Dopo le superiori
e un paio d'anni in Germania a lavorare, sono stata inserita in un progetto
della Camera di commercio Italo-Germanica che prevedeva la formazione preso
un'azienda tedesca a Milano in alternanza a periodi di studio in una scuola a
Karlsruhe.
Così ho conosciuto Silvia, una piccoletta tutta pepe, amante del
turchese, delle piadine, della fotografia e di tutte le cose pazze e spericolate.
Abbiamo condiviso la stanza, i viaggi in pullman e in treno, la bicicletta, le ore sui banchi di scuola, le levatacce alle 6 e la buonanotte alle 9.
Ci siamo divertite in quei 2 anni, abbiamo fatto candele, sviluppato fotografie in camera oscura, passato serate in discoteca a ballare musica tecno, scorrazzato per la città in bicicletta io davanti e lei sul portapacchi, raccolto bicchieri sporchi e bottiglie di plastica per tutta la scuola per poi spendere i soldi racimolati (tutti in monetine da pochi centesimi) in una cena a base di carne da Maredo, si insomma, ne abbiamo fatte di tutti colori e adesso a scrivere mi vengono in mente e sorrido per quanto eravamo spensierate e serene.
Preso il diploma oltralpe ci siamo frequentate per un po', Parigi, Madrid, poi lei si è sposata, il mio ex è tornato in Sicilia e noi ci siamo perse di vista.
Poi è nata Eleonora, poi è nata anche Noemi e poi mi sono sposata anche io e la bellissima collana che indossavo nel mio giorno speciale me l'ha fatta lei e poi è nata Irene e quando aspettavo Elisa ci siamo riviste, con rispettivi mariti e figlie.
Adesso c'è anche Elisa e dopo che Massimo, suo fedelissimo consorte, è diventato anche il mio fisioterapista #enoncilasceremomai, abbiamo deciso che sederci intorno ad un tavolo sarebbe stata l'occasione migliore per recuperare il tempo perso.
Silvia è rimasta amante delle piadine e del turchese e di tutto ciò che la sua mente creativa riesce a produrre, è diventata mamma, è una donna più tranquilla e pacata di quello che mi ricordavo, ma quella lucina che la illuminava e la rendeva così pazza si vede sempre e si vede anche negli occhi delle sue piccoline.
Ecco, la prossima volta piadina, ma ora accontentati della schiacciata di legumi e cereali e a presto.
Ingredienti per 4
persone:
Per la schiacciata:
150 g di carote
100 g di miglio
100 g di lenticchie rosse decorticate
50 g di pangrattato
40 g di cipolla
1 uovo
3 foglie di salvia
500 ml di acqua
olio evo
sale e pepe
Per la salsa:
125 g di yogurt bianco cremoso
1/4 cucchiaino di paprika dolce
1/4 cucchiaino di curry
1/4 cucchiaino di zenzero
1 pizzico di sale
olio evo q.b.
succo di limone q.b.
Sbucciare le carote e tagliarle a rondelle, metterle in una pentola capiente con la cipolla a fettine, la salvia e un giro d'olio. Soffriggere per 5 minuti , poi aggiungere le lenticchie decorticate, il miglio e l'acqua e far sobbollire per circa 40 minuti. Salare e pepare e frullare il tutto con il Minipimer. Lasciar intiepidire l'impasto ottenuto, poi aggiungere il pangrattato, il formaggio e l'uovo e mescolare il tutto.
Foderare uno stampo con carta forno, un goccio d'olio e cospargere con il pangrattato, spalmare l'impasto (deve restare pastoso) livellare e spolverare con altro pangrattato e olio extravergine a filo.
Infornare a 180° per mezz'ora, fino a quando non si sarà formata una crosticina dorata e croccante su tutta la superficie. Far raffreddare leggermente, tagliare in triangoli (il mio stampo era tondo, 30 cm di diametro) girarli e rimettere in forno per 5 minuti.
Preparare infine la salsa allo yogurt speziata mescolando tutti gli ingredienti e aggiustandola con le spezie a proprio piacimento (le dosi riportate sono indicative).
Intingere i triangolini di schiacciata ancora calda nella salsa allo yogurt e mangiarne in quantità, ma inutile dirlo, non riuscirete a fermarvi.
Ma che bella questa storia! Si capisce che tra di voi ci sia un legame speciale :-)
RispondiEliminaSicuramente avrà anche gradito questa ricetta in attesa della piadina :-)
Fabio
Che bel racconto, quasi commossa... ho sorriso tanto! :-) un bacio grande, grazie per la bella giornata di oggi!
RispondiEliminaRecupererò qualche foto dell'epoca!...