Siamo di nuovo alle prese
con l'MTC e questo mese la protagonista è la red velvet, ma mica una normale,
no, senza glutine!
Eh si, perché finalmente ha
vinto la mia sicula preferita.
Lei, che i tacchi della
Parodi se la sognano, perché è sempre almeno una spanna più in alto.
Lei, che non lotta contro
la celiachia, ma che l'ha resa un alleata, sperimentando ricette sempre nuove
che le permettono di mangiare cose strepitose anche se senza glutine.
Lei, che ha sempre qualcosa
da dire, per fortuna quasi sempre interessante (se no sarebbero dolori), ma che
ha anche un super marito che forse parla più di lei.
Lei, che ha 3 figli che più
diversi l'uno dall'altro non potrebbero essere, ma che la amano allo stesso
modo, tanto.
Lei, che sale in cattedra
in difesa dei meno fortunati e che lavora con ardore per offrir loro delle
opportunità insperate.
Lei, che ho avuto l'onore
di conoscere di persona, una grande donna che adoro alla follia.
Lei, che finalmente dopo
aver vinto l'MTC e forse riuscirà a dedicarsi ad altro e soprattutto la smetterà
di stressare la vita a noi, che a vincere non ci pensiamo proprio.
La ricetta di questo mese
mi ha messo a dura prova, non sono ferrata per i dolci, soprattutto quelli dove
si deve usare la bilancia e pesare tutto in modo preciso.
Il risultato infatti non è
dei migliori, ma il sapore mi è piaciuto davvero un sacco, anche se il rosso
del colorante è evaporato in cottura non so dove.
Ingredienti
per circa
*200
g di burro e
**240
g di latticello:
500 ml panna fresca
2 cucchiai di yogurt magro
(ho seguito passo passo le istruzioni di Bucci)
500 ml panna fresca
2 cucchiai di yogurt magro
(ho seguito passo passo le istruzioni di Bucci)
Montare
la panna con la planetaria o con uno sbattitore, inizialmente al minimo, per
poi aumentare gradatamente fino a raggiungere la massima velocità, come se si
dovesse preparare la panna montata, con la differenza che quando sarà montata
non ci si dovrà fermare, ma farla “impazzire”. Inizialmente la panna monterà a
neve ferma, continuare a frullare, la panna diventerà grumosa e poi inizierà a
separarsi in una parte liquida (il latticello) e una parte solida (il burro).
Consiglio di coprire la ciotola dello sbattitore perché quando il burro e il latticello iniziano a separarsi la frusta schizza ovunque. Dopo circa 15 minuti, quando il burro rimane impigliato nella frusta lasciando sul fondo della ciotola tutto il liquido, si può procedere con la scolatura.
Disporre il burro in un panno pulito, stringerlo a palla e strizzarlo dentro ad una ciotola (il liquido colato può essere aggiunto al restante latticello). Cercare di eliminare più liquido possibile per garantire una conservazione più duratura al burro.
Consiglio di coprire la ciotola dello sbattitore perché quando il burro e il latticello iniziano a separarsi la frusta schizza ovunque. Dopo circa 15 minuti, quando il burro rimane impigliato nella frusta lasciando sul fondo della ciotola tutto il liquido, si può procedere con la scolatura.
Disporre il burro in un panno pulito, stringerlo a palla e strizzarlo dentro ad una ciotola (il liquido colato può essere aggiunto al restante latticello). Cercare di eliminare più liquido possibile per garantire una conservazione più duratura al burro.
Quando
non gocciola più, sciacquarlo sotto l’acqua corrente fredda per eliminare ogni
residuo di siero. Lavorare energicamente la massa di burro con le mani bagnate
su un piano di lavoro umido come se si stesse impastando il pane. Dare al burro
la forma desiderata servendosi di uno stampo e far rassodare in
frigorifero.
Filtrare il latticello, aggiungere due cucchiai di yogurt magro, mischiare bene, chiudere il vaso con della pellicola e lasciare fermentare tutta la notte a temperatura ambiente (circa 25°).
