Raccontare certe cose è sempre faticoso, forse perché per le emozioni grandi difficilmente si riescono a trovare parole adeguate; forse perché certe parole non esistono nemmeno e solo chi ha la fortuna di viverle quelle emozioni può gioire dentro di sé di quei momenti.
Ok, avete capito, parlo proprio della recentissima nascita della piccola Elisa, che è arrivata si con una settimana di ritardo, ma talmente in fretta da far dimenticare quei giorni di attesa e dire solo grazie.
Lunedì 11.05.15
Ore 5: è il compleanno di Carola, visto il soggetto penso sia un ottimo giorno per nascere, lo scrivo alla sua mamma che, manco a stupirsi, conferma.
Ore 6: colazione in balcone con vista su Resegone, Grigna e Grignetta con mio marito, in attesa che il sole sorga.
Ore 8: porto Irene al nido e decido di andare a piedi a Niguarda a fare il monitoraggio. Dopo 3 ore di attesa, la passeggiata del rientro e un pit stop veloce dalla zia per il pranzo, sono finalmente sul divano a riposarmi.
Ore 15.35: mi preparo per recuperare Irene al nido: yogurt, bavaglia, cucchiaio ed esco sul pianerottolo.
Ascensore occupato, il primo dolorino.
Attendo ancora che si liberi l'ascensore, il secondo dolorino.
La conosco quella sensazione, chiamo Filippo a Bergamo e gli chiedo rientrare a casa in anticipo, decide di prendere il treno delle 16.
Chiamo il nido, chiedo di tenere Irene a merenda.
Ore 15.55: chiamo Filippo e gli dico di venire in macchina, scende di corsa dal treno fermo in stazione in partenza 1 minuto dopo.
Nel frattempo io faccio la doccia, passo l'aspirapolvere, chiamo mia zia chiedendole di andare al nido a prendere Irene al posto mio.
Ore 16.35: arriva Filippo, passiamo da casa della zia che mi aspetta fuori dal portone e dal finestrino le lancio le chiavi di casa, poi ci precipitiamo in ospedale.
Ore 16.50: suoniamo al campanello del pronto soccorso ostetrico, Filippo aspetta fuori, io vengo visitata facendo letteralmente uscire un'altra donna dalla sala visite.
- l'infermiera: "9 cm di dilatazione!"
- io: "Chiamate mio marito"
- l'infermiera: "Signora, prima la accompagniamo in sala parto"
- io: "Ok, ma chiamate mio marito"
Ore 17.05: sono in sala parto, arriva Rossana l'ostetrica, arriva di corsa anche Filippo.
Ore 17.20: dopo 2 spinte ben assestate arriva anche la piccola Elisa.
Anche lei, come la sua mamma, non ha fatto in tempo a spogliarsi, è nata con la camicia.
Per 2 persone
200 g di linguine
Per condire:
20 pomodorini datterino
500 g di asparagi verdi (solo le punte)
olio evo
sale e pepe
1 spicchio d'aglio
Per le uova in camicia:
2 uova medie freschissime
acqua
Soffriggete le punte di asparagi mondate e tagliate a metà per il lungo in un abbondante giro d'olio con uno spicchio d'aglio. Cuocete a fuoco vivo per 7/10 minuti, stando attenti a non farli abbrustolire.
Scolate bene gli asparagi dall'olio e tenete da parte. Nella stessa padella mettete i pomodorini tagliati a metà, salate e far cuocere per 10 minuti a fuoco medio.
Cuocete le linguine in abbondante acqua salata, scolatele e mettetele nella padella con i pomodorini e gli asparagi, spadellarte un minuto con il fuoco acceso amalgamando bene il tutto.
Nel frattempo versate circa 5 cm di acqua in una casseruola e scaldate a fuoco medio fino alla comparsa delle bollicine sul fondo e sui bordi della pentola.
Rompete le uova in ciotoline separate, un uovo per ogni ciotola, eliminando quelli con il tuorlo rotto.
Versate delicatamente le uova, una alla volta, sulla superficie dell'acqua, lasciando che vadano dolcemente a fondo. Lasciate abbondante spazio tra un uovo e l'altro, cuocendone non più di tre o quattro alla volta. Lasciatele cuocere per 3 minuti, usando una spatola per staccare delicatamente le uova dal fondo della pentola, se fosse necessario.
Con un mestolo forato togliete le uova dall'acqua, una alla volta, scolandole con cura e disponetele sul nido di spaghetti.
Spolverate con una grattata di pepe nero e decorate con punte di asparagi croccanti.
Per gustare il piatto al meglio, rompere l'uovo in camicia e amalgamando bene la pasta con il tuorlo d'uovo cremoso.
E' passata una settimana dal lieto evento e nonostante il post fosse già nella mia testa mentre attendevo di essere portata in camera (a volte si fanno davvero delle strane associazioni), ho dovuto attendere un po' per mangiare questo favoloso piatto di spaghetti.
Infatti mia mamma ha deciso, mentre ero ricoverata, di rompersi il femore e di venire a Niguarda con tanto di ambulanza, giusto per starmi un po' vicina, dato che non ci vedevamo da un paio di giorni.
