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Nokedli e pörkölt ungherese

Sono passati 3 anni da quando venne pubblicato "Facciamo gli gnocchi", il sesto libro targato MTChallenge, curato da Alessandra Gennaro ed edito da Gribaudo.
Libro con contenuti bellissimi (come poteva essere altrimenti vista la squadra che ci stava dietro?), grafica geniale affidata a Mai Esteve e le solite foto poetiche di Paolo Picciotto.
Questa volta, a fare la differenza, erano Cinzia e la sua nipotina Bianca, che hanno dato una profonda umanità a delle pagine già di loro molto belle.
L'unica grande pecca di questo libro fu la copertina, mai concordata con gli autori e scelta dall'editore. Copertina completamente sconnessa dal filo conduttore del libro che fece innescare una specie di rivolta silenziosa. 
Il libro non lo pubblicizzammo mai. Non un post sui social, non un post sui blog, niente. Mantenemmo una sorta di silenzio irreale.
A 3 anni di distanza però penso che parlarne sia doveroso e lo facciamo con Il club del 27, rifacendo alcune ricette del libro.
Io colgo l'occasione per pubblicare la mia ricetta, che ovviamente feci all'epoca e poi lasciai nel dimenticatoio.
Vi porto a fare un viaggetto in Ungheria, cosa spero assai gradita in questi giorni difficili in cui i viaggi ci sono preclusi.


Per i nokedli:
250 g di farina
2 uova
160/180 ml di acqua
noce moscata
sale

Setacciate la farina in un'ampia terrina, unite il sale, un cucchiaino di noce moscata grattugiata al momento e le uova, leggermente sbattute. Aggiungete l'acqua fredda da frigorifero, poca alla volta, incorporandola con una frusta.
Dovrete ottenere una pastella piuttosto densa. Regolate di sale e mettete da parte.
Posizionate una grattugia a fori larghi sopra ad una pentola con abbondante acqua salata in ebollizione e versatevi un po' di pastella e fatela cadere dai fori aiutandovi con il dorso di un cucchiaio.
Cuocete i nokedli un po' alla volta, scolateli con una schiumarola appena vengono a galla e trasferiteli in un colino immerso in acqua fredda, per evitare che si attacchino tra loro formando un grosso grumo.
Conditeli a piacere, con burro fuso o accompagnateli, come da tradizione ad uno spezzatino di carne in umido.

Per il pörkölt
400 g di cipolla affettata
50 g di burro
1 carota a cubetti
1 spicchio d'aglio 
1 cucchiaio di cumino 
500 g di polpa di vitello a cubetti di 2 cm
500 g di polpa di manzo a cubetti di 2 cm
2 peperoni rossi tagliati a listarelle
1 pomodoro sbucciato e privo dei semi a dadini
500 g di patate a cubetti
brodo di carne q.b.

Fate stufare la cipolla nel burro fino a quando non inizierà a disfarsi, aggiungete la carota, l'aglio e il cumino precedentemente pestato al mortaio. Aggiungete la carne e fate cuocere a fuoco dolce coperta per un'ora, bagnando, se necessario, con qualche cucchiaio di brodo caldo.
Unite i peperoni e il pomodoro, aggiungete del brodo e fate cuocere un'altra ora, poi aggiungete le patate, altro brodo e cuocete ancora per un'ora fino a quando la carne non sarà tenerissima  e le patate non si saranno quasi disfatte.
Se il sugo dovesse presentarsi troppo liquido, prolungate la cottura fino a raggiungere la densità desiderata.

Commenti

  1. Ecco Chiara, ti sei proprio spiegata! E questo libro è veramente stupendo, magnifica ricetta.

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  2. bellissimo post! e poi con cucina ungherese... come non emozionarsi! brava, Chiara !

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  3. Peccato davvero non si sia potuto dare la giusta importanza al libro. Io non ce l'ho ma deve essere un ottimo libro, come questi tuoi gnocchi, complimenti

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  4. Ciao, Chiara! Sai che non ho il libro? Sarà per questo che alcune ricette non le ho proprio viste..

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  5. Wow che bella ricetta una specie di spatzle ma con un sugo davvero eccezionale! Devono essere molto buoni!

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