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Gnocchi garfagnini alla Trabaccolara #mtc59


Tutto ebbe inizio al 1° raduno MTC a Sinalunga, all’ultimo mi sono trovata a dover affrontare il viaggio da sola con le bambine, ero indecisa se andare o meno, ero sicura sarebbe stato molto faticoso, senza un aiuto, ma poi la prima sera mi è capitato di sedermi accanto a lei e tutto è stato più facile.
Annarita è diventata amica di mia figlia Irene, ma questo, oltre a scatenare la mia più folle gelosia :-P, mi ha anche permesso di passare un fine settimana senza correre dietro a quella peste che MIRACOLOSAMENTE si è comportata a modo. 
Eh si perché quelle due se la sono intesa al primo istante.
A maggio, complice quel figaccione di suo marito che si è fatto qualche giorno ricoverato a Milano, Annarita è venuta a trovarmi. In realtà voleva vedere la sua amica Irene, ma io mi sono fatta furba, ho spedito la bambina una sera dalla nonna in montagna, così ho potuto avere Annarita tutta per me.
In quell’occasione si è lasciata sfuggire che saremmo dovute andare assolutamente in Garfagnana andando o tornando dalle nostre vacanze toscane, ignara che avrei preso la palla al balzo per piazzarmi nei suoi dintorni per un’intera settimana con le due nanette al seguito e senza marito.
In quei giorni passati insieme ho capito perché Annarita è la donna che abbiamo tutti l’onore di conoscere, è circondata da persone con un carico umano talmente elevato che se a casa tua non vivi la stessa cosa, ti rendi conto che ti manca davvero qualcosa.
Questa ricetta è dedicata a te, al cavaliere Dario, alla dolce e bellissima Enrica, al patatone Jacopo, a Lorenza, a Michele e alla tua dolce mamma, che anche se non ho conosciuto so che tiene insieme i pezzi. Siete persone ospitali e di gran cuore e conoscervi e passare del tempo con voi è stato un immenso piacere.


Propongo la mia seconda ricetta per la sfida lanciata da Annarita del blog Il bosco di alici per l'MTC n° 59 presentando degli gnocchi con la farina di granoturco otto file, tipica della Garfagnana, abbinata ad un sugo tipico di Viareggio, fatto con il pesce povero di fondale, che ho assaggiato proprio fatto da Annarita.

Ho cercato un po’ in rete e non ho trovato ricette di gnocchi fatte con la farina di granoturco, se non fatti con polenta già cotta, quindi non mi è restato altro che fare delle prove con vari quantitativi di farina di granoturco tagliata con farina di grano tenero cuocere e assaggiare di conseguenza, ho iniziato con un taglio 80/40 per poi arrivare a 100/50 aggiungendo una spolverata di farina 00 per la spianatoia.

Ingredienti per 4 persone
Per gli gnocchi:
600 g di patate rosse a pasta gialla
100 g di farina 00
1 pizzico di sale
Per il sugo:
pesce di fondale misto a filetti ( io 1 gallinella, 1 scorfano, 1 pesce prete, 7 triglie)
4 pomodori ramati
1 cipolla rossa
1 bicchiere di vino bianco (io vermentino di Sardegna)
1 spicchi di aglio rosso di Nubia
1 peperoncino
prezzemolo
olio Extravergine di Oliva ( io toscano del Frantoio Casone di Vada)
sale

Lavare bene le patate stando attenti a sceglierle di pezzatura simile per avere una cottura uniforme e cuocerle a vapore per 45 minuti.
Spelarle ancora calde, la buccia verrà via facilmente, anche se vi brucerete le mani, s'ha da fare.

Schiacciarle con lo schiacciapatate o passarle al passa verdure direttamente sul piano di lavoro lasciando uscire il vapore e poi incorporare la farina in 3 volte stando attenti a non lavorare troppo l’impasto per non attivare la maglia glutinica.

Fare dei filoncini di diametro 1,5 cm e poi tagliare a tocchetti lunghi circa 2 cm.

Rigare gli gnocchi facendoli rotolare sui rebbi di una forchetta e metterli sul piano di lavoro.

Qualora non poteste cuocere gli gnocchi subito, metteteli su un vassoio ben separati e congelateli, non si attaccheranno alla superficie e saranno perfetti dopo la cottura.


Sfilettare i pesci, separando i filetti dalla testa e dalle lische, scarti con i quali si può preparare un buonissimo fumetto di pesce, da utilizzare per altre preparazioni.
In una padella, preparare un soffritto con un trito di prezzemolo, aglio, cipolla, peperoncino, olio e far cuocere a fuoco lento, fino a quando la cipolla non è bel cotta e dorata.
Incidere la buccia dei pomodori facendo un taglio a croce e sbollentarli per 30 secondi per poi immergerli in acqua ghiacciata. Spellarli, privarli dei semi, tagliarli a dadini e aggiungerli al soffritto.
Appena l'acqua dei pomodori si è ritirata, aggiungere il vino. Evaporato, versare il pesce a filetti e salare.
Sfrigolare il pesce, evitando l'effetto bollito e, quando diventa bianco, schiacciarlo con una forchetta.
A parte, in una pentola, scaldare abbondante acqua. Quando bolle salarla e buttare gli gnocchi. Scolare appena salgono a galla e saltare in padella con il sugo per un minuto.


