"Senti, com'è? Che sapore ha?”
Difficile comprendere come una domanda di
questo tipo possa aver dato vita ad una delle scene più sexy del cinema
americano. Se me lo avesse chiesto mio marito gli avrei sbucciato una pera e
gli avrei risposto “toh, assaggia!” e invece nella scena del film City of
Angels in cui Seth fa questa domanda a Maggie, le cose vanno diversamente:
Seth: “Descrivila, come Hemingway."
Maggie: "Beh, ha il sapore di una pera. Non sai che sapore ha una pera?"
Seth: "Non so che sapore ha una pera per te"
Maggie: "... dolce, succosa, morbida sulla lingua, granulosa come... sabbia zuccherina che si scioglie in bocca"
Maggie: "Beh, ha il sapore di una pera. Non sai che sapore ha una pera?"
Seth: "Non so che sapore ha una pera per te"
Maggie: "... dolce, succosa, morbida sulla lingua, granulosa come... sabbia zuccherina che si scioglie in bocca"
Il primo regalo di Natale che ho fatto a mio
marito, pochissimi giorni dopo esserci conosciuti, è stato un ingresso alla
mostra Dialogo nel buio all’Istituto dei ciechi di Milano: un percorso al buio,
guidati solo dalle sensazioni tattili, uditive e olfattive alla scoperta
dell’ambiente che ci circonda quotidianamente: una strada trafficata, un bosco,
un stanza di casa. Il percorso si conclude in un locale dove si beve
l’aperitivo ed ecco che entrano in gioco anche le sensazioni gustative.
Perché ve lo sto raccontando, perché in
quell’occasione tutti i miei sensi si sono accentuati e solo in quel caso penso
avrei potuto descrivere così una semplicissima pera.
Ora basta con le divagazioni romantiche di
casa mia, torniamo ai veri protagonisti della nostra storia.
Per chi non avesse visto il film, è ambientato
a Los Angeles, da qui il titolo città degli angeli ed è il remake holliwoodiano
del celeberrimo film di Wim Wenders “Il cielo sopra Berlino”.
Seth e Maggie, un angelo custode e un cardio chirurgo, lei ha appena perso il suo paziente sul tavolo operatorio, lui è andato a
prenderlo proprio per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio.
Lei percepisce la sua presenza, nonostante
inizialmente non lo possa vedere, ma lo sente e i loro sensi si fondono in una
bellissima storia d’amore.
Un giorno Seth decide di fare il “salto” per
poter poter amare Meggie, toccarla, sentirla; anche agli angeli è concesso il libero arbitrio, possono
scegliere il loro destino: se rimanere immortali o diventare esseri umani.
Finalmente ora Seth può sentire il profumo dei suoi
capelli, accarezzare la sua pelle nuda, percepire il suo calore.
Non sarà un epilogo felice il loro, Maggie
infatti muore la mattina seguente alla loro prima e ultima appassionante notte
d’amore.
L’ultima scena vede Seth in spiaggia, di
fronte al mare, con tutti gli angeli intorno che si ritrovano all’alba e al
tramonto ad ascoltare una musica sublime. Si lascia avvolgere dalle onde, grato
delle sensazioni che riesce provare adesso che è diventato uomo.
L’idea per il mio tiramisù nasce dalla
descrizione che Maggie fa della pera e si sviluppa in un crescendo di emozioni
e consistenze fino ad arrivare all’ultima scena del film, di fronte a quel mare
avvolgente blu curaçao, con la spuma delle onde di savoiardi imbevuti nella
bagna alle pere e le pere caramellate
con i piedi sulla sabbia zuccherina di croccante alle noci macadamia. Un tiramisù destrutturato, da gustare verso l'orizzonte.
Tiramisù al blu curaçao, pere caramellate e croccante alle noci
Savoiardi di Leonardo di Carlo
Ingredienti per 30
biscotti:
120 g albumi
100 g zucchero semolato
80 g tuorli
100 g farina setacciata
scorza di 1 lime grattugiata
scorza di 1 mandarino grattugiata
1 g sale
zucchero a velo setacciato per spolverare
Preriscaldare il forno a 180° ventilato.
