Da un paio di settimane ho un nuovo amico, si chiama Alfredo (Alfie) e l'ho avuto in dono dalla mia Paoletta, che a sua volta lo ha ricevuto da Simone Salvini ad Identità Golose.
C'è da fare una premessa, che è anche il motivo per il quale non ho mai iniziato l'avventura con il lievito madre, non ho costanza!
Circa un mese fa ho fatto un sogno terribile, mia cugina mi lasciava il suo cane per 2 settimane e io me ne dimenticavo completamente facendolo quasi morire di fame. Mi son svegliata con l'angoscia!
Per lo stesso motivo non ho mai iniziato a sfoltire le sopracciglia, hihihi, l'ansia di andare in giro con dei cespugli incolti mi fa desistere dal toccarle e dall'avere la linea sottile sottile che va tanto di moda.
Ma torniamo a parlare del lievito madre, Paola mi ha scritto le istruzioni per prendermi cura di Alfie, ho passato più di una settimana a leggere varie esperienze nella blogosfera, ma non ero soddisfatta, che più o meno si può tradurre con "non avevo capito un cazzo!", ma poi finalmente grazie a Cinzia sono approdata sul blog di Anna, C'è di mezzo il mare, che mi chiarito le idee sul lievito madre in coltura liquida e che ha trovato un modo per non buttarne via nemmeno un po', cosa che a dirla proprio tutta era la cosa che più mi faceva passare anche la voglia di iniziare.
Questo pan brioche è la terza produzione da quando ho adottato Alfie e anche la prima fatta senza andare totalmente a caso con dosi e procedimenti, il primo pancarré è infatti finito nel cestino, il secondo pancarré buono, ma non perfetto e poi finalmente lui, il pan brioche, uno spettacolo straordinario!
Circa un mese fa ho fatto un sogno terribile, mia cugina mi lasciava il suo cane per 2 settimane e io me ne dimenticavo completamente facendolo quasi morire di fame. Mi son svegliata con l'angoscia!
Per lo stesso motivo non ho mai iniziato a sfoltire le sopracciglia, hihihi, l'ansia di andare in giro con dei cespugli incolti mi fa desistere dal toccarle e dall'avere la linea sottile sottile che va tanto di moda.
Ma torniamo a parlare del lievito madre, Paola mi ha scritto le istruzioni per prendermi cura di Alfie, ho passato più di una settimana a leggere varie esperienze nella blogosfera, ma non ero soddisfatta, che più o meno si può tradurre con "non avevo capito un cazzo!", ma poi finalmente grazie a Cinzia sono approdata sul blog di Anna, C'è di mezzo il mare, che mi chiarito le idee sul lievito madre in coltura liquida e che ha trovato un modo per non buttarne via nemmeno un po', cosa che a dirla proprio tutta era la cosa che più mi faceva passare anche la voglia di iniziare.
Questo pan brioche è la terza produzione da quando ho adottato Alfie e anche la prima fatta senza andare totalmente a caso con dosi e procedimenti, il primo pancarré è infatti finito nel cestino, il secondo pancarré buono, ma non perfetto e poi finalmente lui, il pan brioche, uno spettacolo straordinario!
La ricetta di questo pan brioche l'ho presa dal suo blog, è una ricetta delle sorelle Simili riadattata da Anna al lievito liquido.
Mi piaceva l'idea che sapesse un po' di arancia, quindi l'unica modifica che ho fatto è l'aggiunta di un po' di succo al posto della stessa quantità di latte e il miele al posto del malto.
Ingredienti
260 g di farina di forza (manitoba)
160 g di lievito liquido (licoli) molto attivo (rinfrescato con pseudo-rinfreschi)
40 g di latte
30 g di succo d'arancia
1 cucchiaino di miele
3 g di sale
1 uovo
latte per spennellare
Sciogliete il lievito liquido con il latte e le uova, aggiungete il miele, lo zucchero e quindi la farina setacciata e impastate a lungo nella planetaria. A questo punto unite il burro a pezzetti (un po' per volta) ed il sale ed continuate ad impastare fino ad incordatura.
Mettete l'impasto in una ciotola di vetro appena unta e fate lievitare 2 ore circa, facendo ogni ora delle pieghe a tre (come si fa con la pasta sfoglia), aiutandovi con una spatola.
Coprite la ciotola con la pellicola trasparente e mettete a lievitare in frigo per tutta la notte.
L'indomani mattina, dopo aver spolverizzato con un po' di semola rimacinata il piano di lavoro, date forma all'impasto e mettetelo nello stampo da plumcake. (questa forma è un po' piccola, quindi ho messo solo 3/4 dell'impasto, il resto in uno piccolo stampo a forma di cuore).
Fate lievitare fino al raddoppio (il mio ha addirittura triplicato, forzando gli argini dello stampo :-P), quindi spennellate con il latte ed infornare a 180° C per 20-25 minuti.
che favola...sembra esplodere dallo stampo!
RispondiEliminaChe favola Kika, allora devi provare anche il water roux ora!
RispondiEliminabaci e buona settimana!
Ahahah beh in quanto costanza per le sopracciglia hai ragione! ;) io ho dovuto farlo, troppo folte! hihi anche io sto per intraprendere l'avventura del lievito madre... ;) quindi proverò anche questa ricetta, è stupenda!!! sembra espandersi, una mongolfiera quasi! ;))) potevi tagliarne una fettina ero proprio curiosa di vedere il risultato interno!!! baci
RispondiEliminaVevi :)
GRANDISSIMAAAAA!!!!
RispondiEliminaE' venuto davvero troppo bene!!!! Brava la mia kikina!!!!
Un bacione!
Brava!!! é venuto perfetto!! Il mio Gino è invidioso della bravuta del tuo Alfie ;)
RispondiEliminaun bacio carissima!!
belllisssimo mamma mia! il mio é ancora solido...fra poco lo trasformerò in licoli :) bacioni ps. quando pubblichiamo? io ancora devo decidere che ricetta fare!
RispondiEliminaLa cucina piccolina mi ha detto che oggi è il tuo compeanno...tanti auguri, passa da qui per la prima volta e tornerò presto;)
RispondiEliminaieri eravamo sulla stessa linea d'onda.. intrippate di panbrioches!! però Alfie è stato magnifico..!
RispondiEliminaSpero proprio che riusciremo ad incontrarci, e mi prendo uno dei suoi figli :)))) baci!