Finalmente una giornata di sole e io e Filippo ne abbiamo subito approfittato per fare una passeggiata con a piccola Irene sulla Martesana.
Sembra incredibile che a Milano ci siano ancora angoli dove non si senta il rumore del traffico, si passeggia per ore, si potrebbe addirittura arrivare al lago di Lecco (prima o poi metto la bimba sul seggiolino della bici e ci facciamo una bella gita) bisogna solo preoccuparsi di non cadere nel canale e di non pestare le cacche dei cani, eh si, perché le persone incivili non ci sono mica solo sulle strade trafficate!!!
Un pomeriggio di chiacchiere in bella compagnia, di racconti di viaggi passati e fantasie di viaggi futuri, di granite al caffè, di brioche col tuppo e di cannoli siciliani.
Un pomeriggio di prese di coscienza che qualcuno sta crescendo e in questa crescita inizia a fare delle scelte, nonostante di mesi ne abbia solo 10.
Un pomeriggio dedicato a chi di tempo ultimamente se ne dedica troppo poco, alla riscoperta di quel sapore tanto buono, che è nello stare insieme.
Ah come vorrei tornare a ieri pomeriggio, invece di stare qui a scrivere con un mal di gola pazzesco e una tosse che toglie il fiato.
Mi consolo solo con il ricordo della bontà di questo piatto, cucinato ai miei cuginetti preferiti la scorsa settimana.
Sembra incredibile che a Milano ci siano ancora angoli dove non si senta il rumore del traffico, si passeggia per ore, si potrebbe addirittura arrivare al lago di Lecco (prima o poi metto la bimba sul seggiolino della bici e ci facciamo una bella gita) bisogna solo preoccuparsi di non cadere nel canale e di non pestare le cacche dei cani, eh si, perché le persone incivili non ci sono mica solo sulle strade trafficate!!!
Un pomeriggio di chiacchiere in bella compagnia, di racconti di viaggi passati e fantasie di viaggi futuri, di granite al caffè, di brioche col tuppo e di cannoli siciliani.
Un pomeriggio di prese di coscienza che qualcuno sta crescendo e in questa crescita inizia a fare delle scelte, nonostante di mesi ne abbia solo 10.
Un pomeriggio dedicato a chi di tempo ultimamente se ne dedica troppo poco, alla riscoperta di quel sapore tanto buono, che è nello stare insieme.
Ah come vorrei tornare a ieri pomeriggio, invece di stare qui a scrivere con un mal di gola pazzesco e una tosse che toglie il fiato.
Mi consolo solo con il ricordo della bontà di questo piatto, cucinato ai miei cuginetti preferiti la scorsa settimana.
Ingredienti per 6 persone:
800 g di filetto di suino
2 arance
1 cipollotto
1/2 bicchiere di vino bianco secco
farina q.b.
olio evo
sale e pepe
farina q.b.
olio evo
sale e pepe
Tagliare il filetto di suino in medaglioni di circa 2 cm, infarinarli e farli rosolare da tutti i lati in una padella con dell'olio evo, in modo che la carne si sigilli e trattenga i succhi.
Una volta rosolata, togliere la carne emetterla in un piatto a riposare.
Pelare le arance con un pelapatate in modo da ottenere solo la parte arancione della scorza e tagliarla a julienne.
Nella stessa padella in cui si è rosolata la carne soffriggere il cipollotto tagliato a fette sottili e la scorza dell'arancia, aggiungere il succo delle 2 arance e sfumare con il vino, cuocendo fino a completa evaporazione.
Rimettere la carne nella padella e far insaporire per 5 minuti, aggiustando di sale e pepe.
Impiattare e cospargere i medaglioni con granella di pistacchi.
Una volta rosolata, togliere la carne emetterla in un piatto a riposare.
Pelare le arance con un pelapatate in modo da ottenere solo la parte arancione della scorza e tagliarla a julienne.
Nella stessa padella in cui si è rosolata la carne soffriggere il cipollotto tagliato a fette sottili e la scorza dell'arancia, aggiungere il succo delle 2 arance e sfumare con il vino, cuocendo fino a completa evaporazione.
Rimettere la carne nella padella e far insaporire per 5 minuti, aggiustando di sale e pepe.
Impiattare e cospargere i medaglioni con granella di pistacchi.
Squisito!!!
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