Rompere le uova e separare i tuorli dagli albumi. Far schiumare questi ultimi montandoli leggermente, aggiungere lo zucchero a pioggia, il sale e continuare a montare fino a che non si sarà ottenuta una meringa lucida e soda.
Mescolare i tuorli con la frusta in modo da renderli fluidi, quando gli albumi saranno pronti, unire le uova a cucchiaiate, poche per volta, mescolando delicatamente dall'alto verso il basso con una spatola in modo da incorporarli pian piano alla montata. Una volta amalgamate le uova, unire la scorza di lime e mandarino e mescolare ancora . A questo punto incorporare la farina, poca per volta, mescolando con una spatola sempre dall'alto verso il basso per non smontare il composto.
Trasferire la massa in una sac à poche munita di beccuccio liscio di 10-14 mm e formare dei bastoncini di circa 8 cm di lunghezza e 2 cm di spessore, direttamente sulle teglie rivestite di carta forno.
100 g zucchero semolato
80 g tuorli
100 g farina setacciata
scorza di 1 lime grattugiata
scorza di 1 mandarino grattugiata
1 g sale
zucchero a velo setacciato per spolverare
Preriscaldare il forno a 180° ventilato.
Rompere le uova e separare i tuorli dagli albumi. Far schiumare questi ultimi montandoli leggermente, aggiungere lo zucchero a pioggia, il sale e continuare a montare fino a che non si sarà ottenuta una meringa lucida e soda.
Mescolare i tuorli con la frusta in modo da renderli fluidi, quando gli albumi saranno pronti, unire le uova a cucchiaiate, poche per volta, mescolando delicatamente dall'alto verso il basso con una spatola in modo da incorporarli pian piano alla montata. Una volta amalgamate le uova, unire la scorza di lime e mandarino e mescolare ancora . A questo punto incorporare la farina, poca per volta, mescolando con una spatola sempre dall'alto verso il basso per non smontare il composto.
Trasferire la massa in una sac à poche munita di beccuccio liscio di 10-14 mm e formare dei bastoncini di circa 8 cm di lunghezza e 2 cm di spessore, direttamente sulle teglie rivestite di carta forno.
Spolverare
generosamente di zucchero a velo e lasciar riposare dieci minuti, poi ripetete
l'operazione. Quando lo zucchero sarà completamente assorbito, infornare e cuocere
10 minuti con il forno chiuso e 10 minuti con il forno tenuto aperto dal manico
di un cucchiaio di legno. Lasciar completamente raffreddare prima di staccare i
biscotti dalla carta forno e conservare in una scatola di latta.
Crema al mascarpone
450 g di mascarpone*
30 ml di blu curaçao
4 tuorli
4 albumi
zucchero in pari peso dei tuorli e degli albumi.
Rompere le uova e separare i tuorli dagli albumi.
zucchero in pari peso dei tuorli e degli albumi.
Rompere le uova e separare i tuorli dagli albumi.
Raccogliere i tuorli
in un recipiente che possa reggere il calore, pesarli e aggiungere lo stesso
peso di zucchero, mettere il recipiente a bagnomaria e montare con le
fruste fino a raggiungere la temperatura di 70. Togliere la pâte à bombe
dal calore e trasferirla in un bagno freddo, continuando a montare fino a
completo raffreddamento. Procedere allo stesso modo con gli albumi, pesarli e
aggiungere pari peso in zucchero.
Metterli in un contenitore a bagnomaria e portarli a 70° montandoli con le fruste. Toglierli dal fuoco
e continuare a montare fino ad ottenere una meringa densa e lucida, completamente fredda.
Metterli in un contenitore a bagnomaria e portarli a 70° montandoli con le fruste. Toglierli dal fuoco
e continuare a montare fino ad ottenere una meringa densa e lucida, completamente fredda.
