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Sarde a beccafico alla senese

Siamo giunti al capolinea di questo meraviglioso trittico di ricette in occasione del flash mob organizzato dal Calendario del cibo italiano in collaborazione con CNA Siena e CNA Food & Tourism per far conoscere i tipici dolci senesi. 

Abbiamo iniziato con il Panpepato, per poi continuare con i Ricciarelli e oggi concludiamo con il Panforte.

 

Dopo aver proposto due ricette dolci, ho pensato, visti i risultati eccellenti ottenuti dai miei compagni di viaggio, che avrei potuto avventurarmi anche nella preparazione di un piatto salato. 

Ho pensato immediatamente alle sarde a beccafico alla palermitana, che adoro, e di sostituire la nota dolce dell’uvetta e dei pinoli, con il Panforte.

Nella versione palermitana le sarde vengono farcite, arrotolate su sé stesse e poi cotte in forno; la versione catanese invece prevede che il ripieno sia più sapido, l’uvetta non c’è ed è sostituita dal caciocavallo, inoltre la farcia viene disposta tra 2 sarde sovrapposte che poi vengono impanate e fritte.

Io ho pensato di unire un po’ le due cose, mantenendo una sarda farcita con un ripieno abbastanza dolce, cotta in forno ma tuffata in una fonduta di pecorino toscano.



Per 4 persone:
500 g di sarde pulite
100 g di pangrattato
1/2 spicchio d'aglio
1 arancia
sale
pepe
50 g di panforte
pecorino di Pienza
alloro
Per la fonduta:
100 g di pecorino di Pienza 
30 ml di latte
pepe

In una padella antiaderente tostare il pangrattato per un paio di minuti facendo attenzione a non bruciarlo.
Trasferite il pangrattato in una ciotola, unite l’olio, l’aglio il panforte tritato, il sale e il pepe e amalgamate il tutto, aggiungendo il succo di mezza arancia.
Mettete 1 cucchiaino di ripieno su ogni sarda e arrotolatela su se stessa. Disponete di volta in volta gli involtini formati in una pirofila, alternandoli a foglie di alloro tagliate a metà. 
Irrorate con il restante succo d'arancia, un filo d’olio extravergine di oliva e finite con un'abbondante grattata di pecorino toscano.
Infornate a 180° C per 15 minuti.
Preparate la fonduta poco prima di servire. Mettete il pecorino grattugiato in un pentolino a bagno maria, aggiungete il latte e il pepe e fate cuocere fino ad ottenere una crema.

Commenti

  1. Una rivisitazione eccezionale, che mi stuzzica parecchio.
    Questa la provo senz'altro!
    Tanti auguri di buon Natale, Chiara carissima!

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  2. Le sarde sono un classico della mia cucina, e questa versione mi attira assai. So che il pecorino ci sta benissimo come nella versione gratin delle sarde... complimenti, che dire, non rimane che provarle!

    RispondiElimina

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