A casa mia gli gnocchi non si sono mai mangiati, non ho quindi ricordi particolari legati al piatto, di nonne e mamme che impastavano, di impasto crudo rubato dalla spianatoia infarinata, non ho nemmeno ricordi di giovedì particolari dove me li trovavo nel piatto conditi con sughi speciali. Non mi sono nemmeno mai piaciuti troppo, si appiccicavano al palato ed erano mollicci sotto i denti.
Le volte che li ho fatti io, sul blog trovate tante ricette pari al numero delle volte che mi sono lanciata in questa patetica avventura (3), non sono mai stati degni di nota, buoni, ma più per il condimento che per la loro consistenza, quindi questo per me è come un Battesimo e devo dire che ricredersi a volte è estremamente piacevole. 
Mentre formavo gli gnocchi, questa volta più facilmente e velocemente rispetto alla prima, ne ho mangiati 5 o 6 e adesso capisco cosa mi sono persa da bambina.
Nello specifico, ho apprezzato tantissimo sentire la rusticità della farina di granoturco sotto i denti. Grazie Annarita per avermela spedita.



Erano STREPITOSI e lo dico con tutta la poca modestia di cui sono capace. 
Non ho inventato niente, sia chiaro, e proprio per questo motivo vi invito a provarli appena potete. 
Tuffateli nel sugo e fate la scarpetta con il pane se ne resta un po' nel piatto.

Con questa ricetta partecipo all'MTC di settembre sugli gnocchi


Commenti

  1. Belli buoni e da provare sicuramente!!
    Bravissima!

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  2. Perfetti! Sia quelli crudi sia quelli cotti! Da provare assolutamente perché mai lo ho abbinati al pesce e credo valga la pena! Ciao cara!

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    1. Elisa, speravo innanzitutto di riuscire a fare gli gnocchi con la farina di granturco, speravo fossero buoni abbinati con il pesce e sono estremamente sincera nel dire che sono gli gnocchi più buoni mai provati nella mia vita. Il sugo, tipico del viareggino, è qualcosa di spettacolare, davvero.

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  3. così non vale te lo dico subito, poi torno a commentare la ricetta. Gli gnocchi non mi hanno mai fatta piangere prima, mannaggia a te! <3

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  4. Che bel ritratto che ci hai regalato della nostra Annarita! E che buoni i tuoi gnocchi!

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  5. Ecco...adesso credo che abbiamo tutti una insana voglia di conoscere Annarita e la sua famiglia! E i tuoi gnocchi sono belli da vedere sia crudi che cotti! Mi piace l'idea di una farina che li avrà resi "rugosi" e quindi capaci di prendere bene questo ottimo condimento

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  6. Ops! Ho commentato su fb prima di leggere qui, avevo subito pensato alla farina di castagne e invece è la formenton 8 file...tanta roba! Bravissima e che bello leggere della vostra amicizia.

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  7. Mi incuriosisce molto questa ricetta. Credo che la proverò. E mi incuriosisce anche Annarita, a questo punto! :-D

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  8. questi gnocchi sono bellissimi! Annarita non la conosco, ma dalle poche righe che ci siamo scambiate, ho capito che è una persona ricca di grande umanità e sensibilità. Spero di conoscerla di persona molto presto. Potremmo dire che questi sono gli gnocchi dell'amicizia?

    Un caro saluto
    Giuli

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  9. kikaaaa!!! Questi sono da sogno! belli conditi come ci vuole per i gnochi...ohhhhh!
    (io tolgo il peperoncino o muoio...) ma plis a balange li voglio!!!!
    quoto!!!

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  10. Bellissima ricetta e bellissimo racconto di una bellissima amicizia.
    Io gli gnocchi li faccio spesso e, ti dirò, ad occhio. Ne ho mangiati, rubati, impastati tantissimi con le farine più strane, ma con il granturco mai! Questa la provo di sicuro.
    Baci amica mia,
    Nora

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  11. Kika, che ricetta superlativa!!!!
    Oltre al bellissimo post hai realizzato una ricetta unica...!Da provare assolutamente!
    PS: adoro quel piatto....!!! ;D

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  12. Ancora le vedo le mie scimmiette (te compresa) in giro per Castelnuovo, Irene per mano a Jacopo e Elisa nel passeggino o sui gonfiabili che a 15 mesi solo lei poteva andarci. Spero di rivedervi presto. Ma veniamo alla ricetta che è in pieno stile bosco di alici, potrei averla pensata guarda. Mi incuriosisce molto la farina di formenton negli gnocchi (magari io avrei pensato più banalmente alle castagne)mi hai fatto venire voglia di provarli. Il sugo che te lo dico a fare è una genialata dei pescatori che facevano diventare tutto il pescato invenduto sugo per i loro pasti. Pochi ingredienti, cucinati appena ma che donano quel sapore di mare autentico che poche volte si assaggia. Brava e grazie <3

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  13. quando uno dice che ci sono fili che ci legano alle persone... all'Annarita a me lega la ottofile. Mio cugino piemontese ha scoperto un seme di ottofile (con una storia assurda, dietro) e si e' comprato un piccolo mulino per macinarlo: praticamente fa polenta per la sua famiglia e, nelle buone annate, anche per i parenti un po' meno stretti come me. Annarita vive nela terra di questa ottofile. Noi ci siamo scambiate la polenta, appena ci siamo viste. La stessa :), ma di due zone differenti.
    Da li in poi e' storia rigorosamente ruvida e privata, che riconosco nel ritratto che hai fatto di lei, virgole comprese. E anche in questo tuo piatto, che me la ricorda tanto.
    Ma posso dire che mi sono commossa solo sugli gnocchi crudi che non hai mangiato da piccola? Bisogna rimediare, ragazza mia... te ne preparo una spianatoia intera, appena torno :)

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    1. ah no cara Ale, adesso me li preparo da sola e me li mangio anche crudi!
      Ho già iniziato anche le mie figlie a questo bellissimo rito.

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  14. Anche a casa mia gli gnocchi non sono mai andati di moda, io li faccio, mi piacciono molto, ma non li mangio mai crudi. Sarà grave???

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