Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

DOLCI REGALI: perché non c'è due senza tre!

Oggi un post un po' speciale, che esula dalle solite ricette, ma mi sa che ogni sei mesi adesso quasi quasi ve lo aspettate.  Eh si, perché oggi esce in libreria DOLCI REGALI, il terzo libro dell'MTChallenge! Dolci regali dunque, dove quel "regali" significa primariamente "dei re", anche se l'ambivalenza lessicale e il periodo pre natalizio fanno subito pensare ai doni. A differenza dei libri precedenti, incentrati su sfide specifiche dell'MTChallenge, Dolci Regali è partito da una di queste,  quella sul Babà , per poi spaziare tra i dolci nati tra la fine del XVII e gli inizi del XIX secolo, quando la pasticceria divenne un'arte autonoma grazie anche al calo del prezzo dello zucchero. Via allora a tutti gli impasti lievitati dolci, a forma di corona (Savarin, Babà, Kugelhupf, Kringel, etc.) o di treccia, simboli quindi di potere e di regalità. perché il potere dei monarchi veniva comunicato anche tramite i cibi serviti a corte.

Cantucci di Sant'Ambrogio

Sono già 4 anni che a Sant'Ambrogio io e Paoletta facciamo i biscotti, ormai è una festa comandata, come Pasqua o Natale. Quest'anno abbiamo deciso di farli di un solo tipo, anche se in 4 varianti, una ricetta abbastanza accessibile anche con una nanetta di 19 mesi in giro per casa, che non ci facesse lavorare troppo così da mantenere il clima rilassante della giornata e che desse ottimi risultati. Abbiamo scelto i cantucci, ma cambiando ricetta rispetto a quelli già fatti e ci siamo fidate, a ragione, di una toscana doc, la Patty , facendo solo leggerissime modifiche. Per la cronaca, Irene è stata un angelo, anche oggi, a quasi una settimana di distanza, continua a chiedere di "Paolo" (fagliela capire a quest'età la differenza tra i generi); lo stress ci ha pensato mia madre a farlo esplodere cadendo in casa per ben 2 volte e facendomi prendere uno spaghetto mica da ridere, per ben 2 volte. Per fortuna il forno e Irene erano in buone mani, Paoletta Santa