Dopo un lungo viaggio per il Mediterraneo la nave stava per rientrare a
Barcellona.
Lo stretto di Gibilterra, le coste del nord
Africa, la Siria, la Turchia e la Grecia ormai erano solo un lontano
ricordo.
La tappa siciliana di Marsala aveva ridato
entusiasmo ai membri dell'equipaggio, il clima che si respirava nell'aria era
sicuramente meno teso che nei paesi appena lasciati alle spalle.
Il bel sole caldo aveva finalmente permesso ai
marinai di scendere dalla nave e di fare una passeggiata in tranquillità tra i
vicoli della città marinara, l'aria era pregna dell'odore del cibo di strada e
degli agrumi, le vista delle belle donne siciliane poi era quasi inebriante, ma
il tempo era poco e presto era giunta l'ora di riprendere il largo, in
direzione Genova.
Una tappa breve, giusto per fare gli ultimi
rifornimenti prima di tornare a casa, solo il tempo di correre in via Prè,
nelle botteghe storiche della città e poi di nuovo in mare.
A Ramon erano state date istruzioni precise dal
capo cuoco, doveva comprare basilico, pinoli, parmigiano e pecorino, del buon
olio extravergine ligure e anche una bella scorta di trenette.
Appena aperta la porta della piccola bottega
Ramon era stato invaso da un profumo di basilico meraviglioso, dietro il banco
campeggiava una giunonica signora con la cuffia in testa e il grembiule appena
stirato, dietro di lei le pareti erano coperte da cassette piene di piante
di basilico con foglioline piccole piccole, le prime. le migliori.
La signora Rosetta aveva capito subito che
Ramon non era del posto e quindi gli chiese solamente per quante persone andava
preparata la cena e poi ci pensò lei a mettere tutti gli ingredienti in giuste
quantità nelle buste.
Gli consigliò vivamente di comprare anche i
fagiolini e le patate, non serviva altro per preparare una cena perfetta.
E quindi via di corsa con i sacchetti profumati tra le mani.
Una volta salito sulla nave però il garzone si accorse subito di
non aver preso un ingrediente importante, eppure il capo cuoco si era tanto
raccomandato eppure lui se ne era completamente dimenticato.
Non restava che utilizzare quello che offriva la cambusa, i
fideus però questa volta avrebbero avuto un sapore del tutto nuovo.
Ingredienti per 4 persone:
Per il brodo:
2,5 l d'acqua
2 coste di sedano
1 patata
1 carota
1 cipolla
sale grosso q.b.
Per la pasta:
400 g di spaghetti integrali
2 patate
400 g di fagiolini
olio evo
Per il pesto:
trenta foglie di basilico
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere di olio evo
6 cucchiai di parmigiano
2 cucchiai di pecorino
1 cucchiaio di pinoli
qualche grano di sale grosso
Innanzitutto preparare il brodo vegetale.
Lavare e pelare le verdure e metterle in una pentola con 2,5 litri di acqua fredda. Portare a bollore, aggiungere il sale grosso e far sobbollire per un paio d'ore. Aggiungere infine una crosta di parmigiano ben lavata e far insaporire 5 minuti.
Togliere le verdure, filtrare il brodo e tenere in caldo fino all'utilizzo.
Intanto che il brodo cuoce preparare il pesto (per prepararlo con tutti i crismi io ovviamente ho sbirciato qui).
Lavare il basilico e asciugarlo con carta da cucina.
Metterlo nel boccale del frullatore con il parmigiano, il pecorino, i pinoli, lo spicchio d'aglio e qualche grano di sale grosso e frullare ad intermittenza (per evitare che le lame scaldandosi facciano ossidare la salsa) aggiungendo l'olio a filo.
Coprire bene e mettere da parte.
Mondare i fagiolini e privarli delle estremità, sbucciare le patate e tagliarle a piccoli tocchetti.
Far bollire i fagiolini in abbondante acqua leggermente salata e a metà cottura aggiungere anche i tocchetti di patate. Scolare ancora al dente e tenere da parte.
A questo punto è possibile iniziare con la preparazione della pasta (Mai docet).
Spezzettare gli spaghetti e farli tostare in un giro di olio evo in modo omogeneo, aggiungere il brodo bollente fino a coprire la pasta e cuocere per 5 minuti a questo punto aggiungere le patate e i fagiolini e se necessario altro brodo e continuare la cottura.
