E’ una lunga storia quella
delle olive ascolane, inizia nell’antica Roma, dove le olive in salamoia
rappresentavano, in virtù del loro apporto nutritivo, il pasto quotidiano dei
legionari romani. Ottime, nutrienti e comode da trasportare, diventarono un alimento
ideale durante i lunghi viaggi.
Nel
1800 i cuochi al servizio delle famiglie nobili ascolane inventarono il
caratteristico ripieno. Ci fu l’esigenza di consumare le notevoli quantità e
varietà di carni diverse che avevano a disposizione e, dato che non esistevano
ancora i metodi di conservazione che conosciamo oggi, le utilizzavano in
tantissime preparazioni.
Crearono
un piccolo gioiello dal guscio croccante e dal ripieno morbido e saporito, le
olive ascolane appunto.
Oggi il Calendario del cibo italiano dedica la sua giornata al cibo di strada, abbiamo rappresentato tante regioni italiane, sulla pagina del sito troverete i link a tutte le ricette, io intanto vi lascio un assaggio con la meravigliosa infografica di Dani
I miei ricordi mi hanno catapultata nel 2009, quando in occasione della manifestazione Fritto Misto che si tiene annualmente nella città di Ascoli Piceno, ho preparato le mie prime olive ascolane.
I miei ricordi mi hanno catapultata nel 2009, quando in occasione della manifestazione Fritto Misto che si tiene annualmente nella città di Ascoli Piceno, ho preparato le mie prime olive ascolane.
Tenere quel piatto nelle
mani è stata fonte di grandissima soddisfazione, pari a quella provata nel
mangiarmele tutte.
Ingredienti:
500
g di olive verdi della varietà tenera ascolana
Per
il ripieno:
200
g di manzo magra
200
g di maiale
100
g di pollo o tacchino
1/2 cipolla
1
carota
1
costa di sedano bianco
½
bicchiere di vino bianco secco
100
g grana grattugiato
1 uovo
Scorza
di ½ limone
noce
moscata
sale
Per
la panatura:
1
uovo
farina q.b.
pangrattato q.b.
olio
d'olivaextra vergine
Con
un piccolo coltello da cucina incidere la polpa delle olive praticando un
taglio a spirale partendo dal picciolo. Eliminare il nocciolo e tenere da
parte.
Tritare
la carne grossolanamente e farla rosolare in un tegame con un soffritto di
sedano, carota e cipolla. Dopo una decina di minuti sfumare con mezzo bicchiere
di vino bianco secco.
A
cottura ultimata, macinare il tutto. Mettere l’impasto in una ciotola e
aggiungere l’uovo, il grana, la noce moscata e la buccia di limone ed amalgamare
il tutto fino ad ottenere un impasto morbido.
Riempire
le olive con l’impasto e poi richiuderle ricreando la loro forma originaria.
Infarinarle,
passarle nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato.
Friggere
in olio extravergine di oliva profondo, ruotandole di tanto in tanto fino a
quando non saranno ben dorate.
.... sono una tira l'altra... che goduria.
RispondiEliminama che bei ricordi! Io le mangerei tutte!
RispondiEliminaQuesta giornata dello street food ci sta deliziando con delle vere meraviglie, ma ti confesso che le olive all'ascolana mi hanno sempre intrigato ma non le ho mai fatte è il caso che rimedi con la tua ricettina
RispondiEliminagrazie