Filtrare il latticello, aggiungere due cucchiai di yogurt magro, mischiare bene, chiudere il vaso con della pellicola e lasciare fermentare tutta la notte a temperatura ambiente (circa 25°).
E ora passiamo alla base
della torta (Ricetta
di Stefania)
Ingredienti per 2 tortiere
da 20 cm:
160 g di farina di riso sottilissima
60
g di fecola di patate
30 g di Maizena
30 g di Maizena
1/2
cucchiaino di sale
8 g
cacao amaro
110 g burro home made*
300
g di zucchero
3
uova medie
1 cucchiaino di estratto
vaniglia
240
ml di buttermilk**
1 cucchiaio di colorante rosso
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
Pre-riscaldare il forno a 175°C.
In un recipiente mescolare le farine, il sale, il cacao.
In un altro recipiente, sbattere il burro per 2-3 minuti, finché sarà soffice e poi aggiungere lo zucchero e sbattere per altri 3 minuti.
In un recipiente mescolare le farine, il sale, il cacao.
In un altro recipiente, sbattere il burro per 2-3 minuti, finché sarà soffice e poi aggiungere lo zucchero e sbattere per altri 3 minuti.
Aggiungere
le uova, una alla volta, sbattendo 30 secondi dopo ogni aggiunta.
Mescolare il colorante al buttermilk e quindi versare poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk. Possibilmente iniziare e finire con la farina.
Aggiungere anche la vaniglia e mescolate.
In una tazzina (capiente) mescolare il bicarbonato all’aceto bianco, facendo attenzione a versarlo subito nell'impasto (altrimenti ve lo troverete per tutta la cucina) e incorporarlo bene con una spatola.
Imburrare due teglie da 20 cm e spolverizzare con farina di riso.
Far cuocere per 40/45 minuti, o finché non vedete che è cotto (con il trucchetto dello stuzzicadenti!)
Lasciar raffreddare la torta dentro la teglia (potete usarne anche una in silicone, ma è meglio usare la carta forno per evitare contaminazioni) per 10 minuti. Poi toglierla dalla teglia e lasciarla raffreddare, quindi fasciarla nella pellicola trasparente e metterla a riposare in frigo per diverse ore. In questa maniera sarà più facile da tagliare senza che si sbricioli e sarà più semplice mettere la farcitura.
Non spaventatevi se vi sembra troppo dura, perché a temperatura ambiente tornerà morbidissima.
Mescolare il colorante al buttermilk e quindi versare poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk. Possibilmente iniziare e finire con la farina.
Aggiungere anche la vaniglia e mescolate.
In una tazzina (capiente) mescolare il bicarbonato all’aceto bianco, facendo attenzione a versarlo subito nell'impasto (altrimenti ve lo troverete per tutta la cucina) e incorporarlo bene con una spatola.
Imburrare due teglie da 20 cm e spolverizzare con farina di riso.
Far cuocere per 40/45 minuti, o finché non vedete che è cotto (con il trucchetto dello stuzzicadenti!)
Lasciar raffreddare la torta dentro la teglia (potete usarne anche una in silicone, ma è meglio usare la carta forno per evitare contaminazioni) per 10 minuti. Poi toglierla dalla teglia e lasciarla raffreddare, quindi fasciarla nella pellicola trasparente e metterla a riposare in frigo per diverse ore. In questa maniera sarà più facile da tagliare senza che si sbricioli e sarà più semplice mettere la farcitura.
Non spaventatevi se vi sembra troppo dura, perché a temperatura ambiente tornerà morbidissima.
Ingredienti:
500 g di
quark con 20% di grassi
200 g di
zucchero semolato
75 g di
gocce di cioccolato
1/2
arancia
lingue di gatto (senza glutine)
cuoricini
di zucchero q.b.
Mescolare
il formaggio con lo zucchero e il succo di mezza arancia, aggiungere le gocce
di cioccolato e farcire la torta nei vari strati e spalmarne un leggero strato
anche sui bordi per guarnire infine con le lingue di gatto (la ricetta la trovate qui).
Decorare
la superficie con una fetta d'arancia, cuoricini di zucchero e gocce di
cioccolato.