Trasferite il
mascarpone in una grossa ciotola, aggiungere il blu curaçao e
mescolare bene, così da ammorbidire il mascarpone. A questo punto aggiungere
prima la montata di uova, incorporandola con una spatola, e poi la
meringa, mescolando delicatamente fino ad avere una crema spumosa, morbida e
vellutata.
*Mascarpone fatto in casa di Francesca Carloni
Ingredienti: per circa
450 g di mascarpone
750 ml di panna fresca
al 35% di grassi
1 cucchiaio e mezzo di
succo di limone
Versare la panna
fresca in una ciotola di vetro o in un tegame di acciaio inox e far cuocere a
bagnomaria fino a che non raggiunge la temperatura di 85°.
A questo punto, unire
il succo di limone e mescolare bene: la panna inizierà ad addensarsi.
Continuare a cuocere a
85° per circa 5 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Togliere la ciotola
dal bagnomaria, coprire e far raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in
frigorifero, per 12 ore: al termine di questo riposo, la panna si sarà
ulteriormente addensata.
Trasferire il tutto in un colino a maglie fitte, rivestito di un canovaccio pulitissimo e posto sopra ad una ciotola.
Trasferire il tutto in un colino a maglie fitte, rivestito di un canovaccio pulitissimo e posto sopra ad una ciotola.
Chiudere il canovaccio
legando i quattro lembi con un elastico e appenderlo con un cucchiaio di legno
sopra una pentola a bordi alti in modo che raccolga il siero che colerà durante
il riposo. Lasciar riposare altre 24 ore in frigorifero, la parte solida
restante sarà il vostro mascarpone.
Conservarlo in un
barattolo di vetro sterilizzato e a chiusura ermetica e conservarlo il frigorifero
fino al momento dell’uso (non oltre i tre giorni).
Bagna alle pere
Ingredienti:
2 pere Williams
300 g
di acqua
80 g
di zucchero di canna
Sbucciare le pere, tagliarle in quarti e poi in grossi spicchi.
Portare
a ebollizione l'acqua con lo zucchero e le pere, spegnere il fuoco e lasciar
raffreddare.
Pere caramellate
Ingredienti:
2 pere Williams
(utilizzate per la bagna)
30 g di miele di
acacia
15 g di burro salato
Far fondere il burro
in una padella capiente, quando sarà caldo disporre la pera tagliata a scaglie
spesse, precedentemente utilizzate per insaporire la bagna. Versare il miele in
modo che sia distribuito uniformemente e far caramellare.
Croccante alle noci macadamia
Ingredienti:
70 g di zucchero
semolato
30 g di miele
millefiori
150 g di noci
macadamia
Tostare le noci per 5
minuti a fuoco vivo, mescolando spesso e tritarle grossolanamente al coltello.
Sciogliere lo zucchero e il miele in tegame a fondo spesso a fuoco bassissimo,
senza mai mescolare e cuocere fino ad ottenere un caramello dorato. Aggiungere
le noci e mescolare bene in modo che tutte siano avvolte dal caramello,
spegnere il fuoco e trasferire subito su un foglio di carta da forno. Una volta
raffreddato, tritare il croccante con il frullatore, per ottenere la sabbia
zuccherina.
Note:
-ho fatto il
mascarpone fatto in casa e rispetto a quello industriale è molto più saporito
(nel senso buono del termine).
-ho fatto i savoiardi
fatti in casa e rispetto a quelli industriali sono buonissimi, niente gesso per
intenderci, ma continuano a non essere i miei biscotti preferiti, nonostante io
sia per il partito dei savoiardi a discapito dei Pavesini
-ho fatto la pâte à
bombe, perché volevo che questa sfida fosse l'occasione per provare qualcosa di
nuovo, ma rimango fedelissima alla mia ricetta* con le uova crude, che risulta
molto meno dolce e ugualmente stabile.
Solitamente uso uova
di galline felici, quelle di mia suocera, che per l'occasione hanno scelto di
scioperare.
