Quando una
persona viene a casa mia sa che non ci si deve avvicinare alla cucina, che
quello è il mio regno e puo' essere violato solo dalla sottoscritta, non è che
c'è un cartello che interdisce il passaggio, ma molti miei gesti
"inconsci" rendono la cosa ben chiara.
Stavolta però è stato diverso, ho davvero avuto difficoltà ad
impormi.
Lui lo conosco da 15 anni ormai, all'inizio mi sono presa una
bella sbandata, era il 1997 a Weimar durante un campo di lavoro estivo, di anni
ne avevo 19 e lui 16, la cosa è durata pochissimo, in effetti meno per lui che
per me, ma poi siamo diventati come fratelli.
Mentre studiavo in Germania approfittavo spesso per passare
qualche giorno nella vicina Repubblica Ceca dove frequentava l'università, nonostante le sue origini slovacche.
Una volta ho persino detto a mia mamma che andavo 5 giorni ad Amburgo in gita scolastica, ma ho usato quei soldi per passare 4 giorni con lui e i suoi amici tra Brno e Považská Bystrica e siccome i soldi scarseggiavano, al ritorno ce la siamo fatta in autostop fino a Karlsuhe, con tanto di viaggetto sulla macchina della polizia, perché ci hanno beccatoa farlo con il dito alzato in autostrada e a quanto pare anche lì è proibito.
Nel 2003 sono anche andata a trovarlo in North Carolina, dove si era appena trasferito, ma l'uragano Isabel ha fatto da terzo incomodo condizionando il nostro viaggio e i tanto sognati bagni nell'oceano blu, si sono trasformati in una fuga nell'entroterra, giorni senza luce né acqua, in un viaggio folle a New York e nell'ansia di mia madre, che pensava che Isabel mi avrebbe risucchiato nei suoi vortici, e ancora ne patisce le conseguenze.
Ne abbiamo fatte di ogni insieme, ma da allora non ci siamo più visti, lui nel frattempo si è trasferito a Sarasota in Florida, si è sposato ed ha avuto una splendida bambina.
Una volta ho persino detto a mia mamma che andavo 5 giorni ad Amburgo in gita scolastica, ma ho usato quei soldi per passare 4 giorni con lui e i suoi amici tra Brno e Považská Bystrica e siccome i soldi scarseggiavano, al ritorno ce la siamo fatta in autostop fino a Karlsuhe, con tanto di viaggetto sulla macchina della polizia, perché ci hanno beccato
Nel 2003 sono anche andata a trovarlo in North Carolina, dove si era appena trasferito, ma l'uragano Isabel ha fatto da terzo incomodo condizionando il nostro viaggio e i tanto sognati bagni nell'oceano blu, si sono trasformati in una fuga nell'entroterra, giorni senza luce né acqua, in un viaggio folle a New York e nell'ansia di mia madre, che pensava che Isabel mi avrebbe risucchiato nei suoi vortici, e ancora ne patisce le conseguenze.
Ne abbiamo fatte di ogni insieme, ma da allora non ci siamo più visti, lui nel frattempo si è trasferito a Sarasota in Florida, si è sposato ed ha avuto una splendida bambina.
E poi è arrivata la sua mail, lui e Monika sarebbero venuti in Italia per qualche giorno ed eccoci qui, con il salotto pieno di vestiti e la cucina super affollata, ma come glielo spiegavo io in inglese, che di solito sono io che cucino??? :-P
Ovviamente ho supervisionanto il lavoro e il ragazzo ci sa fare, anche e soprattutto perché poi pulisce dove sporca e devo ammettere che la sua cena italo/messicana era davvero da leccarsi i baffi.
