Sabato sera siamo stati a cena con
due cari amici.
Ci hanno ospitato in una vecchia casa vacanze nei boschi non lontano da casa, in montagna. Cena all'aperto con cibi freschi e poco cucinati, solo qualche verdura grigliata al volo.
Appena arrivati siamo stati accolti da un oste davvero inaspettato; dimenticato o volontariamente abbandonato (non è dato sapersi) dagli ospiti che avevano appena lasciato la struttura, lo abbiamo accolto inizialmente con timore e poi con entusiasmo.
Un dolcissimo batuffolo bianco con un morbidissimo pelo tutto da accarezzare.
Cosa farne però di un così dolce animale? Lasciarlo lì avrebbe voluto significare darlo in pasto alle volpi, ma dove portarlo allora? Teo e Rossella vivono in appartamento e non avrebbero potuto accoglierlo e noi, che in teoria in montagna abbiamo un bel giardino, non avremmo potuto garantire costanza e presenza.
Mangiando una frolla con la Nutella e poi un piccolo cannoncino ripieno, ho avuto l'illuminazione: Alberto!
Il mio vicino di casa ha praticamente un piccolo zoo, ormai non riesco più a star dietro alla quantità e alla tipologia di animali che ha in giardino, ne percepisco solo lo starnazzare, il pigolare, il chiocciare, l'abbaiare, lo zigare e chissà quali altri versi di cui nemmeno conosco il nome. L'unica salvezza per il Bianconiglio sarebbe stata unirsi agli altri suoi simili presenti qui al Grumello amorevolmente accuditi e nutriti da Alberto e la sua famiglia. Poi averlo come vicino di casa non ci sarebbe dispiaciuto affatto.
Il cinema è stato convincerlo ad entrare in uno scatolone chiuderlo con il nastro adesivo e poi metterlo nel bagagliaio della macchina per poterlo trasportare. Ovviamente pioveva a dirotto e non ho avuto cuore di lasciarlo nel giardino sotto la pioggia battente senza un riparo così il povero coniglio è rimasto tutta la notte chiuso nello scatolone in casa. La mattina, appena mi sono svegliata, sono corsa in giardino e l'ho liberato lasciando libero di esplorare, di rifocillarsi e infine di unirsi ai suoi simili.
Dalla serata con Matteo Rossella non ci siamo portati via solo il coniglio ma anche altre cose che gli ospiti avevano lasciato lì come mele, arance, cipolle e un barattolo pieno di Nutella.
Questa torta è il frutto di quanto abbiamo portato a casa.
Ci hanno ospitato in una vecchia casa vacanze nei boschi non lontano da casa, in montagna. Cena all'aperto con cibi freschi e poco cucinati, solo qualche verdura grigliata al volo.
Appena arrivati siamo stati accolti da un oste davvero inaspettato; dimenticato o volontariamente abbandonato (non è dato sapersi) dagli ospiti che avevano appena lasciato la struttura, lo abbiamo accolto inizialmente con timore e poi con entusiasmo.
Un dolcissimo batuffolo bianco con un morbidissimo pelo tutto da accarezzare.
Cosa farne però di un così dolce animale? Lasciarlo lì avrebbe voluto significare darlo in pasto alle volpi, ma dove portarlo allora? Teo e Rossella vivono in appartamento e non avrebbero potuto accoglierlo e noi, che in teoria in montagna abbiamo un bel giardino, non avremmo potuto garantire costanza e presenza.
Mangiando una frolla con la Nutella e poi un piccolo cannoncino ripieno, ho avuto l'illuminazione: Alberto!
Il mio vicino di casa ha praticamente un piccolo zoo, ormai non riesco più a star dietro alla quantità e alla tipologia di animali che ha in giardino, ne percepisco solo lo starnazzare, il pigolare, il chiocciare, l'abbaiare, lo zigare e chissà quali altri versi di cui nemmeno conosco il nome. L'unica salvezza per il Bianconiglio sarebbe stata unirsi agli altri suoi simili presenti qui al Grumello amorevolmente accuditi e nutriti da Alberto e la sua famiglia. Poi averlo come vicino di casa non ci sarebbe dispiaciuto affatto.
Il cinema è stato convincerlo ad entrare in uno scatolone chiuderlo con il nastro adesivo e poi metterlo nel bagagliaio della macchina per poterlo trasportare. Ovviamente pioveva a dirotto e non ho avuto cuore di lasciarlo nel giardino sotto la pioggia battente senza un riparo così il povero coniglio è rimasto tutta la notte chiuso nello scatolone in casa. La mattina, appena mi sono svegliata, sono corsa in giardino e l'ho liberato lasciando libero di esplorare, di rifocillarsi e infine di unirsi ai suoi simili.
Dalla serata con Matteo Rossella non ci siamo portati via solo il coniglio ma anche altre cose che gli ospiti avevano lasciato lì come mele, arance, cipolle e un barattolo pieno di Nutella.
Questa torta è il frutto di quanto abbiamo portato a casa.
La
foto della fetta della torta è stata scattata utilizzando come sfondo l'anta di
un mobile che la mia vicina stava per buttare, Ho subito pensato che poteva
fare al caso mio e anche quella è stata salvata.
Per una tortiera da 20 cm di
diametro:
4 mele
succo di 1 arancia e 1/2 limone
150 g di zucchero
3 uova
100 g di olio di arachidi
300 g di farina
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Nutella a piacere
Preriscaldate il forno a 180° C.
Sbucciate e affettate finemente le mele in spicchi. Irroratele con il succo di limone e tenete da parte.
Montate con una frusta a mano o elettrica lo zucchero e le uova, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungete l'olio, e il succo di arancia e continuate a montare.
Unite la farina e il lievito setacciati e amalgamate il tutto con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare l'impasto aggiungete un pizzico di sale e le mele, tenendo da parte una decina di fette per la decorazione.
Rivestite con carta forno inumidita e strizzata uno stampo a cerniera da 20 cm di diametro e versatevi il composto livellando bene. A questo punto aggiungete qua e là un cucchiaino di Nutella e decorate con le fette di mela rimaste e una spolverata di zucchero semolato.
Infornate per 45/50 minuti.
4 mele
succo di 1 arancia e 1/2 limone
150 g di zucchero
3 uova
100 g di olio di arachidi
300 g di farina
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Nutella a piacere
Preriscaldate il forno a 180° C.
Sbucciate e affettate finemente le mele in spicchi. Irroratele con il succo di limone e tenete da parte.
Montate con una frusta a mano o elettrica lo zucchero e le uova, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungete l'olio, e il succo di arancia e continuate a montare.
Unite la farina e il lievito setacciati e amalgamate il tutto con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare l'impasto aggiungete un pizzico di sale e le mele, tenendo da parte una decina di fette per la decorazione.
Rivestite con carta forno inumidita e strizzata uno stampo a cerniera da 20 cm di diametro e versatevi il composto livellando bene. A questo punto aggiungete qua e là un cucchiaino di Nutella e decorate con le fette di mela rimaste e una spolverata di zucchero semolato.
Infornate per 45/50 minuti.
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