Quando ho visto che la
sfida del mese scorso è stata vinta da Antonietta del blog La trappola golosa con la sua buonissima Caprese cheesecake, nella speranza di cimentarmi
con pane o pizza, ho subito ripescato il mio Alfie dal frigo. In realtà l’ho
solo guardato e ho richiuso la porta. Non lo usavo dal 13 marzo ed era in
condizione pietose!
Procedere allo staglio a mano. Il disciplinare consiglia di ottenere dei panetti da 300/350 g ma dovendo utilizzare un forno casalingo io consiglio con queste dosi di ottenere 3, ma anche 4 panetti. Lo staglio l'ho fatto addirittura in macchina perché ormai i tempi di lievitazione erano maturi.
Riporli su un telo non infarinato, perché essendo un impasto ben incordato, non si attaccherà durante la lievitazione, e lasciar quindi lievitare per altre 4 ore.
Riscaldare il forno alla massima temperatura (quello a gas che abbiamo nella casa in montagna raggiunge delle temperature altissime, tanto che di solito non riesco a cuocerci nulla perché brucia tutto in un secondo, ma per l'occasione era perfetto) insieme alla teglia che servirà per la cottura, senza mai aprire lo sportello. Una volta che i panetti sono lievitati stenderne uno alla volta su un ripiano, stavolta va bene anche il legno, spolverato con farina di semola, senza usare il mattarello ma allargandolo con le mani, dal centro verso il bordo e poi, come fanno i pizzaioli veri, facendolo debordare roteandolo, in modo che avvenga un’estensione più delicata.
Prelevare lo stampo dal forno, trasferirci il disco di pizza, senza oliare, condire e infornare per 5 minuti al ripiano più basso, poi altri 4/5 minuti nel ripiano più alto.
Pizza al piatto con lievito liquido
Ho modificato la
ricetta per utilizzare il lievito liquido, sottraendo alla dose totale di acqua
e farina l’equivalente del peso del lievito in proporzione 50:50.
Penso che solo la sfida sul pollo mi aveva impegnato così, in fatto di studio ed energie.
Con queste ricette partecipo all'MTC di giugno
Ho aspettato ancora un
paio di giorni, ho stampato il post accuratissimo di Antonietta e mi
sono messa a studiare. Non troppo, lo ammetto, desideravo tantissimo fare la
pizza al piatto “per vedere l’effetto che fa”, ma poi nelle conversioni di pesi
e tempi non è che sono una cima e quindi ho ripiegato sulla pizza in teglia con lievito madre liquido, diciamo una sorta di esperimento.
Era un test
sull’impasto e non sulla farcitura, quindi sono andata sul classico, le pizze
che ci piacciono di più e il mio entusiasmo era difficile da nascondere, era
buonissima.
In realtà non troppo
diversa da quella che faccio di solito, ho voluto vincere facile, ma la
sicurezza di raggiungere un buon risultato seguendo delle indicazioni precise,
senza andare a caso, mi fa ben sperare sulla buona riuscita dell’impasto
SEMPRE e non a volte si e a volte meno.
La mia sfida personale era
dunque sulla pizza al piatto.
Ovviamente volevo tentare di usare il lievito liquido, ma volevo anche provare l’impasto di Antonietta con il grammo di lievito in panetto e quindi ecco le mie versioni a confronto... in un viaggio a ritroso.
Ovviamente volevo tentare di usare il lievito liquido, ma volevo anche provare l’impasto di Antonietta con il grammo di lievito in panetto e quindi ecco le mie versioni a confronto... in un viaggio a ritroso.
Idratazione 55%
Ingredienti
Per l'impasto:
450 g di farina w260
250 ml di acqua
12 g di sale
1 g di lievito di
birra
Per farcire:
250 g di polpa di pomodoro
250 g di mozzarella per pizza
olio extravergine d'oliva
sale q.b.
Misurare l’acqua,
versarla in una ciotola, prelevarne una piccola quantità in due tazzine
differenti: in una sciogliere il sale, nell’altra il lievito di birra.
*Versare il contenuto
con il lievito di birra nella ciotola con l’acqua e iniziare ad aggiungere
gradualmente e lentamente la farina setacciata a parte, incorporandola man mano
all’acqua, poi finita la farina aggiungere il sale sciolto in acqua, continuare
ad amalgamare fino a raggiungere il “punto di pasta”. Il disciplinare dice che
questa fase deve durare 10 minuti, a me è durata circa 5 minuti.
Ribaltare sul piano da
lavoro e lavorare 20 minuti. Non sottovalutare questo tempo: è estremamente
necessario per ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una
pizza soffice e asciutta.
Piegare e schiacciare
ripetutamente, poi all’avvicinarsi dei 20 minuti l’impasto diventerà morbido e
sempre più cedevole e infine avrà un aspetto setoso.
A questo punto riporlo
in una ciotola di vetro o porcellana, coprire con pellicola e lasciar lievitare
per 2 ore.
