E così è arrivata anche la prima malattia infettiva.
E per fortuna che esattamente il giorno prima che mi
chiamassero dal nido perché la piccola aveva dei puntini sulla bocca, parlando
con un’amica, mi era uscita questa frase: “sono già 2 mesi di nido ed è rimasta
a casa solo 1 giorno!”
Appena l’ho detto mi sono morsicata la lingua, sapevo che la
sfiga era in agguato e già mi stava facendo l’occhiolino.
Venerdì mattina, sono entrata in ufficio alle 9, alle 9:30
iniziava la settimanale riunione dell’ufficio commerciale e quando guardo il
telefono, poco prima di entrare, trovo 1 chiamata della maestra e 3 di Filippo,
e 1 messaggio: “richiamami, è urgente”. A comporre il suo numero quasi mi
tremavano le mani, immaginando il peggio…
“Ha chiamato la maestra, Irene ha preso il virus!”
Respiro…
Il giorno prima avevano avvisato che c’era stato un caso di Bocca mani piedi e Irene ci è caduta in pieno, riadattandola ad una versione
del tutto personale, manco volesse essere pubblicata in qualche rivista medica.
La piccola si sta riprendendo dalla sua personalissima malattia infettiva
ribattezzata Bocca, braccia, mani, gambe, piedi e sedere.
E non contenta di averci fatto fare i salti mortali per
tutta la settimana (GRAZIE ZIA VITTORIA) per riuscire a non perdere troppe ore
di lavoro, ha deciso che anche il suo papà poteva partecipare al suo dolore e gli ha attaccato il virus.
Nonostante le mani e i piedi pieni di puntini, è riuscito ad apprezzare questa fantastica delizia proposta da Mari del blog Lasagnapazza per la 36° sfida dell'MT Challenge.
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta:
150 g di farina 00
50 ml di acqua
1 cucchiaio di olio evo
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
3 carciofi
2 branzini
1 scalogno
sale e pepe
olio evo
succo di un'arancia spremuta
zenzero fresco
mandorle a lamelle
Per la salsa:
150 g di succo d'arancia spremuta
150 g di vino bianco secco (io
Vermentino di Sardegna)
70 g burro
1 scalogno
1 foglia di salvia
zenzero fresco
Pulire
il pesce eliminando le interiora, sciacquare bene sotto l'acqua corrente e poi
sfilettare, tagliare i filetti a metà e poi in diagonale, ricavando dei petali
abbastanza sottili.
Metterli
in una ciotola con il succo di mezza arancia, delle fettine di zenzero fresco,
olio evo, sale e pepe, coprire con pellicola e lasciar riposare un paio d'ore
in frigorifero.
Mondare
i carciofi eliminando le foglie più esterne, parte del gambo e la parte
superiore con le spine.
Tagliare
a metà ed eliminare la barbetta interna e immergere i carciofi in acqua
acidulata.
Preparate
l’impasto per la sfoglia.
Scaldare
l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciare la farina in
un recipiente, aggiungere il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua
calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliere
l’impasto dal recipiente e cominciare a lavorarlo con le mani su una spianatoia
per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso
ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettere
l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da pellicola, per circa
mezzora. Nel frattempo accendere il forno e portarlo alla temperatura di
180°, modalità statica.
Riprendere
i carciofi, scolarli e tagliarli a fette sottili, anche i gambi.
Pulire
e affettare uno scalogno, metterlo in una padella con un giro d'olio e
aggiungere i carciofi, salare e far stufare una mezzora a fuoco lentissimo con
il coperchio.
Lasciar raffreddare.
Stendere
la sfoglia.
Prima
di cominciare a stendere la sfoglia mettere a bollire sul fuoco una pentola
abbastanza larga e che possa contenere comodamente lo strudel Disporre su una
spianatoia un tovagliolo o uno strofinaccio pulito di lino o di cotone bianco
(possibilmente lavato con sapone neutro e ben sciacquato) e infarinarlo.
Prendere l’impasto e cominciare ad appiattirlo con le mani sopra la tovaglia,
quindi tirarlo con il mattarello. Il risultato finale dovrebbe essere una
sfoglia più o meno quadrata di 25 centimetri per lato. (la mia era almeno di
40x40).
Disporre i
carciofi coprendo tutta la superficie della sfoglia, lasciando liberi circa
due centimetri lungo il bordo, aggiungere i petali di branzino ben scolati e le
mandorle a lamelle, precedentemente tostate in un padellino.
Cominciare a
sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno, se necessario aiutandosi con
il tovagliolo. Fare un paio di giri, quindi
ripiegare anche i due lembi esterni e continuare ad arrotolare fino alla fine.
Avvolgere il rotolo così ottenuto nel tovagliolo senza lasciare vuoti e
chiudere con uno spago da cucina i due lembi esterni.
Salare
l’acqua bollente e adagiarvi delicatamente lo strudel avvolto nel tovagliolo
facendo attenzione che non tocchi troppo il fondo della pentola. Far sobbollire
per 30 minuti, quindi togliere lo strudel dall'acqua e rimuovere il tovagliolo.