La farcia che ho scelto non contiene burro, visti i chili presi in questi mesi e il colesterolo schizzato alle stelle, ho scelto qualcosa di più light, ma di ugualmente saporito.
La farcia che ho scelto non contiene burro, visti i chili presi in questi mesi e il colesterolo schizzato alle stelle, ho scelto qualcosa di più light, ma di ugualmente saporito.
In conclusione voglio spendere ancora una parolina per una donna straordinaria che ogni
giorno ci ricorda che un celiaco può mangiare alla nostra tavola senza sentirsi
diverso, che la cucina senza glutine può essere per tutti e non per forza solo
per chi soffre di celiachia, che il pane lievita lo stesso, che i pici si
possono tirare e che la red velvet può esser morbidissima, basta dedicare
del tempo alla lettura delle etichette dei prodotti che compriamo e cucinare
con tanta passione, evitando le contaminazioni.
Il
messaggio mi sembra chiaro e se avete amiche celiache o che scoprono che lo
sono i loro figli, dite loro che c'è chi può far loro da guida e che ce la si
può fare e che anche se la celiachia è una malattia, si può mangiare senza
pensare di essere "malati".
Con questa
ricetta partecipo all'MTC
di febbraio e siccome oggi è San Valentino la mia red velvet è tutta
per i miei amori più grandi.
meravigliosa, ma la prossima la voglio ROSSA :-D
RispondiEliminaLa mia descrizione è tanto simpatica quanto lusingherà... sei sicura di non voler vincere? ;)
RispondiEliminaMa dove è finito tutto quel colore???? :D Solo tu potevi riuscire a farlo sparire in cottura! :D
E comunque ho appena assaggiato il quark e mi sa che la prossima farcia sarà fatta come la tua perché anche io e il burro non andiamo d'accordissimo! Perfetta la soluzione!
P.s. Ma quelle lingue di gatto che sono??? Una meravigliaaaaaaa!
Adoro la tua preparazione e le lingue di gatto danno uno charme tutto retrò...adorabile! E se posso dirtelo, quel cuore tenia all'interno mi piace molto più del rosso fuoco!
RispondiEliminaUn abbraccione mammina! Pat
Vabbè anche se non è proprio tanto red...sembra buonissima! Ma quanti strati poi, io non ci riuscirei mai... ^.^
RispondiEliminala crema al formaggio con il quark non l'ho mai provata, ma l'abbinamento con le gocce di cioccolato e le lingue di gatto mi sembra davvero vincente: stupendo il giro torta e quella fettina d'arancia sopra!
RispondiEliminaDa sempre, l'mtc ha valorizzato il "fatto in casa" e questa tua partecipazione è un concentrato di tutti i nostri messaggi: burro, latticello, lingue di gatto, oltre che la Red Velvet con cui partecipi alla gara, che ti fa onore in modo pieno. Aprrezzo moltissimo anche la scelta del quart, più delicato, nella crema e l'abbinamento (classicissimo in Europa, meno diffuso nella pasticceria americana) dell'arancia e del cioccolato: questo è quello che vi stiamo chiedendo, in questa sfida: di non contaminare un prodotto senza glutine, ma di aprirvi alle "contaminazioni" nella concezione della ricetta. Cosa che tu hai fatto, in modo convincente!
RispondiEliminaGrazie davvero!
wow, che bel commento, sono veramente contenta che la mia ricetta sia stata "guardata" da questo punto di vista e pensa che a torta fatta la farcia e la decorazione non erano ancora decisi, il quark lo avevo già in frigo e le lingue di gatto sono state preparate in extremis a torta già farcita :-P
EliminaLa rifarò questa torta, facendo la macumba perché lieviti di più e perché sia più rossa!
Che meravigliaaa!!!
RispondiEliminaHo visto ora che sto delinquente di blogger non ha preso il mio commento....
RispondiEliminaMi è piaciuta subito la tua versione, con le lingue di gatto che sono spettacolari. Anche la crema leggera con il quark mi attira, tanto che proverò a riprenderla per qualche altro dolcetto *leggero*.
Mi sa che stai abituando già troppo bene la tua Irene.... :-)
Baci
NOra