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Visualizzazione dei post da 2012

Vanillekipferl e buon viaggio

Le feste sono finite e io mi sono accorta di non avervi nemmeno fatto gli auguri.  Vabbè, ormai sarà per il prossimo anno :-P Sono in partenza, un viaggetto itinerante per le Marche per i prossimi 6 giorni. Ci voleva proprio, la settimana prima di Natale è stata pesantissima al lavoro e questi 2 giorni di mangiate non sono stati da meno e quindi una vacanza all'insegna del relax me la sono proprio meritata. Ci risentiamo nel nuovo anno con qualche ricettina marchigiana, per ora vi lascio ancora una ricetta natalizia, che potete fare per riempire le calze della befana. Ingredienti: 250 g di farina 00 200 g di burro 125 g di zucchero semolato 125 g di farina di mandorle 3 tuorli d'uovo 1 bustina di vanillina 1 pizzico di lievito zucchero a velo q.b.  Setacciare la farina con il lievito, aggiungere la farina di mandorle, lo zucchero, il burro freddo, la vanillina e il lievito e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla,

Baci per la mia dama

Molto spesso ti immagino...   Il colore dei tuoi occhi,  la prima volta che si apriranno al mondo.  Il tuo primo sorriso  dedicato a me.  Ogni tuo respiro è vita.  Sento battere il tuo cuore  in fondo al mio,  all'unisono.  Sei tutto ciò che una donna possa desiderare,  sei tutto ciò che io desidero.  Sei tu il mio sogno. Baci al cocco con ganache ai mirtilli Ingredienti: Per i biscotti: 50 g di nocciole 50 g di burro 50 g di zucchero  30 g di farina 00 20 g di farina di cocco Per il ripieno: 50 g di cioccolato bianco 40 g di panna fresca 10 g di succo puro di mirtilli Mescolare velocemente le nocciole tritate finemente, il burro, lo zucchero e la farina, formare una palla e metterla in frigorifero per un'ora, avvolta nella pellicola trasparente. Una volta raffreddato, togliere l'impasto dal frigorifero e formare delle palline grandi come delle nocciole di circa 5 g l'una, disporle su una leccarda ricoperta di carta forno, leg

Pane ai mirtilli ripieno

Vi avevo lasciato in sospeso con la seconda metà dell'impasto fatto insieme ai panzerotti ... Avevo voglia di sperimentare e la mia amica Manu mi aveva regalato del succo puro di mirtilli selvatici un po' troppo amaro per esser bevuto da solo e così ho deciso di preparare un pane ripieno per le mie colazioni. E' stato fantastico vedere l'impasto colorarsi di viola e poi soprattutto vederlo crescere grazie al ritrovato entusiasmo del mio piccolo Alfie. La mamma di Filippo poi mi aveva regalato un vasetto di marmellata di mirtilli e in frigorifero c'erano ancora delle pere e quindi ho pensato, perché no? Il pane mi è piaciuto un sacco e anche a Filippo, un ottimo sostituto del solito pane e marmellata che mangio a colazione. Siccome non amo le cose troppo dolci, la prossima volta non aggiungerò lo zucchero nell'impasto, la marmellata di mirtilli era già dolcissima di suo, oppure metterò una marmellata diversa, con meno zucchero, come quelle che piacc

Panzerotti di segale con pere, speck e fontina

L'altro giorno sono stata presa da un raptus compulsivo da panificazione, ho parlato un po' con il mio Alfie e gli ho detto che c'era da lavoricchiare e che dovevamo approfittare dei 3 giorni a casa per fare un bel lavoro. Inizio a coccolarlo, ma niente, qualche misero millimetro di crescita, ma nessun entusiasmo. Ostinata, continuo con le coccole ma questo non mi si fila per niente, cresce poco e io piano piano inizio a disperare. Passati 2 giorni decido di rinfrescarlo per l'ultima volta e stufa di essere snobbata lo metto in frigo tutta la notte... la mattina, con mia grande sorpresa, vedo i primi risultati, finalmente lo sperato raddoppio. E allora altra pappa e via di nuovo in frigo. Verso le 21 decido che o impasto o addio possibilità di farci qualche cosa, il giorno dopo si tornava al lavoro e il tempo non ci sarebbe stato più.  Creo il mio solito miscuglio improbabile (di metà dell'impasto vi parlerò nel mio prossimo post) e metto a lievitare in frigori