Preparare
la salsa al burro facendo ridurre il vino e la spremuta di arancia con la
salvia, lo scalogno e delle fettine di zenzero fresco, fino a che non abbia
raggiunto 1/3 della quantità iniziale. Filtrare la riduzione di vino e
montarla al burro, aggiungendo il burro ammorbidito a pezzettini
mescolando di continuo a fuoco bassissimo fino a quando non sarà cremosa.
Tagliare
il rotolo a fette spesse circa uno o due centimetri, leggermente oblique e
disporle su uno specchio di salsa, decorando con zeste d'arancia e pepe a
piacere.
Note:
- vista la lunghezza del mio strudel (almeno 45 cm), per cuocerlo ho usato una teglia di alluminio messa a scaldare su una piastra di ghisa, di pentole extra lunghe non ne avevo.
- la pasta dello strudel salato dovrebbe essere più spessa, ma nonostante l'abbia tirata come quella per lo strudel dolce, penso che il mio strudel ci abbia guadagnato, l'equilibrio di tutti gli elementi era assolutamente perfetto.
- la salsa leggermente acidula si sposa benissimo con il dolce del ripieno dello strudel
Con questa ricetta partecipo all'MTC di febbraio
- la salsa leggermente acidula si sposa benissimo con il dolce del ripieno dello strudel
Con questa ricetta partecipo all'MTC di febbraio
Povera piccola… ma vedi il papà che è stato bravo??? Così la piccola non è stata sola nel suo dolore! Vi abbraccio tutti <3
RispondiEliminaOh accipicchia, povera piccolina....Pero' nonostante le difficolta' vedo che non ti sei persa d'animo, anzi!!!...proprio vero che gli artisti hanno bisogno della sofferenza per creare meraviglie...;)
RispondiEliminaCara Chiara, il tuo strudel è un'armonia dall'equilibrio perfetto di sapori e profumi. Io sono un'amante del pesce e quindi questa tua versione al branzino mi piace moltissimo. E mi piace anche l'abbinamento con i carciofi che con il pesce trovo perfetti. Ma la tua ricetta non è solo questo ma molto altro. E' la marinatura dei filetti di pesce nell'arancia aromatizzata allo zenzero, l'idea delle mandorle a lamelle nel ripieno, quella salsa al burro con l'arancia così profumata e che richiama i sapori della marinata del pesce. Bellissima anche la presentazione, molto colorata ed elegante. Bravissima!
RispondiEliminaGrazie mille per la tua proposta.
Mari
Certo che una versione così personale di una malattia esantematica non l'ho mai vista!
RispondiEliminaPovera la piccola, ma povero anche il papà.
A te invece i complimenti per questo strudel che , proprio per la sua pasta così sottile, mi attira moltissimo, per non parlare del ripieno e di quella salsa di accompagnamento.
Un abbraccio e un bacino alla piccola <3
oh povera la piccola!! dai.. su, forti e cariche sempre!
RispondiEliminacomplimenti per questo strudel.. un ripieno davvero raffinato, buonissimo..
brava
Complimenti per lo strudel e .....buona guarigione ai malati i di puntini, ciao Flavia
RispondiEliminaOh povero Filippo!!! Cominciate ad abituarvi: i cuccioli sono gli untori migliori!
RispondiEliminaPenso che il tuo strudel sarà la migliore medicina per il tuo maritino.
Brava Chiara e un bacio ai tuoi infetti!
Nora
Chiara, che sfortuna! e poi confesso, spesso i papà quando si ammalano sono assai peggio dei bimbi ;-) In compenso grazie per questo strudel di pesce, ottimo, con la nota croccante che mi piace e la salsa aromatica e colorata! Bacini alla piccola e un in bocca al lupo al marito!
RispondiEliminaAuguri ai due appestati… :-)
RispondiEliminain quanto allo strudel salato, mi incuriosisce moltissimo! e questa tua versione molto particolare, ancora di più'!
Cavolo....cosa mi sono persa!
RispondiEliminaBrava Kikina, ha un aspetto meraviglioso! Dai un bacione a Irene che ormai sara' guarita!!!!
E anche Filippo mi auguro!
Uno stritolo a te!
smack
mi spiace per il virus, ma li hai coccolati bene con questo strudel fantastico!!! la salsina è super
RispondiEliminamatrimonio di ingredienti perfetto per questo strudel!
RispondiEliminaveloce guarigione alla piccola!
ciao
per la serie "non ci facciamo mancare niente" e pure in tridimensione, vedo.Non posso neanche dirti la frase di rito del "meglio ora che poi" (quella che, ai tempi in cui veniva rivolta a me, provocava un istantaneo invito a farsi giri in paesi lontani, e pure per un bel po'), perchè ti sei goduta pure il "poi", con filippo. Però, senti: finchè resiste la mamma, nessun problema. A maggior ragione se poi è ispirata come in questa occasione, visto che lo strucolo che hai preparato è un capolavoro di eleganza, di raffinatezza, di equilibrio e pure di tecnica. Fai conto cosa cucinerai, quando ti toccherà la varicella ;-P
RispondiEliminabravissima!
Complimenti per aver fatto la ricetta nonostante il virus della piccola. Brava!
RispondiEliminaSono dona sale e peppe, anzi solo sale e col cuore di carciofo... sai che effetto mi fa questo strucolo? Acquolina in bocca è dir poco!
RispondiEliminaPiù immagino i sapori più stupendi li trovo...
besos
(ho paura di andare a vedere l'altro...)