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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Un pancarrè tutto mio (con lievito liquido)

Da quando Paoletta mi ha regalato Alfie non dormo più di notte, sono una mamma ansiosa e mi preoccupo per il mio bambino. quando è chiuso nel suo barattolino in frigo lo controllo almeno una volta al giorno, mi sembra quasi impossibile che riesca stare quasi un mese al fresco senza toccare cibo e quindi presa dalla compassione ogni tanto gli do una piccola merenda. L'ansia più vera però mi viene quando lo devo mandare fuori a giocare, si insomma, il ragazzo inizialmente socializza mal volentieri con l'ambiente che lo circonda, quasi come se la temperatura esterna non fosse di suo gradimento (Filippo in effetti lo ha chiamato Al-fredo, mica può essere uno da climi tropicali!) , poi però piano piano riesce ad acclimatarsi e allora inizia a giocare e divertirsi e mostra tutto il suo entusiasmo riempiendosi di bolle (forse tante mamme non sarebbero proprio contente se la faccia del loro figliolo si riempisse di bolle, ma io lo so che nel mio piccolo Alfie questo è sintomo di

Crèpes al chinotto carmellato e mandorle

Finalmente è iniziata ufficialmente la primavera, almeno non ci sentiremo più tanto in colpa a godere dei 20 gradi pomeridiani e del sole che li accompagna. Lo scorso anno di questo periodo, causa licenziamento illegittimo, ho avuto la grande fortuna, non solo di allontanarmi da un posto di lavoro che mi aveva completamente abbrutita e di trovarne un altro che mi piace davvero un sacco, ma anche di passare quasi 20 giorni in mezzo alla natura, di godere del silenzio dei boschi,  di scoprire le erbe selvatiche e soprattutto  di rallentare.  Ho imparato che prendersi delle pause per rigenerarsi è important anche se spesso la vita che facciamo ci impone di correre sempre più velocemente. E giust'appunto mi collego alla ricetta di oggi e ad un momento di pausa magnifico che io e Filippo ci siamo presi un paio di settimane fa. Ricordate il pan brioche ? In quel bellissimo weekend a Brienno Lella, Andrea e Camilla mi hanno regalato i frutti del chinotto che avevano in giardino d

Linguine con crema di fave e vongole

Oggi ero a casa dal lavoro per fare la donazione del sangue, per fortuna stavolta la mia pressione ha deciso di collaborare e di arrivare almeno alla soglia minima consentita. Comunque, questa breve premessa solo per dire che ero a casa e che finalmente mi son potuta godere un pranzo con Filippo senza fretta, senza amici e soprattutto senza sensi di colpa nel mangiare un bel piatto colmo di pasta (in realtà non mi vengono mai, quindi non so perché oggi mi son sentita "autorizzata" più del solito a mangiare tal quantità pasta e poi anche un fantastico dolce, che vi mostrerò però in seguito). Erano giorni che avevo voglia di fare una ricetta per il contest di Cinzia e Valentina , ma non c'era nulla che mi aveva ispirato, poi stamattina ho aperto il frigorifero e ho visto quel bel sacchetto pieno di fave fresche e poi anche la ciotola delle vongole che avevo messo a spurgare e ho avuto un'illuminazione. Il risultato è una pasta buonissima, con l'amaro delle fav

Crèpes con guazzetto di pesce e olio al timo

Ero partita con le classiche crespelle ai funghi e besciamella e questo la dice lunga sui processi che si sviluppano nei meandri del mio cervello. Stavolta però ho avuto un complice, una passeggiata al mercato per comprare delle fave fresche.  Al mercato del sabato tra le bancarelle ce n'è sempre una che attira immancabilmente la mia attenzione, la bancarella del pesce, non so se perché loro urlano più degli altri o se perché verso mezzogiorno iniziano a fare delle offerte strepitose: ieri per 10 euro ho comprato un chilo di vongole veraci e un foglio pieno di pesci da fare in guazzetto (5 gallinelle, 2 cepole e almeno 12 pagelli di diverse misure) e allora diciamo che son stata costretta a cambiare idea  su come fare le crèpes richieste da  Giuseppina  per l' MTC di marzo . Sembrerò ripetitiva, ma era la mia prima volta e alla prima crèpe volevo spegnere i fornelli e buttar via tutto. Sono buona e vi risparmio la foto, sembrava una ragnatela, ero davvero demoralizzata, ma

