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Visualizzazione dei post da 2016

Sfincione palermitano di Emma e buon Natale

Il DNA, è tutta una questione di DNA. Se una donna ti da una ricetta e non scrive le dosi è perché lei, l’amore per la cucina, ce l’ha nei geni e di conseguenza, tutto quello che fa le riesce alla perfezione, anche senza usare la bilancia. Emma è così, un’agrigentina verace, solare e schietta.  Ama cucinare, fare shopping e mangiare. Ho avuto l’onore di sedermi alla sua tavola solo una volta, ma ho rifatto tutte le ricette che ha preparato per noi quella sera (che ne dici di fare il secondo round?) La ricetta di questo sfincione palermitano giace nelle bozze da marzo più o meno, fatto e fotografato intorno al mio compleanno, ma la ricetta non sono mai riuscita a scriverla. Perché, vi state chiedendo? Emma le dosi non me le ha mai date: “io vado ad occhio” ha detto e quindi ho fatto un po’ di testa mia. La prova assaggio l’ho superata: 10 all’impasto, la farcitura invece richiedeva più salsa. Vi auguro un felicissimo Natale. Ingredienti Per l'impasto:

Treccia russa di Natale (con lievito liquido)

Le sue ricette sono talmente virali, che a furia di lavorare per noi, il colpo della strega l'ha colta, costringendola a letto in questi giorni che precedono il Natale. Patty, rimettiti presto, intanto noi qui, grazie a te, sforniamo meraviglie. La ricetta di Patty l’ho adattata all’utilizzo del lievito liquido, perché se è vero che per la pizza (Antonietta Golino docet) il lievito di birra è il top, per i dolci io preferisco una lunga lievitazione con il lievito madre. E per l’utilizzo del mio Alfie, l’uomo più fedele al mondo, che sta in silenzio al momento giusto, ma che al bisogno mette in campo tutte le sue energie  e forze, non potevo che rivolgermi alla competenza della donna a cui mi affido dagli albori della mia avventura con il licoli e che, guarda caso, è la musa ispiratrice anche di Patty per questa treccia russa. Manuela mi ha tenuto la mano lungo questi 2 giorni, dando risposta alle mie perplessità e incoraggiandomi quando pensavo di non ottenere il risultato s

Variazioni di crinkle cookies

Squadra che vince non si cambia e noi ci guardiamo bene dal farlo. Sant’Ambrogio è ormai una tradizione, la nostra tradizione. Io e Paoletta e le bimbe a fare qualche incursione, per rompere le uova o fare palline di impasto e tuffarle nello zucchero a velo, con indosso il loro grembiulino a fiori. Una giornata in cui ci lasciamo andare alle confessioni, con le mani sporche di farina, che profumano di burro e cioccolato. Ultimamente scegliamo biscotti semplici, così da far partecipare le piccole, se ne hanno voglia e comunque che non ci impegnino tutta la giornata, in caso la scaletta delle cose da fare non possa essere rispettata nelle tempistiche necessarie o desiderate. Quest’anno abbiamo scelto una variazione di crinkle cookies, che sono semplicissimi da fare e si mantengono a lungo. Io ho dovuto fare subito tutti i pacchettini, perché dei 5 kg di biscotti che abbiamo fatto, gran parte sono finiti nelle grinfie di mio marito e sono spariti.  L'ispirazione l'ab