Questo povero blog è stato quasi abbandonato, mi mancano le energie per mettermi al computer e metter giù dei pensieri, sistemare le foto, dedicarci il giusto tempo.
Questa è una ricetta preparata per la cena della Vigilia di Natale e adesso che l'Epifania tutte le feste si è portata via e soprattutto, oltre a portarsi via le feste, ha anche accompagnato la piccolina al nido, riesco a sedermi qui davanti e a rendervi partecipi di questa autentica delizia.
Quest'anno ho deciso che gli antipasti delle feste avrebbero contemplato ben 2 paté, uno di pesce, per la cena e uno di carne, per il pranzo.
E' da un anno che L'ora del paté giace quasi indisturbato nella piccola libreria sulla mensola della cucina, quindi finalmente mi sono decisa a prenderlo in mano e sfogliarlo. Mi sono persa, ho passato quasi un'ora a rileggere ricette, trucchetti per fare salse e gelatine e nella mia testa cominciavo ad associare sapori e profumi.
Ho scelto la ricetta di Cristina del blog Poveri ma belli e buoni perché la trovo meravigliosa, anche se ho deciso di utilizzare gli ingredienti che avevo in casa, facendo qualche piccola modifica.
Purtroppo mi sono accorta solo dopo averlo utilizzato, che quello che avevo dato per scontato essere finocchietto selvatico, in realtà era aneto e in profumo e sapore la ricetta ci ha sicuramente smenato, essendo l'aneto molto più forte e incisivo del romantico finocchietto.
Il paté è stato comunque apprezzato, ma io lo farò sicuramente quest'estate con del fantastico finocchietto profumato.
Ricetta tratta dal libro L'ora del paté edito da Sagep Editori
Ingredienti:
Per il paté:
400 g acciughe fresche pulite e deliscate
1/2 carota
1/3 costola di sedano
1 scalogno piccolo
1 foglia di alloro
3-4 pomodoro secchi
3 acciughe sott'olio
30 g di marsala secco
3 acciughe sott'olio
30 g di marsala secco
un ciuffetto di finocchietto selvatico (io aneto :-|)
100 g di robiola
20 g di pistacchi sgusciati
Per la gelatina:
120 g di acqua
80 g di succo di mandarino appena spremuto
1 cucchiaio di zucchero
15 g di brandy
5 g di gelatina in fogli
20 g di pistacchi sgusciati
Per la gelatina:
120 g di acqua
80 g di succo di mandarino appena spremuto
1 cucchiaio di zucchero
15 g di brandy
5 g di gelatina in fogli
Innanzitutto preparare la gelatina, ammollando la colla di pesce nell'acqua e succo di mandarino, unire il brandy e lo zucchero e portare a bollore, lasciando sobbollire per 2-3 minuti. Versare il liquido in uno stampo ricoperto di pellicola trasparente in modo da ottenere uno strato di 1-2 cm. Lasciar raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero.
A questo punto iniziare con la preparazione del paté.
Rosolare il trito di scalogno, carota e sedano con olio evo e una foglia di alloro, sciogliere le acciughine sott'olio, e aggiungere i pomodori secchi rinvenuti in acqua calda e tagliati a fettine fini, l'aneto e cuocere per qualche minuto. Aggiungere le acciughe, precedentemente deliscate e lavate, e sfumare con il marsala, facendo asciugare bene il fondo di cottura a fuoco vivace per 6-7 minuti.
Far raffreddare e poi frullare il tutto, unire la robiola e i pistacchi tritati, regolare di sale e pepe e ho versare il composto nello stampo in cui si è rappresa la gelatina e far raffreddare in frigorifero per qualche ora prima di servire.
Far raffreddare e poi frullare il tutto, unire la robiola e i pistacchi tritati, regolare di sale e pepe e ho versare il composto nello stampo in cui si è rappresa la gelatina e far raffreddare in frigorifero per qualche ora prima di servire.
ma grazie, non mi avevi detto nulla!
RispondiEliminasono contenta che ti sia piaciuto. effettivamente l'aneto è molto forte ma dosato in misura minore va benissimo.
anche la variante al mandarino non è affatto male, anzi ti dirò...più particolare della solita arancia :-)
wow!!