*(crema
al mascarpone di Kikina: 400 g di mascarpone, 100 g di zucchero, 4
uova, 3 cucchiai di liquore
Montare
i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e molto spumosa,
aggiungere il mascarpone, il liquore e infine gli albumi montati a neve
fermissima, mescolando dal basso verso l’alto.)
Quando
mi verrà la salmonella vedrò di tornare alla pâte à bombe, ma fino a quel
momento, no grazie. Il tiramisù era decisamente troppo dolce unendo tutti gli elementi insieme, utilizzando le uova a crudo avrei eliminato la metà esatta dello zucchero, più tarato sui miei gusti.
-la
crema al mascarpone idealmente doveva essere molto più blu, è venuta di un
turchese pallido, ma onde evitare di fare un tiramisù superalcolico, ho
utilizzato il blu curaçao anche sulla superficie delle onde solo ai fini
fotografici, i 30 ml vanno messi tutti all'interno della crema.
-da
quando Paolo è entrato a far parte di questo pazzo gruppo mi sento spronata a
fare delle foto che esprimano il concetto della mia ricetta, e non solo il
risultato di quello che ho cucinato.
Volevo
rappresentare il mare all’alba e non avendo a disposizione uno sfondo adeguato
(lo so che Genova è vicina, ma non si poteva fare), ho cercato di rendere
l’idea con la luce calda, radente, a filo d’acqua. Un sole che sorge ad est
guardando il mare verso ovest :-P
Ringraziamenti:
-A Susy del blog Coscina di
pollo, che ha vinto la sfida sulle tapas con il suo trittico interspaziale
(finalmente hai vinto, io l’ho detto da un po’ che te lo meritavi). Grazie alla
sua creatività è riuscita a partorire una sfida altrettanto ingegnosa, la
numero 61, in cui dovevamo ideare un sexi tiramisù ispirato al mondo del
cinema. Mai come in questa fine 2016 mi state facendo zampettare i neuroni,
grazie.
-Al barista del Niniva di
Almè che si è lasciato corrompere dandomi un po' di liquore
-A Giuliana che ha
gentilmente rabboccato portandomi il resto della sua bottiglia
-A Mai per aver condiviso
con me l’amore per questo film in una chiacchierata in tempi non sospetti e per
avermi incoraggiato e consigliato nella sessione fotografica in notturna
-Ad Alessandra per avermi
portato nella Selva Oscura, la strada è ancora lunga, ma spero di fare passi
avanti e che il miracolo avvenga anche per me
-Alla redazione MTC per i
tips & tricks e per tutto il lavoro che sta dietro a questo bellissimo
gioco
Con questa ricetta partecipo all'MTC di novembre sul sexi tiramisù di Susy
kikkina, bellissimo lavoro, bellissimo film, e tiramisù per me assolutamente goloso, adoro le macadamia! Dai che la strada è lunga, la percorriamo in compagnia...
RispondiEliminaGiuliana, il viaggio con te può essere solo un arricchimento e sono felice di averlo intrapreso. Magari prima o poi ci prenderemo una sbronza tutta blu.
Eliminafilm bellissimo e quella scena che rivedrei mille e mille volte ancora...per non parlare del tiramisu...e del tuo lavoro dietro al tuo tiramisu'....complimenti davvero!
RispondiEliminaGrazie Patrizia, sono felice che ti sia piaciuto. Ho capito 2 cose: d'ora in poi mascarpone e savoiardi home made, di tutti i gusti.
EliminaChe dire. Dopo aver visto quel film, la mia considerazione delle pere (frutto già molto amato), è cambiata radicalmente. :D
RispondiEliminaL'ho visto, anche svariate volte, e soprattutto ho la colonna sonora, meravigliosa. Ma non riesco ad amarlo fino in fondo. Perché è troppo. Talmente tanto che mi infastidisce, ma è un problema mio.
Cosa che non mi succede leggendo la tua ricetta, che trovo fantastica, azzeccata in tutto e soprattutto veramente evocativa, complessa, bella.
Cara Kika, non c'è tua proposta in MTC che non premierei. Bravissima.
Che bel complimento, grazie.