Per la serie "un po' di tranquillità mai"?
Ci pensate voi a fare la spola casa/ospedale con una neonata di nemmeno una settimana, che in ospedale non ci può nemmeno entrare?
Ecco, mentre ci pensate, ascoltate il mio baby blues, e non rimpiangerete affatto B.B. King.
Con questa semplice ricetta partecipo con molto orgoglio all'MTC di maggio sulla pasta al pomodoro proposta da Paola del blog Fairies' Kitchen
Sei fantastica
RispondiEliminaDue parole che sono però quello che mi hai fatto provare leggendo il tuo post
Hai ragione a volte le parole non sembrano giuste, ma tu mi hai catturato e fatto rimanere li con te in quel momento, forse anche perchè mi hai ricordare come 18 anni fa è nato il mio secondogenito non così velocemente ma quasi
Grazie per la condivisione e congratulazioni
Mi stavo dimenticando ............... ottimi e particolari gli spaghetti
Ciao Manu
Wow...! Fantastica! Congratulazioniiii, soprattutto per aver passato l'aspirapolvere prima di uscire di casa! Tu sei super e lo sono anche i tuoi spaghetti!
RispondiEliminaPiacere conoscerti, Anna Lisa
Sai io certe emozioni non le ho provate ed ormai credo non le proverò più..però che dirti.... arrvata alle 17.20 mi hai commossa, so che ho provato una minima infinitesimale parte delle tue emozioni, ma l'ho provata e ti ringrazio e scusa, se metto in secondo poano questi spettacolo di spaghetti...ma che vuoi.....Elisa batterà sempre 100000000 a 0 qualsiasi meraviglia di patto porterai in tavola.... ti ammiro anche perchè a meno di una settimana sei già super attiva in cucina e all'MTC.... ma questo da te me lo apsettavo e non poteva essere altrimenti...baci, Flavia
RispondiEliminaBellissimo ed emozionante post che fa passare in secondo piano la ricetta che è assolutamente invitante! Auguroni, un bacione un abbraccio e Elisa sei nata con la camicia perchè sei giunta in una spledida famiglia!
RispondiEliminaBhe che dire post pieno di emozioni!!! Congratulazioni e BENVENUTA ELISA!!!
RispondiEliminache bello venire a leggere un post pensando di leggere di un piatto di spaghetti e trovarsi una telecronaca di una nascita. molto emozionante!
RispondiEliminache poi la pasta finisce per passare in secondo piano ed è davvero un peccato perché è una proposta bellissima!!!!
Kikina miaaaaa!!!!! mamma che emozione leggere il tuo post! Non e' vero che non ci sono parole adatte....e' vero che non tutti le hanno, ma tu si!
RispondiEliminaE non solo hai parole all'altezza....hai anche ricette all'altezza!
Dai un bacione di benvenuta ad Elisa x me e dille che verro' presto ad ammirarla e stropicciarle i piedini!!!!
Uno stritolo
Paola
Certe cose si provano ed è difficile spiegarle, però dalle tue parole trapela tanta emozione e tanta gioia. Benvenuta alla tua piccola Elisa e complimenti a te, che hai tutta la mia ammirazione, per essere già così attiva da metterti ai fornelli! Quanta energia e quanta forza! E complimenti anche per questo piatto di pasta, che trovo assolutamente delizioso e per nulla scontato!
RispondiElimina"17.20 arriva anche Elisa". Quanta emozione nel leggere questo post e mi sento come se avessi ricevuto anche io questo piccolo regalo. Vivere un momento magico per te è un onore. E se posso la camicia adesso ce l'ho anch'io. Un mondo di auguri e grazie per questa ricetta che ha quell'ovetto in camicia al centro che è proprio il simbolo di una nuova vita che nasce.
RispondiEliminaSEI FANTASTICA.
RispondiEliminaPunto.
A leggere questo post mi è venuta un'emozione pari a poche. Ti invidio sai, non so se io riuscirei mai ad essere come te. Sei veramente straordinaria!!!
E non potevi creare un pasta migliore, mi piace tantissimo l'idea dell'uovo...
e... e.... non so nemmeno cosa dire tranne che ti ammiro, sul serio!
Tanti auguri ancora e benvenuta alla piccola Elisa!!
Pure l'aspirapolvere sei riuscita a passare! :))) Per non dire nulla del fatto che non hai saltato nemmeno la sfida di questo mese.
RispondiEliminaCongratulazioni e auguri, benvenuta alla piccola!
la creatura ci ha messo 35 ore per venire al mondo...ma a parte questa "lieve" differenza, ti confermo che data migliore, nel calendario, non poteva scegliere, Elisa. Nel senso che le mamme delle bambine che nascono l'11 maggio sono le più multitasking del mondo. Perchè tutti i giorni ce ne sarà una. Quando va bene :-)
RispondiEliminaMa tu sei un fenomeno-e te la caverai alla stragrande
Irene come sta, la mia piccina numero uno?
ps: dalla cronistoria della giornata manca lo spazio per pensare a questa figata di spaghetti... ma quando ti sono venuti in mente???? :-)
Congratulazioni neomamma sorridente! E pure per l'originalità degli spaghetti!
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