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Pici con salsiccia, carciofi e zafferano

La mia ultima esperienza con i pici ve l'avevo già raccontata in questo post, da quando sono finiti però non avevo mai pensato che avrei potuto farli da sola e invece guarda guarda che arriva la Patty che propone i pici per l'MTC di gennaio. 
Io la Patty già l'amavo, mi piace leggere il suo blog la mattina prima di andare al lavoro, ascoltare la canzone che sceglie per ogni sua ricetta, assaporare la genuinità dei suoi piatti (purtroppo solo virtualmente), adesso però posso dire che la amo tanto tanto di più di prima!
Nel mio blog ho già fatto ricette con i pici, cacio e pepe, con salsiccia e finocchietto selvatico, alla carbonara con bruscandoli, da quando li ho assaggiati per la prima volta in Val d'Orcia è stato amore vero e da quel momento la mia fedeltà è sempre stata incondizionata.
La Patty, l'Ale e la Dani però mi hanno messo un po' in difficoltà stavolta, eh si perché hanno richiesto una ricetta rustica, a km 0 e la mia testa non è più riuscita a pensare, sono entrata in loop sul cacio e pepe eppure volevo fare qualcosa di diverso, innanzitutto che non fosse già stato pubblicato sul mio blog e poi che fosse più legato al posto dove vivo e pensa... pensa... pensa..., ma vuoto che più vuoto non si può... e poi una piccola lucina.
Si, perché non si tratta di vera ispirazione, quella non l'ho ancora avuta, ma d'altronde abbiamo mangiato solo metà dell'impasto...


























Ingredienti per 4 persone:
Per i pici:
200 g di farina 00
100 g di farina di semola
3 cucchiai di olio evo
1 pizzico di sale 
acqua q.b.
Per il condimento:
200 g di salsiccia di maiale
2 carciofi
2 bustine di zafferano
1/2 bicchiere di vino bianco secco
4 foglie di salvia
olio evo
sale e pepe
parmigiano grattugiato

Per fare i pici ho seguito le istruzioni di Patty:
"Fate la fontana con le due farine miscelate. Versate l’olio, il pizzico di sale e cominciate a versare lentamente l’acqua, incorporando la farina con una forchetta. Attenzione al sale. Non esagerate perché questo indurisce la pasta.
Quando la pasta comincerà a stare insieme, cominciate ad impastare con energia utilizzando il palmo delle mani vicino ai polsi. Se necessario, aggiungete acqua o farina.
Piegate la pasta su se stessa come quando impastate la pasta all’uovo e non stirate mai troppo l’impasto per non sfibrarlo. 
“Massaggiate” con energia per almeno 10 minuti. Ricordatevi che la vostra “palla” di pasta è una cosa viva, dovete volerle bene.
Dovrete ottenere una pasta liscia, vellutata e abbastanza morbida.  
Fate riposare una mezzora avvolta nella pellicola.

Quando la pasta è pronta, tagliatene un pezzetto e fatene una pallina, quindi sulla spianatoia stendetela con il matterello ad uno spessore di 1 cm. Con un tagliapasta o un coltello affilato, tagliate tante striscioline larghe c.ca 1 cm e coprite il resto della pasta con la pellicola affinché non si secchi.
Cominciate a "filare" i pici, rollando la pasta con il palmo delle mani e contemporaneamente stirandola verso l'esterno. 
Quando si tirano pici molto lunghi, la tecnica è quella di tirarli da un lato tenendo l'altra estremità con il palmo e piano piano allungandoli fino ad esaurire la pasta. Una volta tirato il vostro picio, fatelo rotolare nella farina di semola o di fioretto affinché non si appiccichi agli altri. Una pasta morbida e riposata si tira con estrema facilità. 
Alcune Note importanti mentre preparate i vostri pici:
1. Non vi si chiede di tirare pici lunghissimi. Onestamente lo fanno in pochissimi e alla fine la lunghezza non influisce sul sapore. Quindi non vi preoccupate di questo.
2. Ricordate che la pasta cresce nella cottura. Il picio non deve essere troppo grosso altrimenti vi troverete con una pasta grossolana. La dimensione corretta è più o meno quella del bucatino.
3. Il picio non è perfetto! Non deve esserlo. 
La sua bellezza deriva da bozze, schiacciature, diametro irregolare. 
Insomma, si deve sentire la mano della donna che li ha tirati. Inoltre, se vi si rompono mentre li fate, pace! Avrete dei pici cortini. Si mangia tutto! Non state a preoccuparvi del loro aspetto. Il picio è un canto all'imperfezione! 
4. Ricordatevi di spolverare i vostri pici con farina di semola o fioretto una volta fatti. Smuoveteli ogni tanto nella farina per fargli asciugare e non appiccicarsi. E scuoteteli con delicatezza prima di immergerli in acqua.
5. Il picio è una pasta povera e di terra."

