La chiesa gremita di gente, i più fortunati seduti, i ritardatari in piedi, appoggiati lungo il muro della navata. Il silenzio, l'attesa... Sono entrati in fila nella loro divisa di ordinanza, accompagnati da un lungo e caloroso applauso, l'emozione di ognuno si respirava nell'aria. Il discorso introduttivo del Maestro segnato dalla commozione, in ricordo di chi ci ha creduto fino in fondo, ma non è riuscito ad esserci. Un'unione di voci nata per gioco, in montagna, intorno al tavolo di un'osteria. La passione di un gruppo di amici che è mutata nel tempo, con l'impegno, la costanza, la voglia di imparare e migliorare. Gli occhioni di una bimba che dal fondo della chiesa guarda orgogliosa il suo papà che intona il primo canto e guida un'armonia di voci conosciute. L'abbandono al sonno con Aldemagna al ciar de luna, come se riuscisse già a capirne il significato più profondo e poi gli applausi del pubblico presente, tanti app...