Uh Signur che giornata!
Stamattina ho deciso che un fighissimo oggetto di design, un porta vino, doveva essere appeso al muro.
Io e Filippo ci siamo armati di trapano e abbiamo iniziato la nostra sfida con la parete. Iniziamo con il primo buco, la punta del trapano entra solo 2 cm e a nulla sono valsi caparbietà e sudore, abbiamo beccato un pilastro di cemento armato, niente da fare. Decidiamo di spostarci di qualche centimetro, prendiamo nuovamente le misure e dando qualche colpetto al muro approviamo entrambi la scelta. Facciamo il secondo buco, il muro sembra fatto di burro, in un secondo la punta entra fino in fondo (il vicino non ha reclamato, desumo che siamo rimasti in casa nostra) e tutti soddisfatti decidiamo che è il caso di procedere con l'ultimo buco (il secondo, necessario per appendere il porta vino). Sono già felice, dovremo si stuccare la voragine fatta nel primo tentativo, ma alla fine avrò il mio porta vino attaccato al muro... Avvitiamo con successo il primo tassello e fiduciosi passiamo al secondo, la vite gira, gira, gira... a vuoto ovviamente! Prima il pilastro e poi un mattone vuoto, che sfiga! Cerchiamo di non scoraggiarci, decido che tappare un buco o tapparne 3 non farà nessuna differenza, quindi la dima viene spostata ancora un po', stavolta un po' più in alto e le dita si incrociano, siamo al quarto buco... e tutto va bene, il tassello si avvita senza problemi, facciamo quindi anche il quinto... eh no dai, che palle, girava ancora a vuoto e la mia santa pazienza era mai svanita.
Io sono assai cocciuta e questo lo hanno ben capito tutti quelli che mi conoscono e stavolta non mi volevo dare per vinta, dovevo assolutamente avvitare quel tassello ed evitare che il muro di casa diventasse un'opera d'arte post moderna.
Alla fine ci abbiamo messo una vite un filino più grossa, ma quel tanto che bastava per fare presa e abbiamo vinto noi!
Questo però è stato solo l'inizio, Filippo è uscito perché aveva un impegno e io ho dovuto fare tutto il resto, cioè un buco in bagno per attaccare un appendino, stuccare tutte le piastrelle intorno alla vasca da bagno che attendevano un restauro e infine stuccare i tre buchi della sala, rasare la parete e perché no, anche imbiancarla.
Sto decisamente diventando vecchia, mica che la faccio a fare tutta sta fatica, se poi pensate che appena finito c'era da preparare il paté per l'MTC di febbraio...
Ora lascio parlare la ricetta e ringrazio Bucci e le squinternate di Menù Turistico per avermi fatto cimentare in un'altra sfida tutta nuova.
Stamattina ho deciso che un fighissimo oggetto di design, un porta vino, doveva essere appeso al muro.
Io e Filippo ci siamo armati di trapano e abbiamo iniziato la nostra sfida con la parete. Iniziamo con il primo buco, la punta del trapano entra solo 2 cm e a nulla sono valsi caparbietà e sudore, abbiamo beccato un pilastro di cemento armato, niente da fare. Decidiamo di spostarci di qualche centimetro, prendiamo nuovamente le misure e dando qualche colpetto al muro approviamo entrambi la scelta. Facciamo il secondo buco, il muro sembra fatto di burro, in un secondo la punta entra fino in fondo (il vicino non ha reclamato, desumo che siamo rimasti in casa nostra) e tutti soddisfatti decidiamo che è il caso di procedere con l'ultimo buco (il secondo, necessario per appendere il porta vino). Sono già felice, dovremo si stuccare la voragine fatta nel primo tentativo, ma alla fine avrò il mio porta vino attaccato al muro... Avvitiamo con successo il primo tassello e fiduciosi passiamo al secondo, la vite gira, gira, gira... a vuoto ovviamente! Prima il pilastro e poi un mattone vuoto, che sfiga! Cerchiamo di non scoraggiarci, decido che tappare un buco o tapparne 3 non farà nessuna differenza, quindi la dima viene spostata ancora un po', stavolta un po' più in alto e le dita si incrociano, siamo al quarto buco... e tutto va bene, il tassello si avvita senza problemi, facciamo quindi anche il quinto... eh no dai, che palle, girava ancora a vuoto e la mia santa pazienza era mai svanita.
Io sono assai cocciuta e questo lo hanno ben capito tutti quelli che mi conoscono e stavolta non mi volevo dare per vinta, dovevo assolutamente avvitare quel tassello ed evitare che il muro di casa diventasse un'opera d'arte post moderna.
Alla fine ci abbiamo messo una vite un filino più grossa, ma quel tanto che bastava per fare presa e abbiamo vinto noi!
Questo però è stato solo l'inizio, Filippo è uscito perché aveva un impegno e io ho dovuto fare tutto il resto, cioè un buco in bagno per attaccare un appendino, stuccare tutte le piastrelle intorno alla vasca da bagno che attendevano un restauro e infine stuccare i tre buchi della sala, rasare la parete e perché no, anche imbiancarla.
Sto decisamente diventando vecchia, mica che la faccio a fare tutta sta fatica, se poi pensate che appena finito c'era da preparare il paté per l'MTC di febbraio...
