Un invito gradito ma in aspettato, delle mele nel frigorifero e la voglia di gustare con gli amici un dolce stra classico, ma con quel tocco in più: un bicchierino di mirto.
E fin lì è stato facile, ma poi c'era da prendere il treno, di corsa e allora sforna la torta e con tanto di tortiera rovente, mettila su un piatto di cartone decente per essere poi presentata, copri con carta d'alluminio, infilala in un sacchetto della spesa bio (ma chi cazzo ha avuto l'idea di quei così che si rompono dopo 2 minuti o si accartocciano se al contatto con il calore?) corri a prendere la macchina, parcheggia sulle strisce blu senza il grattino, prendi il primo treno, scendi alla stazione, prendi il secondo treno, siediti lontano da tutti quelli che hanno un telefono a portata di mano e si metteranno ad urlare con il loro interlocutore di turno, cerca di riprenderti dalla corsa forsennata e infine cerca di liberare la torta dalle grinfie del sacchetto e falle prendere aria prima che la condensa la faccia affogare.
E la foto? Chiama Filippo e digli di pensare ad un posto dove si vede Bergamo alta sullo sfondo, cerca di non farti venire l'ansia perché prima c'è da andare a conoscere Mattia, perché è nato da un mese e ancora aspetta di vederti, non pensare che la mezzoretta di visita a casa è diventata una passeggiata interminabile a spingere il passeggino di un bimbo bellissimo e silenzioso, non guardare il sole che si abbassa, non pensare che ormai il profilo di città alta non si vede più e che nemmeno i prati lì attorno hanno un minimo fascino, non lasciarti innervosire dal traffico e dalle macchine ferme al semaforo rosso, guardati intorno e se vedi un muretto sugli argini di un canale... fermati!
E' la tua ultima occasione per fare una foto con una luce decente.
E fin lì è stato facile, ma poi c'era da prendere il treno, di corsa e allora sforna la torta e con tanto di tortiera rovente, mettila su un piatto di cartone decente per essere poi presentata, copri con carta d'alluminio, infilala in un sacchetto della spesa bio (ma chi cazzo ha avuto l'idea di quei così che si rompono dopo 2 minuti o si accartocciano se al contatto con il calore?) corri a prendere la macchina, parcheggia sulle strisce blu senza il grattino, prendi il primo treno, scendi alla stazione, prendi il secondo treno, siediti lontano da tutti quelli che hanno un telefono a portata di mano e si metteranno ad urlare con il loro interlocutore di turno, cerca di riprenderti dalla corsa forsennata e infine cerca di liberare la torta dalle grinfie del sacchetto e falle prendere aria prima che la condensa la faccia affogare.
E la foto? Chiama Filippo e digli di pensare ad un posto dove si vede Bergamo alta sullo sfondo, cerca di non farti venire l'ansia perché prima c'è da andare a conoscere Mattia, perché è nato da un mese e ancora aspetta di vederti, non pensare che la mezzoretta di visita a casa è diventata una passeggiata interminabile a spingere il passeggino di un bimbo bellissimo e silenzioso, non guardare il sole che si abbassa, non pensare che ormai il profilo di città alta non si vede più e che nemmeno i prati lì attorno hanno un minimo fascino, non lasciarti innervosire dal traffico e dalle macchine ferme al semaforo rosso, guardati intorno e se vedi un muretto sugli argini di un canale... fermati!
E' la tua ultima occasione per fare una foto con una luce decente.
200 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
80 g di burro
45 g di mirto
3 uova
3 mele renette
1 bustina di lievito
succo di limone q.b.
Sbucciate le mele, affettatele finemente, mettetele in una ciotola e irroratele con il succo di limone.
Lavorate le uova intere con lo zucchero, aggiungete la farina setacciata, il burro fuso, il mirto e infine il lievito. Mescolate con la frusta fino ad ottenere una crema omogenea. Unite al composto le mele, tenendone una ventina per decorare la superficie della torta e amalgamate il tutto.
Mettete l'impasto in una tortiera foderata di carta forno o imburrata e poi cosparsa di farina, ricoprite la superficie con le fette di mela disposte a raggiera e cospargete con abbondante zucchero semolato, che in cottura formerà una croccante crosticina.
Infornate a 180° C per 50/60 minuti.
Proprio attimo rubato all'ultimo raggio di luce. E direi che quando una sola va storta poi si incatenano tutte in fila.. E' un classico. Come questa torta di mele, che almeno, però, ad un solo morso ripaga di tutta la fatica fatta per portarla a destinazione
RispondiEliminahihi ottima versione mia cara! Pensa che anche questo weekend per me è stato all'insegna delle mele. Ne sono arrivate 5 casse e ...io le ho trasformate in strudel, torte di mele, ecc... ;)
RispondiEliminaUn caro abbraccio e grazie per la dritta sulla gelateria!!
Mi fai morire :-) Mi aspettavo di vedere la foto di Bergamo alta? Bho, come al solito non ci ho capito niente :-D
RispondiEliminaOvviamente alla fine non ci sono riuscita mi sono accontentata del muretto!
EliminaBè... ti capisco per tutto: la fretta, il sacchetto che si accartoccia per il calore e si rompe senza nessuna ragione, solo perchè è troppo sottile. L'invito inaspettato, la voglia di portare qualcosa di speciale e poi, un po' vampiresco, il terrore della luce cha cala :)
RispondiEliminaLa torta è stupenda!
Buona settimana, mia cara, un abbraccio.
Mari
ahahaha, sto ridendo come una scema!!!! Avrei voluto vederti!
RispondiEliminaGrande kikina mia!!!!
Un bacione.
ahahaha!! che dire il muretto rende bene Bergamo alta!!
RispondiEliminaDopo una viaggio così te la sei proprio meritata una fetta di questa torta!
ps.La foto di Bergamo alta l'aspetto comunque, anche senza torta!!
ciao loredana
CIAOOOOOO :) siamo state accoppiate da cinzia- dai ci scambiamo una ricetta! non ti conoscevo e sono contenta di averti scoperto :)
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaE' arrivata prima Giulia, hai una super socia!!!
Un abbraccio
E' vero che è un dolce classicissimo, ma secondo me quel giro di fettine in cima la rende sempre elegantissima :o)
RispondiEliminail dolce è classicissimo, ma resta insuperabile... forse invece tutte le peripezie per riuscire a renderne la dolcezza, son ben valse la pena che racconti :)) e Mattia potrà gustarselo solo trà un po' di tempo!
RispondiEliminaMi unisco al coro di WOW...Mi sembra perfetta....
RispondiEliminaMi sembra che solo guardarla mi faccia sentire meglio!!
Laura@RicevereconStile
il mirto non l'ho mai messo in una torta!! direi buonissima!
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