trasformavano in pallidi ed offuscati contorni autunnali, un rassicurante preludio ai vapori della fontana in Piazza della Bollente, nel centro cittadino, dalla quale sgorga acqua sulfurea a 75 gradi. Prima di lasciare  Acqui Terme per Casale Monferrato, non potevamo perderci l'antico acquedotto romano  sulle rive del Bormida.

Casale Monferrato è stato un po' una delusione, mi aspettavo una città viva e ricca di cose da vedere, ma anche a detta dei suoi abitanti i punti di interesse sono ben pochi. Una coppia di autoctoni ha persino avuto difficoltà ad indicarci un ristorantino dove gustare piatti tipici senza aprire un mutuo, indirizzandoci infine allo stand gastronomico all'interno dell'immenso mercatino dell'antiquariato. Servivano gli agnolotti di Casale e polenta con stufato o gorgonzola, direi niente male. 
Il mercatino ci abbiamo messo quasi mezza giornata a giralo tutto, ma alla fine, nonostante l'esser riusciti ad non acquistare nulla, ne siamo rimasti molto soddisfatti. 
Non son riuscita nemmeno a comprare i famosissimi Krumiri, ma almeno son salita sulla Torre Civica, nonostante i miei muscoli mi maledicano ancora adesso, ma perlomeno la dieta ringrazia.

Ovviamente al rientro abbiamo trovato un sacco di traffico, le lunghe code e l'andatura a passo d'uomo hanno messo a dura prova i nostri nervi stanchi, ma questo non ci impedirà di prendere le nostre valigie e continuare questo meraviglioso viaggio.

Commenti

  1. Ciao Kika, il viaggio per ognuno di noi ha un significato diverso e a volte cambia nel tempo, ma il viaggio nella memoria e dentro di noi è sicuramente il più suggestivo se poi riusciamo a condividerlo con la persona che amiamo...beh allora è imperdibile!
    Un abbraccio, Alex

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  2. Ho letto con passione, sorrisi e occhi dolci e curiosi questo tuo post... mi rimane solo da augurarti un buon proseguimento di questo meravigliosos viaggio! Un bacio grande carissima

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  3. Che bello Kikina mia!!!! Sono contenta che ce l'avete fatta!
    Bellissime le foto....quella della foglia e' speciale!
    Un abbraccio gioia bella!

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  4. Oddio come sono emozionata per te <3
    Auguri kiketta :-)

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