Ora lascio parlare la ricetta e ringrazio Bucci e le squinternate di Menù Turistico per avermi fatto cimentare in un'altra sfida tutta nuova.
Ingredienti per 2 (o +) persone:
Per il paté di pollo:
2 bistecche di petto di pollo
curry q.b.
150 g di panna fresca
2 chiodi di garofano
olio evo
sale e pepe
Per la crema di peperoni:
1/2 peperone
2 cucchiai di formaggio spalmabile alle erbe
olio evo
sale e pepe
Per gli spaghetti di soia:
100 g di spaghetti di soia
salsa di soia
olio evo
Preparare per prima cosa il paté tagliando a cubetti il pollo e soffriggendolo in un cucchiaio d'olio evo per 3/4 minuti. Aggiungere il curry in polvere sciolto in un cucchiaio di panna fresca, i chiodi di garofano, il sale e il pepe e terminare la cottura della carne. Mettere il pollo nel bicchiere del frullatore, aggiungere il resto della panna e frullare il tutto fino ad ottenere una crema. Mettere il paté nello stampino desiderato (io in un piccolo coppapasta e mettere in frigorifero per almeno 3 ore a rassodare.
A questo punto preparare la crema di peperoni tagliando il peperone a cubetti e facendolo soffriggere in una padella con un fio d'olio. Cuocere a fuoco medio e girando spesso, per almeno 10 minuti, salare, pepare e frullare il tutto con il formaggio spalmabile alle erbe.
Infine preparare i nidi di spaghetti di soia facendo bollire un po' d'acqua in una pentola, spegnere il fuoco e mettere in ammollo gli spaghetti di soia per una decina di minuti. Scolare gli spaghetti eliminando tutta l'acqua di cottura e infine aggiungere salsa di soia in abbondanza. Dividere la pasta in mucchietti e cuocere in una padella con 2 cucchiai di olio caldo, girando solo quando la prima parte sarà bella croccante.
Comporre il piatto mettendo il paté sul nido di spaghetti di soia e decorando con la crema di peperoni.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di febbraio
Ah Ah, immagino la gioia dei vicini! Voglio vedere la foto del portavino, dai! Non ti invidio per niente, no no! Anche io ho appena postato il mio paté ;-)
RispondiEliminaMai mangiato paté di pollo, ma con il curry e accompagnato dai peperoni penso che sia la morte sua :D
Che bello, a me piace un sacco il bricolage! Nel giorno libero di Bucci mio cerco sempre di inventarmi qualche cosa di nuovo da bucare, da appendere o da smontare e rimontare! E ci succede sempre come a voi! O il cemento armato o i vuoti del mattone!!
RispondiEliminaNonostante fossi affaticata dal bricolage, guarda che paté hai creato! Molto molto originale il nido di spaghetti di soia e ottimo il paté! Bravissima, grazie!!
Bacio, Bucci
Ottima questa ricettina!!!
RispondiEliminaEcchime, una delle due squinternate è presente!!! anche qui, bricolage a go go, solo che noi lo facciamo col contagocce: due domeniche fa, all'ikea. Domenica scorsa, a dipingere gli acquisti ikea (tutti capaci a comprare le cose del colore giusto...io cambio idea nel tragitto- ovviamente, quello del ritorno); sabato e domenica a stuccare i muri e dare il bianco... e domani, forse, avrò le mie due librerie supplementari azzurre... ma anch'io aspetto con ansia la prova del buco, specie dopo aver letto il resoconto delle tue avventure...roba che fa passare in secondo piano il tuo patè, uno dei pochi di ispirazione orientale...e ho giusto degli spaghettini di riso in dispensa...:-)))
RispondiEliminaCiao e grazie
ale
Che ideona!! Sia di bucare il muro all'avventura che questo magnifico paté! Io adoro il pollo con i peperoni e il paté chissà perché non mi sembra da meno! Come mai non hai usato i fegatini di pollo per farlo? Come risulta la consistenza? hihi ora mi dirai PROVACI NO?! ;)
RispondiEliminaVevi :)
Ciao Vevi, per i fegatini non ci ho nemmeno pensato, sarà perché il fegato non è che mi faccia molto impazzire. Se ti dico che l'idea iniziale era un paté di peperoni su crocchetta di riso ci credi? Il pollo era là per esser mangiato a pranzo. Poi stavo prendendo il riso in dispensa e mi sono imbattuta negli spaghetti di soia ed è cambiato tutto, doveva essere qualcosa di orientale.:-P
EliminaGià che ci sei e che hai fatto pratica ti aspetto da me per attaccare una decina di oggetti alle pareti, casa mia si potrebbe chiamare Stucco House ^_^ e mi raccomando non scordarti il patè! Scherzi a parte sono esattamente come te, quando mi metto in testa qualcosa devo vincere io idem per i lavori di casa o tutti insieme o niente!
RispondiEliminaBuona settimana
Dopo che sei passata da Sonia verresti anche da me ??? ;-) HO anche io un po' di cosine da appendere e svariati bucherelli da stuccare!
RispondiEliminaBellissima la tua ricetta, il nido di spaghetti di soia croccanti è una chicca davvero che mi sta già ispirando!
Bene, ora che so che col trapano sei brava quanto ai fornelli, la prossima volta che viene da me ti metto all'opera! hihihih!!!!
RispondiEliminaIl pate' che hai fatto mi piace davvero, brava la mia kikina!
Un baciottone