EliminaHo comprato la colonna sonora del fil più di 15 anni fa e ormai il cd salta da quanto è consumato. L'ha amta, sicuramente più del film, che trovo comunque molto bello (lo guardo ancora con gli occhi di una ventenne).
Una presentazione del tuo dolce magnifica, penso alla faccia delle tue bimbe un attimo prima di andare giù a cucchiaiate, nonostante il Curacao (ma son svezzate bene !!)...ma la parte che mi ha affascinato di più e che in assoluto ho trovato sensuale, romantica, favolosa per uno dei primi appuntamenti con il proprio destino è questa esperienza sensoriale che avete fatto..al buio! Beh Kika questa scelta che hai fatto sia un modo splendido per conoscerti meglio
RispondiEliminae non l'ho raccontata tutta, se no la Van Pelt mi caziava per la lungaggine, ma in quel locale era presente un pianoforte e Filippo è stato scortato fino lì e ha suonato per tutti. Ero in un brodo di giuggiole.
Eliminasplendido, la tua presentazione, il tuo racconto con tuo marito e infine questa meraviglia.
RispondiEliminaComplimenti
Il difficile di questa sfida era sia nel ricercare l'ispirazione che poi cercare di tramutarla in ricetta. Beh, quando tutto è perfetto, spesso si dà per scontato tutto il lavoro che c'è dietro. La scena è sublime e la realizzazione anche! Non potevi interpretarla meglio.
RispondiEliminaAlla fine siamo romantici, noi abbiamo preso un fantasma, tu un angelo ahahah
E capisco la strizza per la perdita di un post così complesso!
Complimenti!
Fabio
Ciao fantasmino, felice che tu sia passato di qui, nella tua sublime trasparenza. Purtroppo il post non è stato recuperato, me lo sono dovuta riscrivere daccapo, ma come dice Mai: era destino che lo dovessi riscrivere, per scriverlo meglio.
EliminaBeh ! senza parole . Bravissima .
RispondiEliminaSorella di pere! Anche la tua versione mi convince moltissimo, e poi l'hai presentata con più convinzione fotografica di me sicuramente.
RispondiEliminaUnica pecca, mi fa però tornare alla mente l'unica sbornia della mia vita: con un gelato affogato nel blue curaçao.
E ora sbellicatevi, alla faccia di me astemiaccia del cavolo.
Baci! Lidia
io mi sono sbronzata con la sangria, a 18 anni, la prima e unica perdita di controllo dovuta all'alcol. La ricorderò per la vita. E adesso ridi pure tu.
EliminaNon mi odiare, ma tu non sai quanto abbia detestato quel film che, per me, è e rimane "il film delle pere", un po' quelle che avrei voluto farmi alla fine.
RispondiEliminaMa, lo avrai capito dal mio post, sono "diversamente romantica", quindi non mi aspettavo nulla di meno da me :D
In compenso il tuo tiramisù mi convince in tutto e per tutto.. questo sì che è rendere onore alle pere (e al film) :)
Spero che le pere che ti sei fatta alla fine del film non abbiano pregiudicato il tuo giudizio, ben più importante, sul un frutto che io amo alla follia e che è il vero protagonista sexi di questa mia ricetta. il tuo essere così diversamente romantica è anche quello che ti rende così speciale.
EliminaHo visto quel film ma il mio romanticismo si è perso nella lentezza esasperante delle scene, dovrei rivedermelo. Letto così però ha un altro sapore e mi piace molto. Mi piace anche il tuo tiramisù, legato alla descrizione di un sapore che è filo conduttore di tutto il dolce. Brava Kika semmai ce ne fosse stato bisogno, fai passi da gigante, in tutti i sensi.
RispondiEliminaRicevere bei complimenti da chi si stima profondamente è sempre una cosa che scalda il cuore.