Per il condimento invece privare la salsiccia del suo budello, sgranarla e farla soffriggere in un giro di olio evo con qualche foglia di salvia. Sfumare con il vino bianco e far cuocere a fuoco vivo fino a completa evaporazione.
Nel frattempo pulire i carciofi, privandoli delle foglie più esterne e della barba, affettarli finemente e metterli qualche minuto in acqua e limone. Scolarli bene e aggiungerli alla salsiccia.
Aggiungere una bustina di zafferano e un paio di mestoli di acqua di cottura della pasta e continuare a cuocere fino a quando i carciofi non saranno morbidi. Aggiustare di sale.
Nel frattempo cuocere i pici in abbondante acqua salata, dove avremo sciolto la seconda bustina di zafferano, per 5 minuti, scolarli e aggiungerli al condimento, spadellando delicatamente.
Impiattare e spolverare con una grattata di pepe nero e abbondante parmigiano grattugiato.

Lo confesso, dato che fare outing negli ultimi tempi è di moda, a tirare i pici sono proprio impedita, non c'è stato verso di farlo sul tagliere, solo un paio mi hanno dato la soddisfazione di rotolare sotto le mie mani con agilità e leggerezza, gli altri avevano una morbosa tendenza ad appiattirsi e quindi li ho dovuti prendere in mano e farmi aiutare dalla forza di gravità.

Per le foto in sequenza stavolta mi sono affidata a Filippo e alla sua Nikon, quindi non me ne prendo il merito.


banner mtc gennaio 2013 Con questa ricetta partecipo all'MTC di gennaio



Commenti

  1. Kikina chettipossodì? Che mipotevi chiamare, ti aiutavo con le foto in cambio di un piattONE di pici tuoi!!!! Brava!
    Un bacione gioietta

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  2. FIAT: e luce fu!
    Direi che come lucina brilla assai!
    Hai ragione, è facile innamorarsi di questa pasta fresca, un po' come innamorarsi dei post di chi l'ha proposta. Di te sono già una fan da tempo e questa intuizione mi conferma che ho scelto bene.
    Nora

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  3. Numid'Olimpo!!! il profumo arriva diretto fin qui!! Meno male che non eri ispirata , perchè tremo al pensiero di ciò che capiterà quando lo sarai :-))
    Bravissima Chiara!!!!!

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  4. tre ingredienti che adoro per una ricetta degna dei tuoi bellissimi pici!
    bravissima!!
    un bacione
    Francy

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  5. boni, boni, boooniiii!
    Cara, e anche questa sperienza ci segnerà, come tutte le altre del MTC.. anche io avevo fatto ricette con i pici, quelle comperati, ma non è lo stesso.

    besitos!

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  6. Ciao Chiara, eccomi, scusa se non sono passata subito, sono giorni un po' del.... picio, mi verrebbe da dire, senza offesa per il picio. ma sai che anche la tua versione carciofosa è bellissima? Bacione a presto

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  7. Mi hai fatto ridere Chiara! Quando sei entrata nel loop del cacio e pepe ho pensato: mio Dio, allora non sono sola! Questo MTC è pazzesco, tira fuori lati di noi stesse che ci rendono così simili nelle nostre diversità. Ed è per questo che mi diverto un mondo con voi e in questo periodo (per grazia ricevuto...ma è davvero una grazia?), a leggere le vostre mirabolanti invenzioni. Ti basti sapere che carciofi è salsiccia è uno dei miei accoppiamenti preferiti, un po' come Mogol e Battisti se dobbiamo parlare in termini musicali. Hai presente che canzone è venuta fuori? Ci mettiamo un po' di zafferano, che è l'oro della voce di Mina, e si parte alla grande. Se forte Chiara. Grazie davvero per questa bellezza. Un abbraccione, Pat

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