Ieri era l'ultimo giorno buono x fare la mia pizza, ma dovevo andare in montagna, quindi ho impastato poco prima di partire, ho messo l'impasto in una ciotola e me lo sono portata dietro... ovviamente mi ha seguito anche nella breve tappa che ho fatto per un saluto a mia mamma alla casa di riposo.
Procedere allo staglio a mano. Il disciplinare consiglia di ottenere dei panetti da 300/350 g ma dovendo utilizzare un forno casalingo io consiglio con queste dosi di ottenere 3, ma anche 4 panetti. Lo staglio l'ho fatto addirittura in macchina perché ormai i tempi di lievitazione erano maturi.
Riporli su un telo non infarinato, perché essendo un impasto ben incordato, non si attaccherà durante la lievitazione, e lasciar quindi lievitare per altre 4 ore.
Riscaldare il forno alla massima temperatura (quello a gas che abbiamo nella casa in montagna raggiunge delle temperature altissime, tanto che di solito non riesco a cuocerci nulla perché brucia tutto in un secondo, ma per l'occasione era perfetto) insieme alla teglia che servirà per la cottura, senza mai aprire lo sportello. Una volta che i panetti sono lievitati stenderne uno alla volta su un ripiano, stavolta va bene anche il legno, spolverato con farina di semola, senza usare il mattarello ma allargandolo con le mani, dal centro verso il bordo e poi, come fanno i pizzaioli veri, facendolo debordare roteandolo, in modo che avvenga un’estensione più delicata.
Prelevare lo stampo dal forno, trasferirci il disco di pizza, senza oliare, condire e infornare per 5 minuti al ripiano più basso, poi altri 4/5 minuti nel ripiano più alto.
Note:
non ce ne
sono, la pizza è buonissima e secondo me mi è venuta pure bene.
Pizza al piatto con lievito liquido
Ingredienti
Per il poolish:
50 g di farina w350
50 ml di acqua
130 g di lievito liquido
Per l’impasto:
325 g di farina w350
125 ml di acqua
12 g di sale
Per farcire:
250 g di polpa di pomodoro
250 g di mozzarella per pizza
1 zucchina
pancetta a fette
scamorza affumicata
brie
salsiccia
Fare il poolish
mescolando 50 g di farina, 50 ml di acqua e 130 g di lievito e lasciar
lievitare in una ciotola coperta da pellicola trasparente per 6 ore in
frigorifero.
Togliere dal
frigorifero e lasciare a temperatura ambiente per 1 ora prima di procedere con
l’impasto di 325 g di farina, 125 ml di acqua, il poolish e del sale.
Seguire il
procedimento di Antonietta*
Far lievitare per 4
ore e mezza.
Ricavare 4 panetti e
far lievitare per 5 ore.
Stendere i panetti e
infornare o procedere con la doppia cottura, prima su fornello e poi in forno.
C’è
un secondo modo di cottura, forse migliore rispetto al primo, perché produce
immediatamente il classico cornicione alto tipico della pizza napoletana.
Scaldare
il forno come per l’altro procedimento e scaldare contemporaneamente una
padella di pietra o ghisa o comunque dal fondo spesso sul fornello della
cucina, fino a vederla “fumare”. Trasferirci il disco di pizza senza
condire e lasciar cuocere per 2 minuti. Nel frattempo estrarre lo stampo
dal forno, trasferirci la pizza, condirla velocemente e lasciar cuocere
in forno, nella parte più alta per 4/5 minuti e comunque finché non risulti
bella dorata.
Note e valutazioni alla
luce dei consigli ricevuti:
Desideravo intensamente
fare la pizza al piatto con il mio Alfie (lievito liquido), ma come ha detto
Antonietta “la ‘morte’ della pizza al piatto è il lievito di birra”, quindi non
posso dire di essere soddisfatta per vari motivi:
- L’impasto
sono riuscita a lavorarlo bene, facendo le dovute proporzioni per mantenere
l’idratazione indicata del 55%.
- Ho
allungato leggermente i tempi di lievitazione per esigenze logistiche, ma il
mio lievito non sarebbe riuscito a dare il suo meglio rispettando i tempi del
disciplinare (2+4 ore).
- I miei panetti,
durante la seconda lievitazione erano completamente ricoperti dal telo e hanno
lievitato all’interno del forno chiuso, ma nonostante questo hanno
fatto una leggera crosticina che ha compromesso la fase di stesura della pasta.
Erano ben lievitati, ma quando li ho sgonfiati per stenderli l’impasto era
molto compatto, non so se rendo l’idea, ma è stato come toccare una spugna
soffice ma mentre la mano affonda verso la base, piano piano al tatto la spugna
diventa dura e compatta, l’impasto una volta sgonfio non mantiene nulla della
sua sofficità ed elasticità. Non so se questo dipenda da un errore nella
lievitazione o se la pizza al piatto prevede che l’impasto sia così, chiedo
lumi a chi commenterà queste mie ricette.