EliminaLe pere non sono il mio frutto preferito ma grazie alla tua bravura,al tuo estro e alla tua sensibilità avrei voluto tanto provare il tuo tiramisu. Hai raccontato la tua esperienza con tuo marito in maniera splendida,semplice ed emozionante anche per chi non c'era ma ha potuto leggeri. La ricetta è bella e sei fantastica perchè ti sei messa in gioco in tutte le preparazioni.Il croccante alle noci macadamia è la mia parte preferita della ricetta:ti prego portamelo al raduno:). Sono fortunata ad averti conosciuto.
RispondiEliminaNon avevo neanche mai provato le noci macadamia, ne avevo un pacchettino regalatomi da mia cognata e su 250 g, 150 sono finiti nel croccante, gli altri 100 g li ho sgranocchiati mentre facevo il resto, praticamente una droga. Vedrò cosa posso fare al raduno, magari preparerò un pacchettino speciale tutto per te (solo per Alice avviamente!) La fortuna è reciproca e sono felice di condividere la stanza al raduno, avremo di che parlare.
EliminaAnche se vedo pochi film, Il Cielo sopra Berlino e' uno di quelli che ha segnato la mia tarda giovinezza. Ogni volta che ci ripenso ritrovo intatte certe emozioni e ho una tale paura di contaminarle che nemmeno ho mai rivisto l'originale, figuriamoci il remake. Pero', le tue emozioni sono arrivate, forti e chiare. E sono arrivate attraverso una scrittura trattenuta al punto giusto, che lascia intuire una guida piu' sicura, capace di decidere quando e' il momento buono per lasciarsi andare e quando no- e di coinvolgere il lettore, senza che questo se ne accorga.
RispondiEliminaE il tiramisu' corrisponde: sapori distinti, che non arrivano come una pugnalata, ma si insinuano con sfumature delicate, accompagnati da profumi, colori, sollecitazioni dei sensi. E il tuo procedere parallelo avanza. Alla grandissima!
Sono grata a te per la bella opportunità che mi hai dato e per la pazienza con la quale hai gestito i miei fiumi in piena. Adesso spero solo che continuare sulla retta via.
EliminaSono felice di questo tuo commento, che il messaggio sia arrivato come speravo, con tutte le sfumature che gli ho voluto dare.
Ho amato molto il "Il cielo sopra Berlino", come tutti quei bei film che alla fine ti fanno dire:"Che bel film! Ho pianto tanto!" Perché quello è il pianto struggente. Il tuo Tiramisù è proprio struggente: immagino le consistenze e penso che all'assaggio parta la musica del film... Niente poteva essere più azzeccato! Sei proprio brava!
RispondiEliminaCara mia, in questa sfida hai centrato perfettamente il tema, il film è dolcissimo e condivido con te la sexytudine della scena sopra citata, davvero un tiramisù che calza perfettamente con il film.
RispondiEliminaBella la foto e devo dire che in questa sfida volevo, cercavo, la creatività fotografica, tu sei una delle poche che ha voluto fotografare per trasmettere ciò che ha cucinato, l'ho apprezzato molto e per questo ti faccio un'applauso grandissimo!.
Per il tuo tiramisù, anch'io sono del partito uova crude e non ne esiste altra versione, comunque tornando alla tua proposta, devo dirti che gli abbinamenti sono interessanti e devo ammettere che quel croccante alle noci di macadamia mi ha fatto proprio impazzire, un mare di gusto e sapore come sabbia zuccherina che si scioglie sotto la lingua....bravissima!!!
ripasso perche il comento non si e salvato!!!
RispondiEliminaHo amato dal primo momento il tuo tiramisù. Del film mi ricordo bene quella scena alla quale ti sei ispirata...
Credo che tu sia una delle persone, qua dentro, con delle capacità nescoste e che stano venendo a galla a una velocità incredibile! Sei risoluta, intuitiva e una sensibilità estrema. Si vede datutto cio che fai, come lo fai e vome lo raconti! io in quella tua spiagia di tiramisu mi ci butterei subito! GRANDISSIMA!!!!
Kikina mia...è buonissimo....e lo so perché mi sono mangiata l'ultimo pezzo. Brava!!!!,
RispondiElimina