Mercoledì sono arrivata in ufficio e mentre attraversavo il cortile sono iniziate le prime gocce.
I miei colleghi del magazzino, vedendomi senza ombrello, mi hanno fatto subito entrare dove di solito non è permesso e così mi sono messa tranquillamente a lavorare alla mia scrivania, con i piedi belli asciutti e la consapevolezza di averla scampata per un pelo.
Passati 10 minuti io e un altro mio collega ci siamo alzati e ci siamo avvicinati alle finestre visto che il rumore della pioggia battente si stava facendo minaccioso.
E poi è iniziato tutto, l'acqua ha cominciato ad entrare dalle finestre chiuse, poi dalla porta chiusa, come se avessero aperto un rubinetto all'interno delle pareti.
L'acqua non si è fermata, la prima fila di pannelli zuppi è franata sul pavimento, sulle scrivanie, per fortuna i pc più vicini erano stati spostati e tutti gli apparecchi staccati dalle prese.
Armati di scope abbiamo cominciato a spingere l'acqua e tutti i detriti di cartongesso fuori dalla porta, mentre la cascata continuava a cadere dall'alto.
In magazzino l'acqua usciva dai tombini, l'odore di fogna insopportabile.
Abbiamo fatto un giro di perlustrazione e poi siamo arrivati all'ingresso dell'archivio che si presentava così.
Abbiamo chiamato i pompieri, ma mi sa che anche qui intorno la situazione non era meglio e quindi non è venuto nessuno.
A metà mattinata abbiamo rispristinato le connessioni e ci siamo seduti tutti a lavorare.
Io ve l'avevo detto che mi mettevo sulla riva del fiume ad aspettare... e la bella notizia è che sono ancora lì...
Tremate gente, tremate!!!
Giusto per informazione, domani danno temporali nel pomeriggio.
A metà mattinata abbiamo rispristinato le connessioni e ci siamo seduti tutti a lavorare.
Tremate gente, tremate!!!
Giusto per informazione, domani danno temporali nel pomeriggio.
Magari qualcuno si sta chiedendo se ho nostalgia del blog, dato che sono ormai anni luce che non pubblico una ricetta, ma la risposta è no.
Il mio cammino è attraversato da qualche coccio da raccogliere, la vita quotidiana che difficilmente permette di rilassarsi e non far niente e qualche progetto per il futuro...
E poi sono lì sulla riva ad aspettare, ci vuole tempo e impegno!
E poi sono lì sulla riva ad aspettare, ci vuole tempo e impegno!
Il mese di luglio che sta per cominciare per me è il mese del #tuttoinsiemeèmeglioeanoicipiacecosì, quindi mi limito a presentarvi la mia piadina per la sfida n°40 dell'MTC, indetta da Tiziana del blog L'ombelico di Venere e vi saluto :-)
Ingredienti per 6 piadine:
500 g di farina di grano duro
125 g di acqua
125 g di latte
parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per
torte salate
10 g di sale fine
1 pizzico di
bicarbonato di sodio
Fate scaldare al
microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi.
Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Su di un
tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno
mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale,
schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte.
La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta
si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà
staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si
sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la
pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se
fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a
temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850
grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,
lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e
disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita,
stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga
rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5
centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello
a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste
teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà
essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda
all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo
pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per
lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le
piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà
mettere tutti gli ingredienti assieme e lavorarli con il gancio
impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
(ricetta dal blog di Michela)
Ingredienti per 4 persone:
250 g di ceci lessati
2 spicchi di aglio
schiacciati
2 cucchiai di Tahina*
succo di 1 limone
sale q.b.
paprica
prezzemolo
olio evo
Frullare i ceci ben lessati, la
tahina, il succo di limone, gli spicchi d’aglio schiacciati e il sale e la paprica fino ad
ottenere un composto omogeneo abbastanza denso. Se risultasse troppo denso,
aggiungere qualche cucchiaino d’acqua.
*Tahina: tostare in un padellino 50 g di semi di sesamo, farli intiepidire e poi frullarli con 25 ml di olio di arachidi e 1 pizzico di sale
*Tahina: tostare in un padellino 50 g di semi di sesamo, farli intiepidire e poi frullarli con 25 ml di olio di arachidi e 1 pizzico di sale
Ingredienti per 4
persone:
12 mazzancolle fresche
12 fette di pancetta
1 radice di zenzero
fresca
succo di 1 lime
succo di 1 lime
Lavare e sgusciare le mazzancolle stando attenti a non togliere la coda, inciderli sulla schiena con un
coltellino e rimuovere il filetto intestinale. Avvolgere ogni coda di
mazzancolla in una fetta di pancetta, farle rosolare in una padella con un giro di olio
evo aromatizzato con un rametto di rosmarino, fino a che la pancetta non
risulterà croccante.
Bagnare con il succo di un lime e terminare la cottura per altri 2 minuti. Disporre su un piatto e spolverare con abbondante zenzero appena grattugiato.
Bagnare con il succo di un lime e terminare la cottura per altri 2 minuti. Disporre su un piatto e spolverare con abbondante zenzero appena grattugiato.
O mamma mia.. che disastro nel tuo uffico, insomma o ha piovuto come non mai o lo stabile non è proprio "stabile" comunque spero torni tutto nella norma!! Nonostante tutto sei riuscita a preparate la piadina e anche un bel ripieno, ceci e crostacei sono un bell'abbinamento, arricchire il tutto con la pancetta ha il suo gran bel perché e lo zenzero sbaglia poche volte e non in questo caso!!!
RispondiEliminaUrka che disastro! Essere sulla riva del fiume non vuol dire rischiare di affogarci! Tieni duro piccola! Le tue piadine mi piacciono tantissimo, di hummus ci sto vivendo da mesi e, visto che i crostacei piacciono anche al mio monello, mi sa che le proverò presto.
RispondiEliminaNel frattempo ti ricordo che ho in campagna un vecchio gommone e se sei in difficoltà chiama me invece dei pompieri!
Baci
Nora