Risotto alle pere, indivia belga e pepato siciliano

Finalmente posso dire: E' FINITA!  Una settimana davvero pesante e che nessuno mi venga a dire che con un anno in più si ha la stessa tenuta. Lo stress della preparazione della torta per l'ufficio mi ha anche fatto venire l'herpes e meno male che mi ero permessa di dire che l'herpes non mi veniva mai, boccaccia mia taci! Ma adesso mi aspetta un fantastico weekend e per festeggiare il quasi arrivo della primavera  e il ritrovato buon umore, vi propongo un risotto buono e delicato.  Ingredienti per 2 persone: 5 pugni di riso Carnaroli 30 g di pepato siciliano stagionato 1 cespo di indivia 1 pera abate brodo vegetale q.b. olio evo  sale e pepe Far soffriggere la cipolla affettata finemente in 3 cucchiai di olio evo, quando sarà diventata quasi trasparente aggiungere l'indivia lavata e tagliata a listarelle sottili e la pera sbucciata e poi tagliata a piccoli cubetti.  A ggiungere il riso e f

Torta di pere e cioccolato e buon compleanno a me

Per fortuna questa giornata è finita. Non ho mai amato il mio compleanno, una di quelle feste con tante aspettative dove poi si rimane delusi come se la "normalità", che tanto ci piace per gli altri 364 giorni all'anno, di colpo non fosse più abbastanza. Oggi Filippo non ci sarebbe nemmeno stato per festeggiare insieme a me, la sorpresa, o parte di essa, era prevista ieri, ma poi la cena è saltata (tanto mica si festeggia in anticipo, giusto?) e ho dedicato la serata a preparare una torta e una focaccia da portare in ufficio. Decido di rifare la torta di amaretti e cioccolato già provata in passato e checché ne dica la mia Paoletta, che oggi mi ha fatto un regalo stupendo , a volte il burro lo uso eccome. La torta nel forno è bella attiva, cresce e bella gonfia e fiera non smette di osservarmi, spengo il forno, mi distraggo un secondo e la torta non mi sta guardando più.  La taglio appena si raffredda e dentro è cruda!  Finisce nel cestino. Inizio il secon

Pan brioche delle Simili (con lievito liquido)

Da un paio di settimane ho un n uovo amico, si chiama Alfredo (Alfie) e l'ho avuto in dono dalla mia Paoletta , che a sua volta lo ha ricevuto da Simone Salvini ad Identità Golose. C'è da fare una premessa, che è anche il motivo per il quale non ho mai iniziato l'avventura con il lievito madre, non ho costanza! Circa un mese fa ho fatto un sogno terribile, mia cugina mi lasciava il suo cane per 2 settimane e io me ne dimenticavo completamente facendolo quasi morire di fame. Mi son svegliata con l'angoscia! Per lo stesso motivo non ho mai iniziato a sfoltire le sopracciglia, hihihi, l'ansia di andare in giro con dei cespugli incolti mi fa desistere dal toccarle e dall'avere la linea sottile sottile che va tanto di moda. Ma torniamo a parlare del lievito madre, Paola mi ha scritto le istruzioni per prendermi cura di Alfie, ho passato più di una settimana a leggere varie esperienze nella blogosfera, ma non ero soddisfatta, che più o meno si può tradurre con &

Torta di mele al mirto e il primo esempio di food/street photography

Un invito gradito ma in aspettato, delle mele nel frigorifero e la voglia di gustare con gli amici un dolce stra classico, ma con quel tocco in più: un bicchierino di mirto. E fin lì è stato facile, ma poi c'era da prendere il treno, di corsa e allora sforna la torta e con tanto di tortiera rovente, mettila su un piatto di cartone decente per essere poi presentata, copri con carta d'alluminio, infilala in un sacchetto della spesa bio (ma chi cazzo ha avuto l'idea di quei così che si rompono dopo 2 minuti o si accartocciano se al contatto con il calore?) corri a prendere la macchina, parcheggia sulle strisce blu senza il grattino, prendi il primo treno, scendi alla stazione, prendi il secondo treno, siediti lontano da tutti quelli che hanno un telefono a portata di mano e si metteranno ad urlare con il loro interlocutore di turno, cerca di riprenderti dalla corsa forsennata e infine cerca di liberare la torta dalle grinfie del sacchetto e falle prendere aria prima che la c

Un'insolita cheesecake

Mi sa che se non mi sbrigo a pubblicare questa ricetta faccio prima ad aspettare il prossimo Natale.  Ma siccome sono sicura che anche voi, come me, avete ancora del panettone da smaltire, la ricetta ve la scrivo adesso. Devo però fare una breve premessa, io il panettone non l'ho mai amato troppo, fino a qualche anno fa lo vivisezionavo per togliere tutti gli ospiti indesiderati (leggasi canditi e uvetta) che popolavano la gustosa pasta lievitata.  Qualche settimana fa, però, Lorenzo, che ha un paio di fantastiche gelaterie a Milano,  Le botteghe di Leonardo *, è venuto a cena a casa mia e mi ha portato in dono il panettone che utilizza per fare un gelato meraviglioso (ha portato anche il gelato, sia chiaro :-P) e mi ha chiesto di fare delle frittelle per carnevale. Lo sventurato visitatore però non sapeva che a casa mia friggere è vietato e quindi niente frittelle, ma il panettone l'ho usato in parte per fare questa gustosa ed insolita cheesecake e tutto il resto l'ho