La scorsa
settimana stavo guardando delle storie su Instagram e, come ogni volta mi sono
soffermata ad ammirare una bellissima foto di Chiara. Dei meravigliosi ravioli
dalla forma perfetta.
Complice l'influenza di Irene e l'impossibilità di andare da qualsiasi parte,
ho deciso che li avrei fatti anche io e che sarebbe stato il nostro pranzo
della domenica.
Era tantissimo tempo che non facevo i ravioli: quel non so che di terapeutico
che c'è nel prendersi del tempo, impastare la farina con le uova, stendere la
pasta e poi farcirla con un buon ripieno.
Ho provato a dare ai ravioli la stessa forma che aveva scelto Chiara, molto
bella e particolare; dopo circa una quarantina di pezzi ci ho preso la mano e
gli ultimi 15 sono venuti proprio carini, ovviamente sono gli unici di cui
vedrete le foto.
Ricetta di Chiara Pallotti di Pupille Gustative tratta dal suo bellissimo libro "Di che pasta sono fatta" edito da Guido Tommasi Editore con foto di Silvia Luppi che mi ha guidato con lo spirito in questa prova ostica e stimolante allo stesso tempo.
Per 4 persone (55 ravioli)
Per la pasta:
300 g di farina 00
3 uova
Per il ripieno:
270 g di salsiccia luganega
80 g di mela (1/2)
15 ml di Marsala
1 noce di burro
1 rametto di timo
50 g di parmigiano
50 g di pane a mollato nel latte
1/4 di cucchiaino di noce moscata
1/4 di cucchiaino di cannella
sale
pepe
Per condire:
100 g di burro
2 rametti di rosmarino
40 g di nocciole tostate e tritate grossolanamente
Su una
spianatoia mettete a fontana la farina, fate un buco al centro e versate le
uova all'interno. Sbattetele con una forchetta ed iniziate ad incorporare piano
piano la farina, Impastate fino a quando non otterrete un impasto liscio e
morbido. Avvolgete in pellicola trasparente e fate riposare per almeno 30
minuti.
Nel frattempo, tagliate la mela a piccoli tocchetti e fatela rosolare in una
noce di burro con un rametto di timo, sfumate con il marsala e fate evaporare.
Una volta morbida, spegnete e mettete da parte.
In una ciotola, unite la salsiccia cruda sbriciolata, il formaggio grattugiato,
il pane precedentemente ammollato nel latte e strizzato, le mele, le spezie.
Salate e pepate e amalgamate bene.
Stendete la pasta in larghe strisce abbastanza sottili, io ho steso fino al
penultimo grado della macchina.
Prendete un cucchiaino di impasto e fatene una pallina, poi posizionatela su un
lato della striscia di pasta. Fate una fila di palline distanziandole di 3-4 cm
l'una dall'altra, poi ripiegate la pasta a coprire le palline facendola aderire
bene all'impasto eliminando eventuali bolle d'aria. Con un coppapasta a cerchio
di 3 cm coppate senza far troppa pressione il ripieno, poi con un coppapasta da
5 cm tagliate il raviolo. Unite infine i lembi ai due lati opposti,
incollandoli tra loro e riponete su una spianatoia infarinata.
Procedete fino alla fine dell'impasto, con queste dosi dovrebbero venire circa
55 ravioli. Se dovesse avanzare della pasta fatene delle tagliatelle o dei
maltagliati.
Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata, una volta cotti, scolateli e
tuffateli in una padella dove avrete fatto fondere del burro con il rosmarino.
Amalgamate bene ed impiattate.
Decorate il piatto con una grattata di noce moscata, una grattugiata di
formaggio e un trito di nocciole.
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