Una volta assorbito tutto il liquido spegnere il fuoco, aggiungere il pesto e servire con una grattata di pepe nero.
ATTENZIONE: mangiarla con moderazione, può creare dipendenza!
Con questa ricetta partecipo all'MTC di marzo
Innanzitutto preparare il brodo vegetale.
Lavare e pelare le verdure e metterle in una pentola con 2,5 litri di acqua fredda. Portare a bollore, aggiungere il sale grosso e far sobbollire per un paio d'ore. Aggiungere infine una crosta di parmigiano ben lavata e far insaporire 5 minuti.
Togliere le verdure, filtrare il brodo e tenere in caldo fino all'utilizzo.
Intanto che il brodo cuoce preparare il pesto (per prepararlo con tutti i crismi io ovviamente ho sbirciato qui).
Lavare il basilico e asciugarlo con carta da cucina.
Metterlo nel boccale del frullatore con il parmigiano, il pecorino, i pinoli, lo spicchio d'aglio e qualche grano di sale grosso e frullare ad intermittenza (per evitare che le lame scaldandosi facciano ossidare la salsa) aggiungendo l'olio a filo.
Coprire bene e mettere da parte.
Mondare i fagiolini e privarli delle estremità, sbucciare le patate e tagliarle a piccoli tocchetti.
Far bollire i fagiolini in abbondante acqua leggermente salata e a metà cottura aggiungere anche i tocchetti di patate. Scolare ancora al dente e tenere da parte.
A questo punto è possibile iniziare con la preparazione della pasta (Mai docet).
Spezzettare gli spaghetti e farli tostare in un giro di olio evo in modo omogeneo, aggiungere il brodo bollente fino a coprire la pasta e cuocere per 5 minuti a questo punto aggiungere le patate e i fagiolini e se necessario altro brodo e continuare la cottura.
Una volta assorbito tutto il liquido spegnere il fuoco, aggiungere il pesto e servire con una grattata di pepe nero.
ATTENZIONE: mangiarla con moderazione, può creare dipendenza!
Con questa ricetta partecipo all'MTC di marzo
Mi è piaciuto molto l'utilizzo degli spaghetti integrali. Molto brava
RispondiElimina... non so se le Zeneisi saran d'accordo ... ma in via Prè *quel* Ramon non ci è andato per spender palanche in trenette... a me non me la conta giusta!!! ... spese le avrà comunque spese... ma non in trenette!
RispondiEliminaBella bellissima mi piaceeeeeeeeeeeeee!!!!
Nora
Ecco l'ultima frase è assolutamente verissima: crea dipendenza!!! :*
RispondiEliminaFantastica idea degli spaghetti integrali, una fideuà meravigliosa e profumatissima. Ora che arrivano i fagiolini freschi è una vera tentazione!
RispondiEliminabravissima!
... e io ci son cascata,come una pera cotta... pensa che in pausa pranzo sono andata al porto antico, a cercare un mercato rionale.. ma si può essere più scemi????? :-)
RispondiEliminaE comunque: l'avrei fatta così, IO, se avessi partecipato. E' la prima versione che mi è venuta in mente. Devo aggiungere altro- o basta così?
Te potessino :-)
Ale
ma simpaticissimo post!!!! bella versione, questa la segno , userò basilico Siciliano e olio pugliese, ma so che mi piacerà moltissimo, buon weekend Flavia
RispondiEliminaSei più che una donna con fantasia, sei più che una donna intelligente!
RispondiEliminaSei più!!!! (siete più...!)
Questa versione ha proprio l'anima del piatto povero, ma gustoso e rico di sapori e conoscenza riguardo a realizzazione e abbinamenti... mi piaceeeee!
E poi una storia peschereccia così come la tua, è proprio di chi sà mettersi nei pani degli altri, sei intuitiva come pochi! Ma come fai?
besos (dobles)
Ciao Chicca. Confermo sulla capacità di creare dipendenza della Fideuà. Qualsiasi versione io abbia visto tra quelle partecipanti, mi ha confermato quanto questo piatto sia versatile e assolutamente irresistibile.
RispondiEliminaLa tua versione poi mi piace immensamente, per i richiami territoriali, per i profumi di Genova ed il legame al mare. Complimenti davvero e tanti auguri di Buonissima Pasqua.
Pat
Anche io l'ho rifatta varie volte la dipendenza e' assicurata!Buonissima questa fideua'vegetariana
RispondiEliminaA presto