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Torta di mele e noci

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Crostata morbida alle mandorle con ganache e pere caramellate

Sono proprio sparita, lo so e mi dispiace. Da quando sono iniziate le scuole è stato un continuo rincorrere gli eventi; sono rimasta totalmente traumatizzata. Da un lato gli orari ridotti della piccola, dall'altro, seppur da subito a regime, gli impegni della grande, che con l'inizio della scuola media ha disintegrato tutte le mie abitudini. Io, che amavo andare a mangiare fuori anche nei giorni di smart working, mi sono ritrovata a preparare pranzi a casa, pranzi al sacco, pranzi per amichette... Dal non voler cucinare mai, mi son trovata a doverlo fare sempre. E sembra assurdo da scrivere sulla pagina di un blog di cucina, ma tant'è. L'aggravante è la spesa, fai quella settimanale e dura 2 giorni e quindi è sempre una corsa all'acquisto. Se decido di comprare un po' di più per non fare i miei quotidiani pellegrinaggi nei supermercati della zona, mi ritrovo ad avere le provviste anche al fresco sul balcone per mancanza di spazio e comunque dopo 3 giorni sono an...

Gnocchi all'aglio orsino su crema al gorgonzola e noci

Qualche settimana fa siamo andati a perlustrare un sentiero che è stato da poco ripulito, un antico  sentiero , ormai quasi dimenticato, che costeggia la valletta denominata   Al del Casì ,  un piccolo paradiso immerso nel verde con un vigoroso torrente, straordinarie cascate ed un inebriante profumo di aglio orsino tutt'intorno. Come tutte le volte che mi si presenta l'occasione di raccogliere qualche erba spontanea, sono letteralmente impazzita ed in uno stato ossessivo compulsivo ho raccolto quanto più aglio potessi trasportare, non avendo portato con me un contenitore e volendo raccogliere anche qualche fiorellino colorato per abbellire la tavola per pranzo. Se considerate che in alcune regioni, come l'Alto Adige, se ne può raccogliere solo qualche foglia, io ne avevo una quantità da spaccio, posso ritenermi fortunata e grata.  Ho impuzzolito tutta la macchina di Filippo, che ancora mi maledice, ma ne ha beneficiato anche lui in tantissime preparazioni che ne son...

Devil’s food cake con pralinato alle nocciole di Ottolenghi

A mezzanotte mi è arrivato il primo regalo: un libro. La dedica non l'ho capita subito, ma poi mi sono davvero commossa e ti ringrazio, Ste, per esser sempre presente e per ricordarmi cosa sono adesso, grazie anche quello che sono stata. Ho cercato di dormire, raggiungendo scarsi risultati per via del forte raffreddore della figlia n.1, dell'incessante russare del marito e di un libro interessante. La mattina è arrivata come sempre troppo presto, ma con lei anche i festeggiamenti in famiglia: i disegni, le poesie e i bellissimi regalini fatti a mano da Ire e Eli, che da un paio di settimane si rinchiudevano in stanza per lavorare e quello tanto apprezzato e necessario di Filippo, che promette un intero giorno di relax. Parto sempre con l'idea di non voler festeggiare e poi invece mi coccolo tutto il giorno con le dimostrazioni d'affetto degli amici, lontani e vicini, di chi sul web si ricorda di farmi gli auguri e di chi non manca di telefonare. E poi vado a farmi cocco...

Purea di fave con finocchi e nocciole

Ultimamente mi sono accorta di mangiare tanta, troppa carne. E' più versatile, più varia, più semplice da cucinare e sicuramente più gradita da tutti i membri della famiglia, anche se alcuni amano tantissimo anche il pesce e così, per la maggior parte dei pasti, è presente sulla nostra tavola. L'altro giorno però mi sono detta che ne devo assolutamente limitare il consumo, senza però esagerare con i carboidrati, in sostituzione. Mi è venuta in soccorso  Cooker.girl , al secolo Aurora Cavallo che in uno dei suoi  real su Instagram , preparava un'insalata invernale con una purea di cannellini al miso e finocchi arrostiti con semi e nocciole. Ovviamente si fa quel che si può e con gli strumenti e gli ingredienti che avevo a disposizione ho rivisitato il piatto sostituendo la varietà del legume, dato che le fave mi piacciono moltissimo e altro non avevo e soprattutto cuocendo i finocchi al microonde perché avevo i tempi molto ristretti. Tipo che erano già le 19.20 di domeni...

Taralli alla curcuma con rosmarino e timo limone

Penso che dovrei dare la cittadinanza onoraria a Paoletta in questo mio piccolo spazio virtuale. Se non fosse per lei avrei da tempo smesso di cucinare tante cose e anche di pubblicarle qui, ma lei mi ispira, mi istiga, quasi. Colpa sua è anche l'ultima dipendenza di casa nostra: i taralli. Le mie figlie amano portarli a merenda, magari con un pezzetto di formaggio grana o di altro tipo, ho quindi spesso comprato le confezioni in monoporzioni.  Durante le feste di Natale, un pomeriggio che eravamo a casa e che avevo tanto lievito per via del pandoro, Paoletta mi ha girato la ricetta dei taralli. Li ho preparati con le bambine e mi sono rovinata la vita, letteralmente. In casa adesso non possono mancare, vengono portati a scuola anche da assaggiare alle compagne di classe e perché no, alla maestra e io sono sempre lì a fare serpentelli. La cosa più grave è che sono piccoli, friabili, buonissimi e che ne provi uno appena cotto, poi ne saggi la consistenza appena raffre...