- Ho
scoperto che, al contrario che per la pizza in teglia, per la pizza al piatto
la farina più indicata è la w260.
- Ho fatto 4 pizze con 2 cotture diverse:
. doppia cottura:
2 minuti in bianco in teglia rovente sul fuoco vivo e poi dopo aver condito
velocemente 3 minuti nella parte più alta del forno.
La crosta si è alzata bene
in padella, ma poi l’impasto si è seccato velocemente e in forno si è quasi
biscottato.
. cottura in forno:
5 minuti sul ripiano più basso e 5 minuti in quello più alto.
La crosta non si è alzata
che di qualche millimetro e la base in forno non si è cotta molto bene,
nonostante fosse dorata.
- Le pizze erano
abbastanza buone e perfettamente digeribili, ma il risultato non è
assolutamente come doveva essere.
Maturazione
in frigo, lievitazione in teglia
Idratazione
70%
Consistenza:
esterno croccante, interno morbido
per
2 teglie quadrate da 25x25
Ingredienti
Per
l'impasto:
450
g di farina
320
ml di acqua
130
g di lievito liquido
15
g di sale
Per
farcire:
250
g di polpa di pomodoro
250
g di mozzarella per pizza
1
zucchina
pancetta
a fette
scamorza
affumicata
salame
di cinghiale
Sciogliere
il lievito madre con 130 ml di acqua, aggiungere 130 g di farina, incorporare
velocemente e lasciar riposare per 6 ore in frigorifero.
Setacciare
il resto della farina, trasferirla in ciotola, fare la fontana, aggiungere il
lievito madre,il resto dell’acqua e il sale sulla farina, verso il bordo della
ciotola.
Iniziare
a incorporare man mano, intridendo con le dita e poi una volta terminato
ribaltare sul piano da lavoro e impastare per una decina di minuti, sbattendo e
piegando più volte, strech and fold .
Fare
una palla, trasferirla in ciotola, coprire con pellicola e mettere subito in
frigo. Lasciar maturare 8/10 ore (io 12).
Togliere
dal frigo e lasciar a temperatura ambiente per 2 ore e comunque fino a quando
l’impasto risulti gonfio. Ribaltare sul piano da lavoro, stendere con le mani,
senza schiacciare, ma allargando l’impasto dal centro verso il bordo, infilare
le mani sotto il disco di pasta fino a poggiarlo su metà avambracci e traferire
in una teglia oliata.
Lasciar
lievitare altre 2 ore.
Riscaldare
il forno, condire la pizza, infornare sul ripiano centrale e cuocere per 20
minuti circa. Controllare la cottura: se sotto si presenta bianca, abbassare il
ripiano, viceversa alzarlo.
Note:
pizza
fantastica, simile a come la faccio di solito, ma con un risultato garantito
Penso che solo la sfida sul pollo mi aveva impegnato così, in fatto di studio ed energie.
Non
mi sono assolutamente focalizzata sulle farciture, ho prediletto quelle che
mangiamo sempre, senza sensazionalismi, la mia sfida, lo ripeto, non era su
quello.
Ho
letto tutti gli approfondimenti e i tips&trics e ho seguito anche molto
scrupolosamente il filo
diretto.
Ringrazio
tutta la redazione di MTC per il gran lavoro e questo mese
ringrazio in modo esagerato anche Antonietta per essersi donata in questo modo
commovente.
Con queste ricette partecipo all'MTC di giugno
kika bravissimissima davvero te lo dico i miei complimenti pizza perfetta
RispondiEliminagrazie mille, 3 impasti che non si lasciano più.
Eliminaanche io ti dico la stessa cosa: che pizze! perfette come alveolatura, come cottura, e ottime come ripieno.
RispondiEliminala foto di te che panneggi la tua pizza è bellissima... mi fa venire un'invidia, con i miei impasti sglutinati una scena del genere è impossibile.
brava! brava! brava!
Due versioni eccellenti che ti hanno fatto vincere la più grande sfida: quella con te stessa!!!
RispondiEliminaAmmirata per l'impasto in controluce, per gli alveoli ariosi e non da meno per le gustose farciture!
Kika, io ti do' la cittadinanza ad honorem, per la 58 esima volta, dell'MTC. perche' questi sono i post che vorrei leggere sempre. Un lavoro egregio, fatto con la competenza di chi sa di che cosa parla, e con l'approccio critico di chi comunque e' qui per sperimentare. Un lavoro pazzesco, ma mi hai dato una soddisfazione che neanche ti immagini. Grazie, grazie, grazie!
RispondiEliminaquesta la incornicio! davvero do l'impressione di sapere di cosa parlo?
Eliminase non ci foste voi, da 5 anni nella mia vita, guarderei con entusiasmo "cotto e mangiato", così, giusto per mantenere alto il livello.
ieri dose doppia di pizza in teglia secondo ricetta di Antonietta, l'unica che non avevo fatto e adesso sono in crisi, come farò a scegliere d'ora in poi?
spero tu stia meglio, un abbraccio.
Kika