Coniglio con porri e olive nere

E' da 3 giorni che sono a casa "malata", ho la pressione troppo bassa e il dottore mi ha detto che devo stare a riposo. A letto con le gambe alzate!!! Vada per il riposo, effettivamente ogni volta che mi alzavo gli svarioni aumentavano, ma il letto proprio no e quindi ho optato per poltrona e tavolino, così da poter fare anche un sacco di cose. Mi ha anche chiesto se mangio abbastanza, a me, capite? E per dimostrarlo fino in fondo ho preparato questo piatto davvero succulento. Oggi stavo decisamente meglio e domani si torna al lavoro e intanto anche il panbrioche è in forno :-) Ingredienti per 2 persone: 1/2 coniglio 2 porri 1 manciata di olive nere tostate 1 rametto di rosmarino 1 spicchio d'aglio 1/2 bicchiere di vino bianco olio evo q.b. acqua q.b. farina q.b. sale pizzichino di Tata Nora  e pepe q.b. Lavare bene il coniglio tagliato in pezzi con acqua e aceto di vino bianco, in modo che

Crostata con ricotta e gocce di cioccolato

Sabato sera, per accompagnare la cena tutta siciliana a base di arancine ed insalata di arance e finocchi, ho deciso di fare una crostata mangiata a Palermo, nel bellissimo B&B Al galileo siciliano che ci ha ospitato. Se fate una puntatina a Palermo e non sapete dove andare a dormire, vi consiglio questo posto, è molto economico e non proprio nel centro storico (dista 10 minuti a piedi dalla stazione, quindi comodissimo per chi, come noi, si sposta con il treno), ma l'ospitalità è fantastica e anche la struttura, pulita e ben ammobiliata. Ma il top è sicuramente la colazione, ricca di dolci fatti in casa, dai più classici cannoli con la ricotta a torte di vario tipo e poi c'è frutta, brioches, e anche il salato, per chi ama una colazione continentale. Il secondo giorno ho assaggiato questa torta, di una bontà esagerata e non ho resistito, ho dovuto chiedere la ricetta. Francesca, la ragazza che l'ha preparata è stata contentissima e mi ha subito accontentata e

Gli arancini al sapor di Puglia

Davvero avete pensato che mi sarei limitata a fare le arancine classiche senza metterci un po' di sapori della mia amata Puglia? Non so perché ma quando penso alle ricette dell'MTC mi viene sempre in mente la cucina pugliese, eppure in casa non è che si facesse mai troppo di tradizionale, molte cose semplici come pasta e broccoletti o cavolfiori o cime di rapa, pasta e fagioli o ceci o lenticchie, orecchiette con il sugo di carne di cavallo,  ma niente più di questo... eppure mi sa che questi sapori io li ho nel DNA e ad ogni possibile occasione saltano fuori con prepotenza. E così è stato per questa sfida, le arancine palermitane "classiche"  spiegate così bene da Roberta del blog Puppacena le volevo fare sicuramente, ma poi volevo un condimento che fosse un po' più mio e così ho scelto le cime di rapa e la burrata. Devo dire che i miei ospiti le hanno amate al primo morso e sono le prime che sono finite. Questa della foto è l'unica che sono riuscita

Le arancine palermitane

Immaginate un esercito di sensori che si attivano nel mio cervello solo all'udire la parola   fritto . E' quello che succede nella mia testa, come se fosse una puntata di "Siamo fatti così" in cui alla minima uscita di sangue, le mitiche piastrine si muovevano in massa per tamponare ed arginare la perdita. I miei sensori si attivano preventivamente, per dirmi che fritto è male e non solo perché il tasso di colesterolo si alza vertiginosamente (e di prendere la pillolina magica a 34 anni proprio non se ne parla), ma anche perché la struttura della mia abitazione non consente di friggere senza impuzzolire la casa, impregnare di odore tende e divano e di far ristagnare la puzza nell'unico angolo che non ha uno sfogo verso l'esterno, non tralasciamo il fatto che è l'ingresso dell'abitazione e lasciare la porta di casa aperta in un condominio a Milano, mentre si è in un'altra parte della casa, non è mai una buona cosa. Però mi piace tanto, a sette