Brutti ma buoni alle mandorle e pistacchi

Siamo già nel 2024, oggi riprende la solita routine e quasi non me ne sono resa conto. Sarà perché all'anno appena trascorso io non ho molto da recriminare, il mio bilancio è abbastanza positivo. Anche la bilancia, a dirla tutta, dato che finalmente ho perso quei maledetti chili che mi portavo dietro da un paio di anni. E durante le feste non mi sono nemmeno fatta troppe menate a mangiare un po' di più e a stare in compagnia, con tutto ciò che ne consegue. Anno bisesto anno funesto? Incrocio tutte le dita e faccio io la prima mossa prendendolo per la gola, sperando di addolcirlo con questi biscottini che rispecchiano ciò che mi auguro per questo nuovo anno, ovvero meno apparenza e più sostanza.  Per circa 30 biscotti 80 g di albumi 180 g di zucchero 150 g di granella di mandorle 50 g di granella di pistacchi   Montate gli albumi a temperatura ambiente poi aggiungete lo zucchero in tre volte fino a ottenere una meringa spumosa. Unite la granella di mandorle e pistac...

Gnocchi di zucca e ricotta con pesto di tarassaco

Quando siamo rientrati dalle nostre vacanze abruzzesi abbiamo fatto tappa nelle Marche, a Monterubbiano, per un pranzo da Lara e Vincenzo. Siccome il bagagliaio della macchina non era abbastanza pieno, abbiamo ricevuto in dono e stipato due zucche del loro rigogliosissimo orto e una piantina, che ho ribattezzato Ciuffina e che ora fa la guardia alla casetta di pietra nella bergamasca cercando di tener lontane le lumache che di notte escono dai loro nascondigli e si mangiano tutte le nostre piante, zucca compresa.  La settimana scorsa c'erano temperature ancora buone, quindi ci siamo dedicati alla pulizia del giardino e invece di tagliare il prato, lo abbiamo "raccolto". Ho fatto scorta di tenerissime foglie di tarassaco che ero sicura sarebbero venute buone per qualche ricetta e di aromi.   Per onorare degnamente i graditissimi doni di Lara e Madre Natura, ho deciso di rispolverare la reflex per cercare di fare una foto decente.  Per la serie: riprova e sarai più fortunat...

Crostata morbida con ganache fondente e fichi

Oggi finalmente si può dire che è iniziato l'autunno. Brusco calo delle temperature qui a Milano, che mi ha spinto a mettere da parte le infradito per indossare delle scarpe chiuse e dei pantaloni a coprire le caviglie. Sarà stato tutto merito del FAI e delle sue giornate d'autunno, una due giorni di visite nei siti curati dall'associazione. Sabato abbiamo visitato Villa Necchi Campiglio in centro a Milano, una villa progettata nei primi anni '30 da Piero Portaluppi per conto delle sorelle Necchi e di Angelo Campiglio, marito di una delle due. La villa con giardino, piscina e ben nascosta dal caos delle vie principali, era luogo di incontri della colta borghesia di quegli anni, è stata donata al FAI nel 2001 perché restasse un luogo da vivere e frequentare. Domenica abbiamo seguito inconsapevolmente un fil rouge visitando la centrale idroelettrica di Vaprio d'Adda progettata sempre da Piero Portaluppi, nella parte architettonica e da Marco Semenza, in quella ingegne...

Filetto di maiale con pesto di pomodori secchi

Il filetto di maiale lo snobbano tutti, forse perché in macelleria o al supermercato lo nascondono sempre sotto a tagli pregiati di manzo o a succulente salsicce. Io lo vado sempre a scovare, perché penso sia una carne versatilissima, costosa il giusto e anche magra, a modo suo. L'unico problema a casa mia è che solo un pezzo non basta e quindi mi ritrovo sempre a fare scorta di quasi tutto quello che trovo nel banco della macelleria. Oggi vi propongo una versione con un saporito pesto di pomodori secchi, ma con le salse e i condimenti vi potete davvero sbizzarrire. Per 2 persone 500 g di patate sale 2 cipolle 1 peperoncino 1 rametto di rosmarino 600 g di filetto di maiale pepe 2/3 cucchiai d’olio Per il pesto di pomodori: 50 g di pomodori secchi 1 spicchio d’aglio 20 g di parmigiano 3 rametti di prezzemolo 1 cucchiaio di pinoli tostati 100 ml di olio extravergine Lavate le patate e fatele bollire con la buccia per 20 minuti in acqua salata.  Scolatele, pelatele e tagliatele ...