Ingredienti per 3 persone:
3 piadine all'olio d'oliva
2 fette di petto di pollo
3 fette di formaggio svizzero
1/2 cipolla rossa di Tropea
1/2 peperone rosso
formaggio spalmabile
cajun: mix di spezie piccanti per barbeque*
cajun: mix di spezie piccanti per barbeque*
Cospargere i petti di pollo con gli aromi e grigliarli in una padella molto calda, rigirandoli a metà cottura, una volta tiepidi sfilacciateli con una forchetta e tenere da parte.
Spalmare metà di una piadina con il formaggio, distribuire un po' di pollo, delle fette di cipolla, dei filetti di peperone e una fetta di formaggio svizzero, richiudere la piadina a metà e scaldarla in una padella molto calda, da entrambi i lati, finché non sono ben dorati e croccanti.
Tagliare a fette e mangiare accompagnando con salsa messicana**.
Ovviamente le quesadillas sono perfette fatte con le tortillas, ma siccome noi non le abbiamo trovate, abbiamo optato per delle più italiche piadine all'olio d'oliva.
Il risultato è diverso, la piadina rimane molto più croccante, ma direi che non è affatto deludente, tutt'altro.
All'interno potete mettere quello che più vi piace, l'importate è il formaggio, che deve sciogliersi, ma non diventare acquoso.
*Un piccolo pensiero portato direttamente dagli States, contiene peperoncino, aglio, cipolla, erbe, sale
**La salsa messicana si trova al supermercato o nei negozi etnici, noi l'abbiamo fatta fresca ed era buonissima, in contrasto con la piadina calda. La ricetta la posterò nei prossimi giorni, quindi non allontanatevi troppo.
Storia. Degna di un libro!
RispondiEliminaChiara, ora che ci penso quando sono venuta a casa tua non ho oltrepassato la soglia del tavolo :-D Ma quante cose abbiamo in comune, anche io ho mio cugino che ha vissuto tanti anni a Sarasota e ora vive nel North Carolina, siamo andati a trovarlo 3 anni fa! Baci
RispondiEliminache bella storia!! Ma mica mi avevi detto di aver passato tante avventure!! ^_^
RispondiEliminaChe storia la vostra! ... Bello che ora sia venuto con famiglia! :) ...grazie per aver condiviso la sua ricetta... Me gusta questa cucina fusion! :)
RispondiEliminae finalmente vedo il risultato delle chiacchiere di oggi...gnam gnam!
RispondiEliminaPer la salsa poi posso dire subito che è strabuona!
Un abbraccio Kikina!
Ma sei una giramondo!!! :D
RispondiEliminaLe amicizie che superano i confini e il tempo hanno qualcosa in più!
Ho un barattolo di quelle spezie e adesso anche la ricetta pòer utilizzarle!!
ciao loredana
Ci sono delle amicizie che ci regala la vita che restano per sempre. anche se lontane resistono a tutte le asperità della vita e tornano, a farci ricchi, quando le incrociamo di nuovo.
RispondiEliminaBuona idea le tue *piadine*... siamo in sintonia, io ho pubblicato una cosa simile, ma molto più *etnico de noaltri*... :-)
Buona settimana Bimba!
Nora
perchè leggo questo post con gli occhi di una mamma e non con quelli della figlia che, autostop a parte, più o meno le ha fatte tutte?
RispondiElimina...sto invecchiando, mi sa...
ma non tanto da non apprezzare, oltre le quesadillas, anche il cuoco ;-)
e gliela perdoniamo, dai, l'incursione nel tuo regno!
Mandrillona!
EliminaCiao! che bellissima idea! la vogliamo provare pure noi!!
RispondiEliminaSemplice la preparazione e davvero stuzzicante il gusto piccantino!
bacioni
Quel «ci hanno beccato a farlo (barrato) con il dito alzato in autostrada» potremmo definirla una lirica dell'inconscio.
RispondiEliminaChe belle queste amicizie....che durano a dispetto di tutto e tutti....e che belle queste Piadinille (posso ribattezzarle?)....
RispondiEliminaa proposito, mi sono aggiunta anch'io :-p